Shakespeare bisex, Berlinale genderless, other demons

  • Happy birthday, sir Sean Connery!
  • The international Berlin Film Festival since now will be genderless: the awards for best actor and best actress will be abolished and replaced with best lead role and best supporting role. It is the first time in a festival. The next Berlinale will be held since 11 to 21 February 2021, within special security measures. Films will be registered for the festival since the 1st of September. 
  • William Shakespeare actually was bisexual. At least in accordance with two English scholars, Stanley Wells and Paul Edmondson, who carefully examined the 154 sonnets written by the playwright. It is not a particularly shocking piece of information, it is to be found even in literary manuals. It was already known that 126 of the poems were addressed to the ‘Fair Youth’, the handsome young man, and only the last 28 to a woman, known as the ‘Dark Lady’. Many argue that the Sonnets are not really dedicated to someone but are a literary work for its own sake. Others believe that the ‘Fair Youth’ was Shakespeare himself, mad in his infinite and confessed vanity. Others recall that in the Renaissance male friendship was expressed with expressions of affection, bed-sharing and declarations of love that we now associate with sexual relationships. The whole LGBT community now hopes for a film in which Shakespeare’s bisexuality could be told explicitly, although something could already have been glimpsed in previous works. In our own small way, we would like to mention the beautiful friendship of Antonio and Bassanio in the ‘Merchant of Venice’…
  • Pupi and Antonio Avati, director and producer respectively, are also at the Bif&st to talk about their latest film, ‘il Signor Diavolo’ (‘Mr.Devil’), which we have seen, always in our own small way, as soon as released in theaters. For the film, the two professionals received the “Tonino Guerra Award” for the best original story. Speaking of future projects, Pupi Avati told Ansa (altro…)

Shakespeare, Plauto, Proietti, Avati e… altri demoni…

  • Con riguardo a ‘Tenet’, di Christopher Nolan, Warner Bros. ha finalmente confermato che uscirà in Italia (e in altri Paesi) prima che negli Stati Uniti. Per questa e altre rivelazioni sulle uscite in sala, si può rileggere la versione aggiornata del post apposito. Sulle ultime novità riguardo al Festival di Venezia v. oltre.
  • Prende il via il 29 luglio la nuova stagione estiva del ‘Silvano Toti Globe Theatre’, il palcoscenico shakespeariano nel cuore di Villa Borghese. Gigi Proietti, che da diciassette anni lo guida, non ha voluto alcuna “stagione a metà” ma un cartellone di ben sette titoli, “tra spettacoli con un impegno produttivo maggiore e altri minore, ma sempre ricchi di contenuti”. Oggi i giuochi s’aprono con ‘Venere e Adone’, il poemetto che Shakespeare scrisse durante una pestilenza a Londra, a fine ‘500, in scena per la regia di Daniele Salvo, con Gianluigi Fogacci, Melania Giglio e Riccardo Parracini protagonisti. Intervistato dall’Ansa, Proietti ha dichiarato: (altro…)

#Shakespearelives: Amleto e molto piú

“È veramente emozionante poter aprire la nostra produzione teatrale di Amleto ad un pubblico piú vasto. L’idea che le persone che, per un qualsiasi motivo, non possono raggiungere il teatro possano invece unirsi a noi per una notte nei cinema di tutto il mondo è straordinaria”

Benedict Cumberbatch

“L’idea che il teatro e il cinema s’incontrino è eccitante, per questo l’arrivo sul grande schermo dei nostri spettacoli apre la strada a una nuova sfida. I risultati, in particolare nell’esplorazione della magia insita nell’opera di Shakespeare, possono essere affascinanti.”

Kenneth Branagh

Lunedí 22 e martedí 23 agosto 2016 le sale cinematografiche del circuito The Space offriranno agli spettatori la proiezione dell’Amleto di Shakespeare, interpretato dal premio Oscar Benedict Cumberbatch, per la regia di Lyndsey Turner, presso il National Theater di Londra. Già andato in onda via satellite lo scorso ottobre nell’ambito dell’iniziativa #Shakespearelives, in Italia anche ad aprile, lo spettacolo è stato visto in venticinque Paesi, da oltre 225 mila spettatori. Il biglietto intero costa dieci euro e cinquanta, tutte le informazioni e le sale interessate possono essere trovate sul sito www.thespacecinema.it.
Dopo Amleto, però, ci sarà altro. Kenneth Branagh ha accettato di trasporre al cinema gli spettacoli della sua Kenneth Branagh Theatre Company, già andati in scena al Garrick Theatre di Londra. Il 18 e 19 ottobre (altro…)

#ShakespeareLives: teatro, cinema e… metropolitana!

Aggiornamento: visto il trionfale successo dell’Amleto interpretato da Cumberbatch, Nexo Digital il prossimo autunno proporrà nelle sale italiane tre opere della Kenneth Branagh Theatre Company, rappresentate al Garrick Theatre di Londra: ‘Racconto d’inverno’ (con Judi Dench e Kenneth Branagh), ‘Giulietta e Romeo’ (con Derek Jacobi, Lili James, Richard Madden e Meera Syal) e ‘The Entertainer’, di John Osborne. (Ansa)
La ricorrenza dei quattrocento anni dalla morte di Shakespeare è ormai vicinissima ed è gradito segnalare alcune iniziative particolarmente simpatiche, al cinema e… in metropolitana!
*Le sale cinematografiche italiane proietteranno la rappresentazione dell’Amleto che Benedict Cumberbatch interpreterà a Londra. È già successo lo scorso ottobre, quando 225.000 telespettatori hanno visto Amleto Cumberbatch, diretto da Lyndsey Turner al National Theater,  grazie alla trasmissione nelle sale; adesso succede di nuovo, martedí 19 e mercoledí 20 aprile, in lingua originale sottotitolato in italiano.
Anche questa iniziativa è parte integrante della campagna ‘Shakespeare Lives’ (#ShakespeareLives, www.shakespearelives.org), da noi già citata, promossa dal British Council, dal Ministero degli Esteri britannico, dall’ UK Trade and Investment e da VisitBritain. (⇐ NexoDigital.it)
* Prendere la metropolitana, magari la mitica “tube” di Londra, in modo culturalmente alto e rispettoso dei britannici motivi d’orgoglio? Ebbene, la metro di Londra ha rinominato tutte le fermate, conferendo loro i titoli e i temi delle opere del Bardo! Per raggiungere Westminster si deve scendere alla fermata ‘King Lear‘ mentre, per trascorrere qualche ora di riposto al st. James Park, sarà meglio uscire dai treni in corrispondenza della ‘Titus Andronicus’. Per non perdersi in mezzo all’inesauribile produzione shakespeariana, oltre che nei meandri della perfida Albione, è disponibile una guida, realizzata dalla società dei trasporti in collaborazione con il Globe. (⇐Ansa)
*Nel suo piccolo, la Fondazione Cineteca Italiana,  in collaborazione con la Biblioteca Centrale Palazzo Sormani, presenta “William Shakespeare on screen a 400 anni dalla scomparsa”, una rassegna dedicata ai film tratti dalle opere del drammaturgo inglese. Ecco il calendario completo: (altro…)

brevi dai media (19)

  • ‘eurobest’, il Festival della Creatività Europea organizzato da Lions Festivals, si svolgerà per la prima volta in Italia, a Roma, dal 30 novembre al 2 dicembre, grazie al rapporto instaurato con Roma Capitale e con il patrocinio del Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri; l’edizione 2016 del festival sin presenta come un “caleidoscopio creativo in cui idee, brand e innovazione si fondono in uno spazio di confronto e discussione” e nasce con l’obiettivo di celebrare gli asset creativi del Made in Italy nell’ambito di un discorso più generale sulla creatività europea. Tra i partner, ADCI, Assocom, PR HUB e MY PR.  A maggio saranno annunciati i partecipanti alle giurie di eurobest 2016 e i presidenti italiani di giuria, mentre la call for content si aprirà a maggio per l’Italia, a luglio per gli altri Paesi. (⇐Millecanali)

  • Si sono ritrovati, come si conviene agli amici sinceri, la Tata Francesca Cacace (Fran Drescher) e l’impresario teatrale Sheffield (Charles Shaughnessy), protagonisti della divertente sit-com che in Italia andava in onda negli anni Novanta; galeotto è stato l’ottantatreesimo compleanno di zia Assunta (Renée Taylor). Peccato che il tutto sia avvenuto solo ad una festa privata e non sul set… (⇐Adnkronos)

  • Tornano i CinemaDays, dall’11 al 14 aprile; il biglietto cinematografico costerà 3 euro per i film in 2D, 5 per quelli in 3D. Oltre 2500 gli schermi che in tutta Italia hanno aderito all’iniziativa, numerosi i titoli:  (altro…)

spicchi d’arte tra baffi di storia (2)

  • Un primo pensiero va al grande Riccardo Garrone, uomo sensibile e colto, protagonista in Teatro, in Televisione, al Cinema, nel Doppiaggio. Il grande pubblico lo ricorda con particolare immediatezza nei panni richiesti da una nota campagna pubblicitaria ma la semplicità non sarà mai un difetto, anzi, ennesima conferma di grandezza.
  • Nell’appropinquarsi del 23 aprile 2016, quattrocentesimo anniversario della morte di William Shakespeare, Sky Arte HD (canali 120 e 400) propone, già da stasera, ‘Inseguendo Shakespeare’, nuova serie della BBC in cui, in sei emozionanti puntate, artisti quali Joely Richardson, Ethan Hawke, David Tennant, Derek Jacobi, Trevor Nunn e Jeremy Irons tenteranno di scoprire i segreti che si celano in alcune delle opere piú conosciute del Bardo, come La Tempesta, l’Amleto, il Riccardo II, quel Macbeth che, citato da Curatola, può solo portare fortuna. La prima puntata, in onda questa sera, è per la verità dedicata a due commedie: ‘La Dodicesima Notte‘ e (altro…)

brevi dai media (14)

Il Policlinico Gemelli di Roma e MediCinema Italia Onlus hanno creato un progetto interessante, un protocollo che, a livello nazionale, porta la cultura in ospedale a scopo terapeutico. È il grande cinema ad essere protagonista, dato che MediCinema allestisce vere e proprie sale di proiezione nelle strutture ospedaliere, per i pazienti e per i loro familiari. C’è, in particolare, una sala in fase d’allestimento, tra ottavo e nono piano del Gemelli, che sarà in grado di ospitare centotrenta persone, anche non autosufficienti, a letto o sulla sedia a rotelle. Ci sono due progetti già in cantiere, inoltre, presso l’Istituto clinico Humanitas di Rozzano (MI) e, sempre nel milanese, presso l’Ospedale Niguarda. È in corso una maratona radiotelevisiva in Rai, che sostiene l’iniziativa ed è possibile contribuire da casa chiamando entro la mezzanotte di domani, 11 gennaio, da telefono fisso o da cellulare il numero 45599. (⇐ Prima on line; analoga iniziativa sembra essere la magia del cinema negli ospedali)
Federico Fellini è sempre alla ribalta e Sylvain Chomet, regista francese quattro volte candidato all’Oscar, ha ben pensato di trasformare i diari, gli schizzi e gli scritti inediti del Maestro riminese in un film. Per la precisione si tratterà di un road movie d’animazione intitolato ‘The Thousand Miles’, prodotto da Demian Gregory e sceneggiato da quest’ultimo proprio insieme a Chomet. Quanto allo Chomet, ci piace ricordare che tra le sue cinematografiche fatiche figurano titoli quali, ad esempio, ‘Appuntamento a Belleville’ e ‘L’Illusionista’. (⇐Ansa attraverso ⇐Variety).
La storia vera di Michael Burry, che, nel 2005, scommise contro quello che si sarebbe rivelato lo scandalo dei subprime, già raccontata nel romanzo di Michael Lewis edito da Rizzoli, è diventata un film, ‘La grande scommessa’. Nelle sale italiane dal 7 gennaio, candidato a quattro Golden Globe, il film è interpretato da Christian Bale con Brad Pitt, Ryan Gosling, Steve Carell, Marisa Tomei, Selena Gomez, Margot Robbie. (⇐ Ansa)
In questo periodo il numero 8 è d’attualità non solo per le trepidanti attese dell’ottavo lavoro di Quentin Tarantino (‘The Hateful Height’, appunto) ma anche per i destini che attendono il canale posizionato all’ottavo tasto dei telecomandi della televisione italiana. Mtv è diventata Mtv8, ha avviato una metamorfosi nella grafica e nella fisionomia (restyling, rebranding) e ha un sito che è stato registrato da Sky Italia come www.tv8.it, senza quella lettera M che, in effetti, ha una sua storia.
Nelle prossime settimane, Sky Tg24 lascerà la posizione 27 per spostarsi al 50, nello spazio che LaEffe sta per abbandonare e che insiste nell’area news del digitale terrestre (infatti al 48 c’è Rai News 24 e al 51 TgCOM 24. La posizione 27 sarà occupata dalla Viacom con il cinematografico Paramount Channel. (⇐Italia Oggi, ⇐Milano Finanza)
Anche William Shakespeare è sempre attuale e, nell’anno in cui ricorrono i quattrocento dalla morte, il British Council ha organizzato un interessante calendario di eventi e iniziative, tra cu il lancio dell’hashtag #Shakespearelives. (⇐Ansa)
Il Festival del Giornalismo 2016 avrà luogo a Perugia, dal 6 al 10 aprile. Previsti oltre duecento eventi, incontri-dibattito, serate teatrali, interviste, workshop, presentazioni di libri, e cinquecento speaker provenienti da tutto il mondo. (⇐Ansa)
La Cineteca di Bologna, invece, riporta in sala a partire da lunedí ‘The Great Dictator’ (‘Il grande dittatore’), capolavoro di Charlie Chaplin basato su Hitler ma teso a condannare ogni forma di dittatura. Ovviamente, la Cineteca di Bologna il film lo presenta nel suo stile, restaurato; la proiezione avverrà in lingua originale, con sottotitoli e nel DVD ci sarà anche il documentario ‘Chaplin ritrovato: Il grande dittatore’. (⇐Ansa)
Ecco, per concludere, le candidature ai BAFTA Awards 2016, gli “Oscar britannici”, che saranno assegnati il prossimo 14 febbraio presso la Royal Opera House di Londra: (altro…)

2016: scimmie e altri demoni

Secondo l’astrologia orientale, il 2016 è anno della Scimmia; se il vecchio detto vuole che, a chi tocca, non sia possibile ingrugnarsi, è d’uopo precisare che la Scimmia fu uno degli animali che accorsero al richiamo di Buddha, quando stava per salire al Nirvana. Appartengono a tale segno le qualità della socievolezza, della curiosità, della frenesia, dell’instancabilità.
Né si può aprioristicamente ritenere che il fatto che l’anno sia bisestile sia necessariamente di cattivo presagio. Tutt’altro! Numerose sono le ricorrenze, non pochi gli appuntamenti interessanti.
Ricorrono nel 2016:
il decimo anniversario del “cielo azzurro sopra Berlino”, la vittoria della nazionale italiana ai Mondiali di calcio;
il sessantesimo (altro…)

angeli e demoni (2)

Oltre al ritorno di Heidi, il 2016 vedrà sul grande schermo anche quello di Tarzan. ‘The legend of Tarzan’, ovviamente ispirato al romanzo di Edgar Rice Burroughs, sarà diretto da David Yates, con una sceneggiatura di Stuart Beattie, Craig Bewer, John Collee e Adam Cozard; nei (pochi) panni dell’uomo scimmia ci sarà Alexander Skarsgård ed il resto del cast sarà composto da Samuel L. Jackson, Christoph Waltz, Djomon Hounsou e Margot Robbie. Per la verità, i panni dell’uomo scimmia, in questa pellicola, saranno piú acconci perché il personaggio è tornato da tempo nel mondo civile ed è ormai conosciuto come Lord John Clayton III di Greystoke, sposato, peraltro, con l’amata Jane (Margot Robbie); è stato invitato a tornare in Congo in qualità di emissario commerciale del Parlamento ma, a sua insaputa, è piuttosto la pedina d’una diabolica strategia che il capitano belga Leon Rom (Christoph Waltz) ha ordito per avidità e desiderio di vendetta. ‘The legend of Tarzan’, di David Yates, sarà nelle sale il 1° luglio 2016.
La trasmissione ‘Angeli’, vista qualche stagione fa su Rete 4, dovrebbe tornare su Canale 5 il prossimo 4 gennaio, con una puntata unica condotta da Elena Guarnieri; si usa il condizionale perché, in alcuni ambiti, le certezze sono poche e le coordinate sono sempre “materia viva”. La trasmissione, in onda da quel Castel sant’Angelo in Roma che la tradizione considera una vera e propria roccaforte angelica, partirà dai racconti delle persone che affermano d’avere davvero avuto incontri ravvicinati d’angelico tipo, d’essere stati protetti, rassicurati, consolati, (altro…)

zingaretti e molto piú

La serie ‘Il giudice meschino’, prodotta da Fulvio Lucisano e diretta da Carlo Carlei, con Luca Zingaretti nel ruolo del magistrato Alberto Lenzi, sarà girata a Reggio Calabria, per otto settimane.

Tratta dall’omonimo romanzo scritto da Domenico, detto Mimmo, Gangemi, la serie andrà in onda in autunno su Rai 1; sarebbe simpatico se, tra una ripresa e l’altra, i membri della troupe si concedessero un po’ di relax profittando delle iniziative e degli eventi che avranno luogo quest’estate nella città dei Bronzi:

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qualunquemente Lear…

King Lear, protagonista dell’omonima tragedia di Shakespeare, aveva deciso di dividere il suo regno in tre parti e di assegnarle alle tre figlie in ragione dell’amore che loro avrebbero dichiarato; le prime due si lanciarono in promesse spropositate e magniloquenti attestazioni mentre la terza, Cordelia, disse di amarlo “per quanto era in suo dovere”. Due sostanziose parti di regno andarono alle prime due mentre la terza sarebbe rimasta senza dote.

È considerata la tragedia dell’ingratitudine perché le figlie maggiori, Goneril e Reagan, a dispetto delle dichiarazioni di folle amore, avrebbero ricambiato la generosità del padre in modo tutt’altro che leale e l’unica a comportarsi in maniera corretta fino alla fine sarebbe stata proprio Cordelia, quella che meno si era sbilanciata; la mia personale perplessità è sul livello di conoscenza e comunicazione tra padre e figlie, se davvero si possa misurare l’amore  filiale e assegnare un’eredità solo in base al linguaggio.
Il grande insegnamento di questa tragedia è che si comincia a vedere chiaramente quando si va al di là dell’approccio sensoriale e si cerca la Verità profonda delle cose; succede a Lear, quando si accorge del vero amore di Cordelia, e al conte Gloucester, quando, ormai cieco, realizza cosa è davvero successo tra i suoi due figli. “Solo i ciechi vedono bene“, scriveva Victor Hugo.

L’altra sera, volendo muovere verso piú faceta prospettiva, mi è venuto in mente cosa avrebbe detto Lear a Cordelia se, piuttosto che essere re di Britannia, fosse stato Cetto La Qualunque:

“Ah, caina! Ah, bastasa!

Non ti sputo per non lavarti, non (CENSURA)!

Gonerilla i Regan sunnu ddu bravi figghioli, parraru ‘ngarbati

i a iddi ‘nciu lassu u regnu!

A ‘ttia sai chi ti rugnu, bastasa?

‘Na beata (CENSURA)!

Vatindi in Francia,

cu’ ‘ddu stortu chi ti difindiu, non mi ti viru cchiú innanzi all’occhi!”

La traduzione è probabilmente intuibile… Chi volesse, invece, una trattazione piú ortodossa, può leggere una vecchia tesina:

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Romeo + Juliette

In attesa di aggiornarmi su tutti i film in gara a Cannes e molto altro ancora, ieri sera ho rivisto

(cliccando sulla locandina parte il trailer)

Rilettura ben fatta del capolavoro shakespeariano, il film consente di navigare sull’onda delle emozioni, riapprezzando la potenza semantica del documento letterario anche in un contesto spaziale decisamente diverso.

Come si ricorderà, gli studiosi di letteratura ritengono che Shakespeare abbia attinto a Matteo Bandello, vescovo cattolico e scrittore italiano del Cinquecento, considerato da alcuni il piú importante novelliere del Rinascimento. In realtà, gli studiosi Carol Gesner e J.J. Munro hanno dimostrato come il motivo sia già presente nella letteratura greca antica, nei Babyloniaka di Giamblico e negli Ephesiaka (Racconti efesini intorno ad Abrácome ed Anzia) di Senofonte Efesio, sebbene il riferimento piú illustre, tuttavia, sia probabilmente alle Metamorfosi del mio amato Ovidio (Piramo e Tisbe). 

Una struttura della trama era sufficientemente delineata nella novella di Mariotto e Ganozza di Masuccio Salernitano, composta nel 1476, ambientata a Siena. In tale novella erano già il matrimonio segreto, il frate colluso, la mischia in cui un cittadino di primo piano viene ucciso, l’esilio di Mariotto, il matrimonio forzato di Ganozza, la pozione ed il messaggio fondamentale che si smarrisce. Luigi da Porto nella sua Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti, pubblicata nel 1530 circa, diede alla storia molto della sua forma moderna, rinominando i giovani Romeus e Giulietta e trasportando l’azione da Siena a Verona. L’Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti fu scritta tra il 1512 e il 1524 e fu stampata anonima, nonché postuma, a Venezia nel 1530 circa e nel 1535. Successivamente fu ristampata, con la revisione linguistica di Pietro Bembo, insieme alle Rime, nel 1539. Nei decenni successivi fu trasposta in diverse versioni (da Matteo Bandello, Gerardo Boldieri e Luigi Groto) e liberamente tradotta (da Pierre Boaistuau, Arthur Brooke e William Painter); fu infine drammatizzata per il teatro da William Shakespeare attorno al 1595 e da Félix Lope de Vega y Carpio attorno al 1610.

I nomi delle due famiglie in lotta, in ogni caso, erano noti già nel Trecento, inserite da Dante nella Divina Commedia:

«Vieni a veder Montecchi e Cappelletti,

Monaldi e Filippeschi, uom sanza cura:

color già tristi, e questi con sospetti!»

(Dante, Purgatorio, vv. 105 -106 -107)

Solo i Montecchi erano originari di Verona, mentre i Capuleti (che in realtà si chiamavano Cappelletti) provenivano da Cremona, anche se si trovano pure a Verona fino agli anni della permanenza di Dante Alighieri.

A Romeo e Giulietta. nel suo piccolo, s’è ispirato anche il vostro blogger preferito, nel fantasy ma anche altrove

DarkLight