Torino Film festival 2016: trentaquattresima edizione

Si svolge dal 18 al 26 novembre 2016 la trentaquattresima edizione del Torino Film Festival, anche detto TFF. La direzione artistica è affidata a Emanuela Martini mentre Gabriele Salvatores sarà Guest Director e curerà la sezione ‘Cinque pezzi facili’. L’offerta della sabauda kermesse è davvero ricca: 158 lungometraggi, 17 mediometraggi e 38 cortometraggi di cui 46 lungometraggi opere prime e seconde, 43 anteprime mondiali, 25 anteprime internazionali, 8 anteprime europee e 73 anteprime italiane. La scelta è avvenuta tra oltre 4000 titoli.
L’apertura ufficiale, venerdí 18, ha luogo presso l’auditorium Giovanni Agnelli e comincia con la proiezione di ‘Between Us’(USA, 2016, DCP, 93’, Rafael Palacio Illingworth); la chiusura, sabato 26, è invece prevista al cinema Reposi, con la proiezione di ‘Free Fire’ (UK, 2016, DCP, 90’, Ben Wheatley).
La sezione principale del Torino Film Festival 2016 (Torino 34), è dedicata ad autori alle prime esperienze (opera prima, seconda, massimo terza) e prevede una competizione di quindici film realizzati nel 2016, tutti inediti in Italia, provenienti da  Argentina, Austria, Belgio, Cambogia, Canada, Cile, Cina, Francia, Germania, Italia, Messico, Serbia, Regno Unito, Stati Uniti. Unico film italiano in gara ‘I figli della notte’, opera prima, per l’appunto, del regista Andrea De Sica.
Alla sezione ‘Festa Mobile’, cui appartengono anche ‘Between Us’ e ‘Free Fire’, sono demandati film di sicuro interesse, quali, ad esempio,  ‘ Sully’, la storia dell’ammaraggio sull’Hudson nel 2009 dell’aereo pilotato da Chelsey “Sully” Sullenberg, di Clint Eastwood, con Tom Hanks e Aaron Eckhart; ‘Roberto Bolle: l’arte della danza’, documentario di da Francesca Pedroni sul tour estivo della Bolle & Friends tra Pompei, Terme di Caracalla, Arena di Verona; ‘Kate Plays Christine’ di Robert Greene, docu-fiction sulla giornalista Christine Chubbuck, che si uccise in diretta e ispirò ‘Quinto potere’, di Lumet; ‘Romeo and Juliet’, ripresa della recente rappresentazione di Kenneth Branagh, con Lily James e John Madden. Tra gli italiani, ‘Slam – Tutto per una ragazza’ (Andrea Molaioli), il mockumentary ‘Sono Guido e non Guido’ (Alessandro Maria Buonomo), ‘La felicità umana’ (Maurizio Zaccaro), ‘La lingua dei furfanti’, (Elisabetta Sgarbi); ‘Nessuno ci può giudicare’ (Steve Della Casa), ‘Nome di battaglia donna’ (Daniele Segre), ‘Gipo, lo zingaro di Barriera’ (Alessandro Castelletto), ‘Sadie’ (Craig Goodwill).

La sottosezione ‘Festa Vintage’ è dedicata, come vorrebbe questo blog, all’“a volte ritornano”: ricorrenze, restauri, compleanni, riscoperte.

  • Previsti Omaggi a David Bowie (‘Furyo’ di Nagisa Oshima), a Michael Cimino (con la versione restaurata di ‘The Deer Hunter’), ai fratelli Fabio e Mario Garriba (‘I parenti tutti’,‘Voce del verbo morire’ e ‘In punto di morte’),
  • la celebrazione di alcuni anniversari, quali il centenario dall’uscita di ‘Intolerance’, di D. W. Griffith, restaurata dal MoMa, i dieci anni dalla morte di Gillo Pontecorvo (con la proiezione di ‘Giovanna’, episodio italiano del progetto internazionale sulle donne La Rosa dei Venti) e i cinquanta dalla scomparsa di Raffaello Matarazzo (la copia restaurata di ‘Giuseppe Verdi’, ‘La nave delle donne maledette’ e alcuni frammenti presentati nel corso della tavola rotonda a lui dedicata);
  • la presentazione di alcuni altri restauri, quali ‘Palombella rossa’, di Nanni Moretti e ‘Where the Sidewalk Ends’, di Otto Preminger.

La sezione ‘After Hours’ raccoglie film di vario genere, dall’horror al mockumentary, dal bizzarro all’erotico, alla commedia.

Sabato 19, a partire dalla mezzanotte, ci sarà la ‘Notte horror’, con ‘Sam Was Here’, di Christopher Deroo, ‘The Return of the Living Dead’, di Dan O’Bannone e ‘Sadako V Kayako’, di Koji Shiraishi.

‘TFFdoc’, sezione riservata ai documentari, nel 2016 è TFFdoc/love e, come intuibile, celebra l’amore: sei pellicole sei, dal lunedí al venerdí, in cui l’importante sentimento è variamente esplorato, con dibattiti animati da registi, filosofi, autori, giornalisti, ricercatrici, militanti. Due le competizioni:‘Internazionale.doc’ (undici titoli in rappresentanza di undici Paesi) e ‘Italiana.doc’ (otto titoli). I cortometraggi italiani inediti si confrontano nell’ambito di ‘Italiana Corti’, tre programmi per tredici titoli.

Non meno interessante la sezione ‘Onde’, dedicata alle declinazioni più attuali della nouvelle vague.

Lunedí 21, prima della proiezione del documentario ‘Wind’, di Saw Tiong Guan e del lungometraggio ‘Port of Call’,  di Philip Yung (ore 20.00, Cinema Reposi 2), sarà consegnato il Gran Premio Torino al regista e direttore della fotografia Christopher Doyle.

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