‘C’è ancora domani’ (no spoiler)

‘C’è ancora domani’, atteso esordio alla regia di Paola Cortellesi, è stato oggetto delle nostre attenzioni sabato scorso, non ne abbiamo parlato prima per non influenzare la giuria della Festa del Cinema.
Lo consideriamo un interessante, forse anche meritorio, esercizio di stile, con alcune trovate originali, efficacissime dal punto di vista estetico, ed alcuni rodati meccanismi che da sempre funzionano.
Pur calato nei contesti, pur pregno del desiderio di raccontare la Verità, ‘C’è ancora domani’ vive in modo equilibrato il dialogo tra Arte e Storia, senza cadere nel documentaristico e senza affidare ai Sentimenti, che pure giuocano ruolo non secondario, uno spazio che soverchi la disamina oggettiva della realtà.
Vi sottendono argomenti importanti, d’altra parte, su cui donne e uomini sempre dovranno riflettere.
Quanto alle mani degli americani, (altro…)

8 marzo al cinema. Noir ma anche d’Essai.

Ricorre domani, 8 marzo, la Giornata internazionale della Donna. Le Muse non potevano rimanere insensibili.

  • Si svolge infatti dall’8 al 13 marzo (con una giornata di pre-apertura già quest’oggi, dedicata al cinema italiano) la trentesima edizione del ‘Noir in festival’, storica manifestazione dedicata al mistero in tutte le sue forme: cinema, letteratura, televisione, new media. “Il fil rouge di un’edizione che prende volutamente il via nella giornata internazionale della donna è certamente il prepotente affacciarsi del talento femminile nel mondo del noir: autrici, personaggi, storie che cambiano radicalmente il punto di vista e che hanno quest’anno un riferimento nel centenario della nascita di Patricia Highsmith. In quest’edizione è naturale quindi partire da una riflessione sull’evoluzione del noir al femminile con alcune scrittrici come Gabriella Genisi, Margherita Oggero, Grazia Verasani, Rosa Teruzzi, Antonella Lattanzi, Francesca Serafini, Nicoletta Vallorani. Ma al Noir in Festival incontreremo anche: il vincitore del Raymond Chandler Award (l’irlandese John Banville); la regista-rivelazione del decennio, Jennifer Kent (The Nightingale); due maestri dell’eccesso visuale come Kurosawa Kiyoshi e Brian Yuzna; la regina del giallo scandinavo, Camilla Läckberg; la “madre” di Pedra Delicado, Alicia Giménez-Bartlett; tre campioni del noir italiano come Roberto Costantini, Maurizio De Giovanni, Gianrico Carofiglio e un outsider d’eccezione come Nicola Lagioia; due protagonisti internazionali (Charlotte Link e Anthony Horowitz). E nel gran finale della serata dedicata ai premiati dell’anno, due autori che hanno legato la loro storia al Noir in Festival, dal lungometraggio d’esordio (Piano 17) fino a uno dei titoli più attesi dell’anno (Diabolik): i Manetti Bros. Sei i film internazionali in concorso tra cui la giuria (Carlo Degli Esposti, Camilla Filippi, Gianluca Maria Tavarelli) assegnerà il Black Panther Award al miglior film; sei anche i film italiani del 2020 scelti per il Premio Caligari e giudicati dalla giovane giuria di 90 studenti IULM e amanti del cinema, guidata da Claudio Giovannesi; cinque gli eventi speciali fuori concorso tra cui l’atteso Fulci Talks di Antonietta De Lillo con una esplosiva “autobiografia uncut” del maestro del cinema di genere, Lucio Fulci, l’autore a cui il Noir in Festival dedica il suo omaggio con cinque titoli diventati di culto. Il Noir in Festival è diretto da: Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Gianni Canova (Delegato IULM). Una realizzazione: Studio Coop. Promosso da: MiBACT (adesso MiC, nota del blogger) – DGCA. In collaborazione e con il sostegno di: IULM. Partner: Istituto Luce – Cinecittà, Associazione Amici di Como, SIAE. In collaborazione con: MYmovies, Ibs.it, laFeltrinelli. Media Partner: Cinecittà News, Cinefilos.it, Sky Cinema, Cinematographe.it, Magic Lake, MilanoNera.it. Technical Partner: Sub-Ti. Associato: AFIC, FIAPF.
  • La FICE – Federazione Italiana Cinema d’Essai ha chiesto alle cinquecento sale associate di riaprire simbolicamente proprio l’8 marzo, alle ore 20, “contro ogni chiusura mentale e culturale” e per schierarsi contro la violenza di genere “con film che parlano di donne, della loro lotta quotidiana”. Oltre alla festa della Donna, ricorre peraltro in questi giorni il triste anniversario dalla chiusura di cinema e teatri causata dalla pandemia. Ecco quanto ufficialmente comunicato: (altro…)

giornata 2020 contro la violenza sulle donne

In Italia viene uccisa una donna ogni tre giorni e la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, giunta quest’anno alla ventiduesima edizione, può essere utile a ricordare quanto alcuni argomenti siano ancora di scottante attualità. Qui di seguito, alcune delle iniziative previste nel nostro Paese, anche con riguardo alla programmazione Rai. A questo link, invece, quanto organizzato dall’ONU. (altro…)

la festa della Parola ed il Preludio contro la violenza

  • (trasferito da altro post) Isabella Rossellini e Renzo Rossellini hanno deciso di abbracciare e farsi testimonial della causa contro il grande e attuale problema del femminicidio. Si chiama ‘Preludio’, infatti, il cortometraggio di cui Renzo Rossellini è direttore artistico, diretto da Stefania Rossella Grassi e Tommaso Scutari (aka John J Greenflowers ), prodotto da Ermelinda Maturo in co-produzione con Camera Works, concesso a Doppia Difesa Onlus e distribuito in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne, il 25 novembre. Isabella ne sarà voce narrante ed il suo nome apparirà nei titoli di coda seguito da un pensiero dedicato a tutte le donne del mondo.
  • Si tiene dal 23 al 27 ottobre a Roma, nel quartiere Pigneto, la nona edizione di ‘LOGOS, Festa della Parola’. Manifestazione tra le piú interessanti e meritorie, la ‘Festa della Parola’ intende riflettere sui significati, sulle interpretazioni e sull’attualità dei lemmi che usiamo ogni giorno, muovendosi tra editoria indipendente, musica, cinema, fotografia, teatro, arte, natura, con scambi di esperienze, lotte e testimonianze per confrontarsi su una parola che, quest’anno, è “futuro”. Tra gli ospiti: Alessandro Barbero (storico), Haneen Zoabi (parlamentare della Knesset), Wasim Dahmash (linguista), Michele Colucci (storico), Mohamed Nasheed (ex Premier delle Maldive), Selene Pascarella (giornalista), Bobo Rondelli (cantautore), Roberto Recchioni (disegnatore), Christian Raimo (scrittore) Tano D’Amico (fotografo), (altro…)

giornata mondiale 2018 contro la violenza sulle donne

“(…) Peggio è la colpa assai che la sciaura.
Forse l’empio tormento
di tue povere membra a dir io basto
o sventurata? e può di queste labbra
uscir tanto lamento
ch’al tuo dolor s’adegui allor che guasto
T’ebber la bella spoglia?
Giacomo Leopardi, ‘Nella morte di una donna
fatta trucidare col suo portato
dal corruttore
per mano ed arte di un chirurgo’ (1819)
(riprodotta integralmente a fine post)

Il 25 novembre d’ogni anno ricorre la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Nell’associarci a tale importante istanza, vorremmo aggiungere qualche riflessione.
Sin dalla preistoria, Madre Natura pretende dal gentil sesso il peso della gravidanza, i lunghi mesi del puerperio ed il dolore del parto. Né mi è chiaro, per biologica lacuna, se altre specie viventi, oltre a quella umana, (altro…)

la grande bellezza (di Lucia)

La bellezza di Lucia Annibali è stata messa a dura prova, anni fa, da una sferzata d’acido regalatale dal suo ex, Luca Varani. La si sta ricostruendo, un passo alla volta, la bellezza; nel frattempo, è in fase di realizzazione il film tv per la Rai ‘Io ci sono’, ricavato dal libro ‘Io ci sono – La mia storia di non amore’, che la Annibali ha scritto insieme alla giornalista Giusi Fasano.
Lucia è interpretata da Cristiana Capotondi; intervistata da Candida Morvillo per il Corriere della Sera, l’attrice ha raccontato di non aver temuto nel recitare un ruolo cosí drammatico alla presenza della persona che ha vissuto tutto: (altro…)

quali delitti e quali pene

Il Consiglio dei Ministri ha varato, durante la notte dell’1 dicembre, il testo del Decreto legislativo di attuazione della Legge delega 67/2014 che prevede la depenalizzazione di 112 reati definiti “minori”, che secondo molti equivale alla cancellazione degli stessi:

  • La cosiddetta “microcriminalità”: Esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza, Furto, Appropriazione indebita
  • Contro le persone: Abbandono di persone minori o incapaci, Atti osceni, Atti persecutori (stalking), Corruzione di minorenne, Diffamazione, Incesto, Ingiuria, Minaccia, Lesione personale, Omicidio colposo, Percosse, Rissa, Violenza privata, Stato d’incapacità procurato mediante violenza
  • Abusi: Abuso dei mezzi di correzione o di disciplina, Abuso d’ufficio, Arresto illegale, Favoreggiamento, Violazione di domicilio commessa dal P. U.
  • Inganni e frodi: Abusivo esercizio di una professione, Adulterazione o contraffazione di cose in danno della pubblica salute (farmaci), Commercio o somministrazione di medicinali guasti, Commercio di sostanze alimentari nocive, Corruzione, Insolvenza fraudolenta, Possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, Truffa
  • Occupazioni: Arbitraria invasione e occupazione di aziende agricole o industriali, Invasione di terreni o edifici, Violazione di domicilio
  • Danneggiamenti: Sabotaggio, Attentato a impianti di pubblica utilità, Attentati alla sicurezza dei trasporti (e il terrorismo?), Danneggiamento di vario tipo, Fabbricazione o detenzione di materie esplodenti
  • Disastri: Crollo di costruzioni o altri disastri dolosi, Deviazione di acque e modifiche dello stato dei luoghi, Rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro
  • Contro gli animali: Divieto di combattimento tra animali, Maltrattamento di animali, Uccisione o danneggiamento di animali altrui, Uccisione di animali
  • Contro lo Stato stesso: False informazioni al P.M., Falsità materiale del P.U., Frode nelle pubbliche forniture, Frode processuale, Frodi contro le industrie nazionali, Inadempimento di contratti di pubbliche forniture, Oltraggio a P.U., Intralcio alla giustizia, Istigazione a delinquere o a disobbedire alle leggi, Resistenza a P.U.

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tecniche antiviolenza

La violenza sulle donne rimane sempre attuale e la mia elefantesca memoria, proficuamente collaborando con il mio innato senso civico, ha riportato alla mente una vecchia intervista rilasciata da uno psicologo, nella quale venivano dati alle donne dei consigli su cime reagire in caso di aggressione.
Secondo lo specialista, una donna che sta per subire un’aggressione può:
a)      assestare un solenne calcio alle aree anatomiche dell’aggressore deputate al sesso (consigliati tacchi da dodici centimetri);
b)      (se non possibile a) bagnarsi addosso, per reprimerne il desiderio;
c)       (se non possibili né ab) sdoppiarsi psicologicamente, ricordando che in quel momento viene violato il proprio involucro, non la propria anima.
Una ragazza mi disse che non dev’essere facile, in momenti come quelli, essere così razionali e non so se è vero.
Ulteriore alternativa, forse efficace, può essere lo spray al peperoncino…

il mouse e la clava

“Sei ancora quello della pietra e della fionda”

S. Quasimodo

Oggi ricorre la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

È argomento che non può essere tacciato di retorica perché, ancora oggi, l’attualità presenta esempi evidenti di come l’Homo sapiens sia ancora quello “della pietra e della clava”, a dispetto del livello tecnologico e della diffusa illusione di raggiunta civiltà della quale la nostra società ama agghindarsi. La violenza contro le donne ha le sue radici in un retroterra culturale antiquato, che si esprime con le forti sperequazioni che, a parità di meriti, distinguono i livelli raggiunti dalle donne rispetto a quelli degli uomini. Si manifesta inoltre, in misura piú drammatica, anche nella vita delle casalinghe, delle donne picchiate dai mariti o sottoposte a vessazioni in ambito lavorativo.

È orribile che succeda ed è inconcepibile che continui a succedere.

L’argomento violenza, però, non si limita alla categoria delle donne; esso riguarda anche gli omosessuali, gli stranieri e tutti coloro che sembrano obiettivi perfetti a chi ha aggressività da scaricare, frustrazioni da esprimere o senso di appartenenza al branco da manifestare.

È incredibile come l’uomo di oggi, che ha fatto sue alcune cognizioni d’alto livello in molti ambiti, non sia riuscito a liberarsi delle istanze belluine che gli appartenevano quando viveva ancora nelle caverne, mangiava carne cruda e parlava emettendo solo fonemi elementari. Soprattutto, poi, se le dette tecnologie diventano una moderna clava, un ulteriore strumento di cattiveria che consente la creazione sui social network di pagine derisorie contro i piú deboli.

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