2019, questo sconosciuto…

Cosa dobbiamo aspettarci dal 2019? Per molti, moltissimi, sarà un anno migliore del 2018. Piú lavorativo, probabilmente, con 6 gennaio, 2 giugno e 8 dicembre che cadranno di domenica. Sarà Pasquetta il 22 aprile, però, e questo consentirà un ponte col 23, nelle città in cui san Giorgio è santo patrono, addirittura col 25 se si vorrà includere la Liberazione. Brutta notizia per i romani: la festività dei santi Pietro e Paolo cadrà di sabato…
Sarà, secondo i criteri dell’astrologia cinese, anno del Maiale (o del Cinghiale); non è questa la sede per ricordare una vecchia facezia che il vostro blogger preferito, quel giorno febbricitante, si permise sui Cavalieri dello Zodiaco (vedi a fine post…). Basterà (altro…)

Settant’anni di diritti. La Rai li ricorda.

Aggiornamento: nel settantennale della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (v. oltre), i membri della Information and Democracy Commission presieduta da Christophe Deloire, il segretario generale di Reporters Without Borders (Rsf), e dal premio Nobel Shirin Ebadi hanno adottato a Parigi la “Dichiarazione internazionale sull’informazione e la Democrazia”, nella quale l’informazione globale e lo spazio della comunicazione sono definite “un bene comune dell’intera umanità”. Il documento di sei pagine stabilisce (altro…)

massimiliano d’asburgo e altri demoni

Va in onda su Rai 3, il 9 ed il 10 agosto,  ‘Maximilian – Il gioco del potere e dell’amore’, miniserie televisiva diretta da Andreas Prochaska, prima delle quattro che la terza rete della Rai trasmetterà ogni giovedí e venerdí di questo mese.
Massimiliano d’Asburgo, da non confondere con lo sfortunato Ferdinando Massimiliano d’Asburgo-Lorena (1832 -1867), fu imperatore del Sacro Romano impero dal 1493 fino alla morte, avvenuta nel 1519; nella serie è interpretato da Jannis Niewöhner mentre Maria di Borgogna, che fu sua sposa, (altro…)

spunti di riflessione (6)

La semplicità ha una sua raffinatezza; la raffinatezza ha sempre una buona dose di semplicità!

Pasquale Curatola

Gli esseri umani non dovevano arrivare a strutture statali e sovranazionali complesse come quelle che ci sono oggi. Si doveva rimanere nel quadro di villaggi o piccole città!

Piero Angela (cit. a memoria)

“I cosiddetti Stati – Nazione non furono il raggiungimento di un obiettivo democratico ma il semplice trionfo di una famiglia che, dopo aver combattuto con altre, guadagnava il dominio su un territorio, quando non semplici matrimoni d’interesse”

uno storico ascoltato di recente. adattato

2017: anniversaries to keep in mind

In 2017 many anniversaries must be remembered and taken into consideration:
17 C.E. the historian Titus Livius dies (‘Ab Urbe condita libri CXLII’);
117  C.E. Hadrian becomes emperor; also known for his relationship with Antinous and the Marguerite Yourcenar’s novel ‘Les mémoires d’Hadrien’ (‘Memoirs of Hadrian’);
317 C.E. in China, Sima Rui, becomes the first emperor of the eastern Jin, taking the name of Jin Yuandi. His capital was Jiankang, the future Nanjing;
417 C.E. Galla Placidia, daughter of Theodosius the Great, gets married with the general Flavius Costantius; their child is Valentinianus III; (altro…)

giornata dell’immigrazione: cinema, televisione, attualità

Il 3 ottobre, anniversario del naufragio di Lampedusa del 2013, ricorre la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’Immigrazione e, con buona pace di alcune teste calde che manifestano balordi intendimenti, si tratta di una ricorrenza che deve suscitare riflessioni profonde e smuovere il mondo valoriale di ognuno.

Le migrazioni di popoli e individui sono parte integrante del cammino dell’uomo, da quando quest’ultimo ha fatto la sua comparsa sul pianeta, e hanno caratterizzato innumerevoli fenomeni oggetto di studio da parte delle discipline storiche, antropologiche, umane.

Rai 3, nel suo piccolo, manda in onda in prima visione televisiva il film ‘Fuocoammare’, di Gianfranco Rosi, basato proprio sulle migrazioni di clandestini dal nord Africa attraverso il Mediterraneo, nonché, forse proprio a causa della sua cogente attualità, candidato italiano all’Oscar come miglior film in lingua non inglese. (altro…)

Settanta. E la tv li dimostra.

Il prossimo 2 giugno non sarà un 2 giugno qualsiasi: saranno settant’anni precisi, infatti, da quando il nostro Paese, con lo strumento del referendum, ha scelto la forma repubblicana. La Repubblica, pur con i suoi limiti, è universalmente considerata forma di governo piú liberale della Monarchia ed il nostro Paese volle preferirla il 2 giugno 1946; tutti ricordiamo, peraltro, l’immortale scena del film ‘Una vita difficile’, di Dino Risi, quando i risultati del referendum vengono comunicati dalla radio ad un’aristocratica famiglia, ad un’aristocratica vecchietta e a due loro ospiti, dalla diversa Weltanschauung (per la cronaca: Monarchia, 10.718.502, 45,73%; Repubblica, 12.718.641, 54,27%).
Mamma Rai non poteva dimenticare tale importante momento e, già da qualche tempo, ha arricchito i suoi palinsesti di appuntamenti all’uopo concepiti. Dal 22 aprile ultimo scorso è in onda, su Rai Storia, ‘L’Italia della Repubblica’, venti documentari introdotti da Paolo Mieli, con la consulenza storica di Giovanni Sabbatucci e la partecipazione di Michele Astori. Venerdí il tradizionale appuntamento di Rai 3 con ‘La grande Storia’ è stato dedicato proprio al settantesimo compleanno della Repubblica italiana. Questa sera, 29 maggio, è prevista la messa in onda di uno speciale del TG1, il documentario ‘Signora Libertà – 70 anni di Repubblica’, di Amedeo Martorelli: la ricostruzione, il miracolo economico, la contestazione, gli anni di piombo, le stragi, mani pulite, la seconda repubblica, le lacrime dei risanatori.
Su Rai 2, la rubrica ‘Sorgente di Vita’, in onda alle 00.50, dedica all’argomento numerosi servizi, tra cui ‘le ragazze del ‘46”, una riflessione sul fatto che in quell’occasione, il 2 giugno 1946, le donne italiane votavano per la prima volta.
Canale 5, nel suo piccolo, manda in onda alle 23.15 uno Speciale TG5.
Da domani, 30 maggio, fino a venerdí 3 giugno, su Rai 3, alle 20.10 va in onda ‘Le ragazze del ’46’; prodotto dalla casa di produzione Pesci Combattenti, diretto da Alessandro Capitani, scritto da Cristiana e Riccardo Mastropietro, il programma nasce dall’intento di ricordare il 2 giugno del 1946 come primo appuntamento della storia in cui venne consentito alle donne di esprimere il voto:

“Erano contadine o insegnanti, casalinghe o impiegate, artiste o con una carriera politica, (…) diverse tra loro per provenienza, estrazione sociale, istruzione e opinioni, ma tutte ricordano ancora con emozione il primo voto e la sua importanza. Ognuna di queste donne ha partecipato con la sua vita, il suo lavoro e la sua forza al progresso e alla crescita dell’Italia. (…) Oggi la televisione le incontra e le porta nelle nostre case. (…)cinque puntate da 24 minuti dedicate ai 70 anni dalla conquista del diritto di voto da parte della donne in Italia, un programma costruito intorno ai racconti di 10 “ragazze” che nel 1946 avevano tra 21 (la maggiore età di allora) e 31 anni. Oggi la più giovane è 91enne, la decana ne ha 101 e tutte hanno ancora molto da dire, come donne e come italiane.” (Ufficio Stampa Rai)

Giovedí 2 giugno: (altro…)

spicchi d’arte tra baffi di storia

  • Congratulazioni a Gianfranco Rosi e al suo ‘Fuocoammare‘, premiati a Berlino con l’Orso d’oro. I baffi di storia sono, in questo caso, quelli di un dramma che si consuma sulle coste di Lampedusa e del Mediterraneo in generale, al quale si dovrà trovare una soluzione.
  • Umberto Eco ha scritto sicuramente alcune delle pagine piú importanti della nostra vita culturale, nella globalità del sistema e nel percorso intellettuale di ognuno. Non è possibile tacerne.
    Il nostro ricordo personale è fondamentalmente legato a letture quali ‘Il nome della rosa’, Il pendolo di Foucault’ e L’isola del giorno prima’, per quanto attiene ai romanzi. Tutt’altro che secondaria la sua attività di saggista, semiologo, docente universitario. Le bustine di Minerva. Il diario minimo’ e quella Fenomenologia di Mike Bongiorno’ da qualcuno definita snob, cosí come la sua manichea differenziazione tra “apocalittici” e “integrati”. Qualcuno ha scritto che Eco, scrivendo romanzi, si è rovinato. Non si saprà mai, in verità, in che misura l’erudizione arricchisse o appesantisse i suoi lavori.
  • United States of Love’, in concorso alla Berlinale, è il film che il polacco Tomasz Wasilewski dedica alla Polonia post-comunista: quattro donne di provincia nel 1990, qualche mese dopo la caduta del muro, in un Paese che, ormai fuori dal blocco sovietico, è alle prese con delle aspettative che tardano a concretizzarsi.
  • Esce il 31 marzo (altro…)

2016: scimmie e altri demoni

Secondo l’astrologia orientale, il 2016 è anno della Scimmia; se il vecchio detto vuole che, a chi tocca, non sia possibile ingrugnarsi, è d’uopo precisare che la Scimmia fu uno degli animali che accorsero al richiamo di Buddha, quando stava per salire al Nirvana. Appartengono a tale segno le qualità della socievolezza, della curiosità, della frenesia, dell’instancabilità.
Né si può aprioristicamente ritenere che il fatto che l’anno sia bisestile sia necessariamente di cattivo presagio. Tutt’altro! Numerose sono le ricorrenze, non pochi gli appuntamenti interessanti.
Ricorrono nel 2016:
il decimo anniversario del “cielo azzurro sopra Berlino”, la vittoria della nazionale italiana ai Mondiali di calcio;
il sessantesimo (altro…)

i successori di Pietro

La puntata di ‘Ulisse – il piacere della scoperta’ in onda il 21 novembre 2015 ha avuto a oggetto il Vaticano e la Basilica di san Pietro. Come precisato a inizio puntata, la riproposizione di tali contenuti ha inteso salutare il Giubileo della Misericordia voluto da papa Francesco, che comincerà ufficialmente l’8 dicembre prossimo venturo. Inevitabili, pur tra le inestimabili bellezze, alcuni riferimenti alla storia del papato, alla tortura di Giordano Bruno a Castel sant’Angelo e a quei pontefici che si ritiene o si sospetta possano essere stati ammazzati nell’ambito degli intrighi di palazzo (secondo Vatican Insider:

Giovanni VIII il 14 dicembre 882  fu avvelenato da uno che poi, per essere certo di essere riuscito nello scopo, gli spaccò la testa a martellate. Bonifacio VII nel 985 fu ucciso mentre fuggiva da Castel S. Angelo e il suo cadavere restò, oltraggiato dai passanti, per giorni davanti alla statua di Marco Aurelio… Bonifacio VII, nel 974 aveva fatto strangolare, sempre a Castel S. Angelo, il suo predecessore Benedetto VI, mentre Benedetto V era morto in prigione, addirittura ad Amburgo, nel 966. C’è solo da pescare: Giovanni XII (…) fu noto per i cattivi costumi, anche in occasione della sua morte violenta nel 964… Prima di lui Giovanni X, papa dal 914 al 928, muore in prigione, ma gli resta la macchia dell’accusa, probabilmente falsa, del suo legame delittuoso con la perfida imperatrice Marozia…Via via nei secoli, passando per Paolo II, veneziano, forse morto all’improvviso il 26 luglio 1471, per indigestione da melone troppo freddo…)

(http://vaticaninsider.lastampa.it/; qualcuno aggiunge Sergio III, Benedetto V, Leone V, Giovanni X, Pio III, Formoso, Pio VIII, Urbano VII, Leone XI, Stefano VI, Leone V, Gregorio V, Giovanni XIV, Giovanni XI “e molti altri ancora!“).

Il nostro pensiero va anche a Giovanni Paolo I che, in simpatica coincidenza con una profezia di suor Lucia di Fatima, morí trentatré giorni esatti dopo la salita al soglio di Pietro; suo fratello, Edoardo Luciani, nel 1998, ha rilasciato al Corriere della Sera un’intervista:

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la guerra dell’Italia

Oggi, 24 maggio 2015 alle ore 15 l’Italia osserva un minuto di silenzio. Cento anni fa, infatti, l’Italia sceglieva di entrare nel tunnel della Prima guerra mondiale, dal quale sarebbe uscita solo dopo il sacrificio di 650 mila caduti militari e 600 mila vittime civili.
Si partirà da Roma, dal cannone del Gianicolo; un salve d’onore, cui se ne aggiungeranno altri, in ventiquattro diverse città, presso i monumenti ai Caduti. Gli studenti delle scuole primarie recheranno, quale delicato ma simbolico omaggio, delle stelle alpine fatte di carta. Prevista l’emissione di quattro francobolli celebrativi e l’apertura gratuita dei Musei militari e dei luoghi della Memoria, fino al 2 giugno.
Negli stadi, si osserverà un raccoglimento particolare; i calciatori scenderanno in campo indossando una maglia fregiata della scritta “Ricorda“, dai versi di Giuseppe Ungaretti, la medesima al braccio di seicento podisti militari alle prese con la staffetta “L’Esercito marciava“.
Dal punto di vista comunicativo, l’importante ricorrenza è suggellata dalle seguenti iniziative: (altro…)

brevi dai media (3)

Sabato, 18 aprile 2015

  • verso le tre del pomeriggio, alcuni sapientoni del video, nel parlare di una serie andata in onda da poco su Sky, confondevano o facevano finta di confondere la categoria di fiction e quella di documentario;
  • Telecom Italia ha confermato i buoni rapporti con Vivendi, che diventerà (primo) socio azionista tra la fine di maggio e giugno, massimo a luglio;
  • Patuano, amministratore delegato di Telecom ha anche dichiarato che, come prevedibile, vista la non esclusività dell’accordo con Sky, è in cantiere un accordo triennale anche con Mediaset, per integrare contenuti televisivi, internet, telefonia fissa e mobile, in virtú della tecnologia adsl;

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