‘The Man who laughs’: Disney quotations

Ho trovato citazioni de ‘L’uomo che ride‘ nei film della Disney:

  • in ‘Aladdin‘, c’è una scena in cui il protagonista è nella neve e raccoglie la scimmietta riparandola quanto può con i vestiti, esattamente come fa Gwinplaine con Dea;

  • ne ‘La Bella e la Bestia‘, si vede un ritratto del principe squarciato in corrispondenza della parte inferiore del volto, dove Gwynplaine era stato sfregiato. Al paese, durante la scena musicale, uno dei villani deforma per qualche istante il volto di Gaston mettendogli le dita in bocca e allargandogli il sorriso.





I found some quotations from    ‘The Man who laughs‘ in Disney films:

  • in ‘Aladdin‘, there is a scene where the protagonist  is in the snow and covers the monkey as good as possibile with his jacket, just as Gwinplaine does, with Dea;

  • in ‘Beauty and The Beast’,  we see a portrait of the prince pierced at the the lower part of the face, where Gwynplaine had been disfigured. In the village, during the music scene, a villain deforms for a moment Gaston’s face by putting the fingers in his mouth, enlarging his smile.


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5 Risposte a “‘The Man who laughs’: Disney quotations”

  1. Qualcuno ritiene che il Joker di Batman, ovviamente DAL PUNTO DI VISTA MERAMENTE ICONICO, sia ispirato all’Uomo che ride (che era, all’opposto, persona d’invidiabili qualità morali e altissimo sentire). IPOTESI DA SCARTARE SENZA INDUGI (si tratterebbe, in ogni caso, di un’ispirazione dal film muto del 1928, non dal libro).
    Peraltro, Jerry Robinson, creatore di Joker, ha sempre dichiarato che il personaggio lo aveva concepito da sé, il che è facilmente condivisibile.
    A me sembra più assennato, piuttosto, sospettare che Wallace, di Wallace & Gromit, abbia la bocca allargata in onore di Gwynplaine.

    1. Ho trovato un’altra citazione hughiana in Disney: in uno dei midquel de ‘La Bella e la Bestia’, Belle chiama ‘cosetto’ un uccellino ferito a un’ala. ‘Cosetta’ era un personaggio del romanzo ‘i Miserabili’, bimba sfortunata di una madre che faceva sacrifici disumani per farla mantenere, ed era in realtà ingannata. Il suo vero nome era Eufrasia.

      1. E non mi stupirei se anche il maestro Avati avesse “strizzato l’occhio” a Gwynplaine costringendo Diego Abatantuono a subire una deturpazione del volto in “La cena per farli incontrare” (certo, occhio e non bocca, però…)

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