i miracoli del marketing (ma non solo)

Il marketing è disciplina umanistica, che parte dall’osservazione dell’animo umano. 

È una delle cose che conosce bene chi ha scritto ‘Si accettano miracoli’, nelle sale da Capodanno. Di Alessandro Siani, interpretata dal medesimo con Fabio De Luigi, Serena Autieri e altri, ‘Si accettano miracoli‘ è una commedia (una “fantasy/comedy” nelle intenzioni) che ricava una delle sue fonti d’ispirazione dalla superstizione e dal devozionismo, facilmente strumentalizzabili e strumentalizzati, infatti, dall’esperto di marketing (un Marketing della religione esiste anche a livelli accademici, in ogni caso).

Il citato esperto, comprese le potenzialità di un fenomeno che avviene in chiesa, lo ritocca ad arte e si trasforma da tagliatore di teste nelle aziende in somministratore di merchandising concepito ad hoc, di tutte quelle immaginette, statuine, chincaglierie e paccottiglia che troppo spesso sono in vendita nei santuari e corrono il rischio di diventare l’unica dimensione spirituale di chi le compra.

Il piano di marketing funziona, almeno fino a un certo punto, ed il piccolo paese fuori dal tempo di cui è parroco il fratello dell’esperto sembra progredire e animarsi.

Che non si creda, tuttavia, che l’esperto di marketing non abbia un anima; s’invaghisce, il nostro, d’una fioraia cieca, probabile citazione dei film di Charlie Chaplin.

Il film ha incassato 2 milioni di euro e anche piú al primo giorno di programmazione. Merito esclusivo della pellicola, del posizionamento a Capodanno, del fatto che ne abbia già parlato il sottoscritto, che notoriamente porta fortuna…

Oppure, chissà, di quello che potrebbe tranquillamente essere, quantunque meritato, un vero e proprio miracolo.