festival a confronto (8)

Aggiornamento: è opportuno aggiungere, anche solo citando:

  • il Bif&st, che ha luogo a Bari dal 2 al 9 aprile;
  • il Future Film Festival, a Bologna dal 3 all’8 maggio (lo scorso novembre, in anteprima, è stato proiettato Iqbal);
  • il Biografilm, anch’esso a Bologna, dal 10 al 12 giugno;
  • il V Meeting Internazionale del Cinema Indipendente, a Matera dal 9 al 13 marzo;
  • il Sottodiciotto Film Festival, dal 2 al 7 dicembre per quanto attiene al Concorso Nazionale degli under18 indipendenti, dal 1° al 7 aprile 2017 per quanto riguarda il Concorso Nazionale dei prodotti audiovisivi delle scuole;
  • È in corso, fino al 12 marzo, il festival ‘Il cinema italiano visto da Milano’, organizzato nel capoluogo lombardo da Fondazione Cineteca Italiana presso Mic e Spazio Oberdan, a Paderno Dugnano da Area Metropolis 2.0. Presente Laura Morante, con il suo recente ‘Assolo’ e con un’interessante retrospettiva (‘Ciliegine’) ma anche ‘Dobbiamo parlare’, di Sergio Rubini, con Isabella Ragonese. Non mancheranno un omaggio a Claudio Caligari e a Ettore Scola.

  • In perfetta contemporaneità (5 – 12 marzo), vive a Bologna il festival ‘Youngabout’, che presenta otto film in concorso (tra cui, in anteprima, ‘Familia Dionti’, del brasiliano Alan Minas e ‘Aurelie Laflamme – Les pieds sur terre’, del canadese Nicolas Monette).  La kermesse prevede il coinvolgimento degli studenti di settantacinque classi di scuole superiori di Bologna e provincia. Previsto anche un focus sul regista Paolo Benvenuti, del quale saranno proiettati ‘Segreti di Stato’ e ‘Puccini e la fanciulla’ e a cui sarà conferito il premio Vassallo.

  • Il Piemonte Movie gLocal Film Festival, invece, ha luogo dal 9 al 13 marzo; organizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, offre ben cinquantasei proiezioni, alcune in anteprima assoluta, tese a dimostrare l’assoluta vitalità della cinematografia sabauda. Tra i titoli,  (altro…)

brevi dai media (18)

  • ‘Rocco Schiavone’ è la serie televisiva che Cross Production e Rai Fiction intendono ricavare dai romanzi gialli di Antonio Manzini, editi da Sellerio. Marco Giallini veste i panni di un vicequestore di polizia inviato da Roma ad Aosta per risolvere casi particolarmente difficili. Come intuibile, la serie, divisa in sei puntate, sceneggiata da Antonio Manzini e Maurizio Careddu, distribuita dalla Beta Film, è realizzata con l’apporto della Film Commission della Valle d’Aosta (Igor Tonino). (⇐Ansa)
  • La Miramax parla arabo. La casa di produzione e distribuzione fondata nel 1979 da Harvey & Robert Weinstein, cui sono legati titoli quali ‘Pulp Fiction’, ‘Shakespeare in love’, ‘Non è un paese per vecchi’, ‘Una donna da salvare’, è stata acquistata dalla beIN Media Group, con sede a Doha, nel Quatar. Nel 1993 era stata acquistata dalla Disney (altro…)

fiamme di Gadda

Carlo Emilio Gadda moriva il 24 aprile 1973; per commemorare la sua figura, il regista Mario Sesti ha realizzato il docufilm ‘Fiamme di Gadda’, che Cinecittà Luce distribuirà nelle sale di Roma, Milano, Torino e Firenze.

A raccontare lo scrittore sarà, in gran parte, il critico teatrale Maurizio Barletta, che fu amico del “Gran Lombardo” (1,82) e lo descrive negli aspetti forse meno noti, come il gran pianto al funerale della madre.   Era ghiotto di babà, amava osservare le pie donne e i loro pii mariti uscire di chiesa e, stando alla studiosa Paola Italia, “aveva un’affettività eterosessuale ma anche omosessuale”.

Sergio Rubini declamerà alcuni testi; dall’Archivio Liberati sono state inoltre ricavate alcune fotografie con Gadda bambino, accanto al fratello Emilio.

i cinque verso Torino

Il prossimo Torino Film Festival, il 29°, avrà luogo nel capoluogo piemontese dal 25 novembre al 3 dicembre.

La sezione “Figli e Amanti”, voluta da Gianni Amelio*,  ospiterà Antonio Albanese, Ascanio Celestini, Michele Placido, Kim Rossi Stuart e  Sergio Rubini, professionisti che si muovono con abilità sia davanti alla macchina da presa che sulla sedia da regista.

* direttore della rassegna

la completezza dell’informazione

Per completare la notizia riportata ieri sul cartone di Frammartino, mi corre l’obbligo di gettare un pur rapido affresco sul Festival “La Primavera del Cinema Italiano – Premio Federico II”, che si tiene ogni anno a Cosenza.

A vincere l’edizione 2010 della manifestazione è stato il film di Ferzan OzpetekMine Vaganti“. A ritirare il premio, assegnato in virtù di democratica consultazione, è stato Alessandro Preziosi, che si è visto fregiare anche del riconoscimento come migliore attore non protagonista. Intervistato da Rai regione, ha confermato di avere un feeling molto positivo con la Calabria, anche in virtù delle performance teatrali che ha fatto a Rende (io aggiungerei il memorabile Amleto di Reggio).

Il red carpet della serata è stato di primissimo livello. 

Stefania Sandrelli, che festeggerà l’anno prossimo il mezzo secolo di carriera ed è stata accolta da una standing ovation, ha ritirato il premio come migliore attrice protagonista. 

Migliore attore protagonista Elio Germano per “La nostra vita” (ve l’ho detto, recita come Dio comanda…).

Il Germano ha portato bene anche ad alcuni suoi compagni d’avventura: Isabella Ragonese, di lui compagna in “La nostra vita” ha ottenuto il premio come migliore attrice non protagonista, Filippo Timi, che ha lavorato con lui in “Come Dio comanda” (appunto), ha ritirato il premio attore dell’anno.

A Isabella Ferrari è stato assegnato il Telesio d’argento. Riconoscimento come migliore regista a Sergio Rubini.

Ad Adriano Panatta è stato assegnato il premio speciale “Sport e Cinema”, ma il premio è stato ritirato dal regista Mimmo Calopresti, autore del documentario “La maglietta rossa” che racconta la vicenda di Panatta durante la finale della Coppa Davis del 1976 in Cile.

Infine Premio Giovani alle nuove promesse del cinema italiano Andrea Montovoli, Eros Galbiati, Chiara Mastalli e Chiara Martegiani.

consigli cinematografici

qualora non l’aveste ancora visto, vi consiglio caldamente

LA TERRA

di Sergio Rubini, con F.Bentivoglio, Paolo Briguglia, Massimo Venturiello, Emilio Solfrizzi.

A me ha ricordato, tra l’altro, i fratelli Karamazov di Dostoeevskij, un po’ anche i Malavoglia.

Un capolavoro.

Ieri sera in tv ho (ri)visto Pinocchio.

La fine del mondo.

Stupendo anche il fiore disegnato sulla giubba del burattino.

DarkLight