La sessantatreesima edizione del festival della canzone italiana di Sanremo, testé conclusa, mi è piaciuta, nel suo complesso.
Ha dimostrato come il gusto e l’eleganza possano fare ascolto in misura non minore rispetto alla volgarità e alla pacchianeria; la stessa Luciana Littizzetto, da qualcuno gratuitamente temuta, si è comportata in modo fiabesco, cominciando da Cenerentola in carrozza e diventando viepiú un folletto birichino, una storta di stimolante spiritello messo lí a stuzzicare, a pungolare, a sottolineare le piú facete sfumature. Per non parlare di ‘Vattene amore…’
Una domanda potrebbe sorgere spontanea: a mamma Rai Sanremo conviene?
La risposta giungerebbe ovvia: Sí! Per piú di un motivo. (altro…)