festival a confronto (55)

manifesto festival Venezia 2020
  • Prende il via domani, 28 agosto 2020, per concludersi lunedí 31 la settima edizione del Festival della Bellezza. Madrina tra le più acconce, Jasmine Trinca aprirà al Teatro Romano di Verona una rassegna che quest’anno ha come chiave di lettura il tema “Eros e bellezza”, indagato tra cinema, teatro, letteratura, filosofia. Dopo Jasmine Trinca, ospiti del Festival della Bellezza saranno Pupi Avati (29 agosto), Alessandro Piperno (29 agosto), Igor Sibaldi (30 agosto), Gianni Canova (30 agosto), Stefano Massini (31 agosto), Luca Barbareschi (31 agosto).  La seconda parte dell’edizione 2020 si terrà dall’11 al 19 settembre, eccezionalmente all’Arena di Verona per il progetto speciale “Arena Agorà”, co-ideato con Gianmarco Mazzi, che dell’Arena è amministratore delegato. L’anfiteatro romano ospiterà incontri d’alto livello e spessore: Alessandro Baricco (11 settembre), Mogol (11 settembre), Edoardo Bennato (12 settembre), Massimo Recalcati (13 settembre), Morgan con Vittorio Sgarbi (13 settembre), Philippe Daverio (14 settembre), Federico Buffa con Flavio Tranquillo ( 14 settembre), Umberto Galimberti (15 settembre), Gioele Dix (15 settembre), Massimo Cacciari (16 settembre), Stefano Bollani (16 settembre), Alessandro Baricco con Gloria Campaner e Orchestra Canova (18 settembre), Vittorio Sgarbi (19 settembre), Alessio Boni (19 settembre).
  • Quanto alla Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è stato ribadito in queste ore che il manifesto ufficiale di questa LXXVII edizione non è la bambina in mutande ricavata da una scena de ‘Le sorelle Macaluso’, di Emma Dante, ma quella che circola da un mese, ideata da Lorenzo Mattotti, qui sotto riprodotta.
    manifesto festival Venezia 2020
    manifesto festival Venezia 2020

    Il fraintendimento aveva dato luogo a polemiche. Il premio ‘Jaeger-LeCoultre – Glory to the Filmmaker’, da conferirsi ad una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo, è stato attribuito al regista statunitense Abel Ferrara. La consegna del riconoscimento si terrà sabato 5 settembre in Sala Grande, prima della proiezione fuori Concorso del suo nuovo film, il documentario ‘Sportin’ Life’ (Italia, 65′) con Abel Ferrara, Willem Dafoe, Cristina Chiriac, Anna Ferrara, Paul Hipp, Joe Delia. Nella Giuria, Matt Dillon ha sostituito il regista rumeno Cristi Putu, impossibilitato a partecipare. La Mostra lo ha ringraziato “”per aver a suo tempo accettato l’incarico, e per la sensibilità dimostrata nel tentativo di tenere fede all’impegno assunto, anche quando sono emerse impreviste difficoltà”. A questo link il programma definitivo di questa LXXVII Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

  • La serie ‘We are Who We Are’, esordio in televisione di Luca Guadagnino, sarà presentata in prima mondiale al Festival di San Sebastián, uno dei piú prestigiosi d’Europa, sul quale ci riserviamo di meditare nuovamente a breve. Gli otto episodi di Hbo-Sky saranno programmati integralmente, nella forma cinematografica di 7 ore e 50 minuti, nella Selezione Ufficiale, nell’ambito delle proiezioni speciali. Prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment e Mario Gianani per Wildside, entrambe società di Fremantle, con Small Forward la serie è stata scritta da Paolo Giordano e Francesca Manieri con Guadagnino medesimo. Il cast include Chloe Sevigny, Jack Dylan Grazer, Alice Braga, Jordan Kristine Seamón, Spence Moore II, Kid Cudi, Faith Alabi, Francesca Scorsese, Ben Taylor, Corey Knight, Tom Mercier e Sebastiano Pigazzi. In Italia, sarà in onda dal 9 ottobre su Sky.
  • A questo link, le informazioni sul Pesaro Film Festival.
  • Ed ecco, infine, cosa è stato comunicato nelle sedi ufficiali riguardo al festival dei Due Mondi di Spoleto, giunto ormai alla seconda sessione:

La 63a edizione del Festival dei Due Mondi si svolge quest’anno dal 20 al 23 e dal 27 al 30 agostoOtto serate straordinarie in Piazza Duomo e al Teatro Romano, con artisti italiani di rilievo internazionale. Un’edizione speciale e dall’alto valore simbolico.
Vetrina d’eccellenza per i grandi artisti e per i giovani talenti emergenti, “officina” di creazioni originali, il Festival anche quest’anno inaugura con una nuova produzione, giovedì 20 agosto in Piazza DuomoPier Luigi Pizzi cura la regia, le scene e i costumi de L’ORFEO di Claudio Monteverdi, opera che dopo più di quattro secoli rimane un punto di riferimento per chi continua a credere nel valore culturale e spirituale di questo genere musicale, una favola in musica che tocca temi universali di indiscutibile attualità. Ottavio Dantone dirige l’Accademia Bizantina, Antonio Greco dirige il Coro Costanzo Porta. In scena un cast di cantanti e ballerini giovani e talentuosi. Il disegno luci è di Massimo Gasparon, le coreografie di Gino Potente.Venerdì 21 agosto al Teatro RomanoEmma Dante mette in scena I MESSAGGERI, spettacolo-concerto tratto da Euripide e Sofocle, con canti e musica dei Fratelli Mancuso. Un racconto che accosta i messaggeri delle tragedie greche ai nostri messaggeri contemporanei, portatori di dolore e lutto. Una coproduzione Spoleto63 e Associazione Culturale Atto Unico.È l´Amore il protagonista del terzo lavoro ispirato al Mito classico composto da Silvia Colasanti dopo Minotauro e Proserpine, su commissione del Festival: ARIANNA, FEDRA, DIDONE, tre monodrammi per Attrice, Coro femminile e Orchestra su testo tratto dalle Epistulae Heroidum di Ovidio, in Piazza Duomo sabato 22 agosto. Isabella Ferrari interpreta le tre donne, tracciando un meraviglioso affresco dell´universo femminile. Adattamento e traduzione di René De Ceccatty. Roberto Abbado dirige l’Orchestra Giovanile Italiana, Gea Garatti dirige l’International Opera Choir. Il disegno luci è di Fiammetta Baldiserri. Tecnica impeccabile e qualità interpretative fuori dal comune caratterizzano la giovane pianista salentina Beatrice Rana, star di fama mondiale nel mondo della musica classica internazionale. Premio Abbiati come miglior solista nel 2016, si esibisce per il pubblico di Spoleto in un eccezionale concerto di PIANOFORTE, con musiche di Chopin. Albéniz e Ravel, al Teatro Romano domenica 23 agosto.
Il secondo fine settimana del Festival si apre giovedì 27 agosto al Teatro Romano con il ricordo della più grande voce del XX Secolo. Monica Bellucci in MARIA CALLAS Lettere e Memorie, per la prima volta, dal vivo, su un palcoscenico italiano, veste letteralmente i panni della cantante. Nel salotto ricostruito della casa parigina dove la Callas trascorse gli ultimi anni della sua vita, interpreta Maria, la donna oltre la diva, rivelando la sua vera storia, attraverso scritti autobiografici, materiali d’archivio e la musica che amava. I testi e la regia sono di Tom Volf. In coproduzione con la Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova, il Festival presenta, venerdì 28 agosto in Piazza DuomoLE CREATURE DI PROMETEO|LE CREATURE DI CAPUCCI. La musica de Le Creature di Prometeo di Ludwig van Beethoven, unica tra le sue opere nata per il balletto, in un inedito incontro con il segno stilistico del maestro della moda italiana Roberto Capucci, il quale realizza, per questo concerto in forma scenica, 15 costumi dallo straordinario impatto visivo. Prometeo, titano antico e ribelle, ci riporta ai nostri giorni, ci ricorda di un’umanità tutta da ricostruire. Andrea Battisoni dirige l’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova. I movimenti coreografici sono di Simona Bucci. A cura di Daniele Cipriani. Sabato 29 agosto al Teatro RomanoLuca Zingaretti legge LA SIRENA dal racconto Lighea di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, un piccolo e affascinante gioiello pubblicato postumo nel 1961 per Feltrinelli, ambientato nella fredda Torino ma dal quale emerge con vigore la calda Sicilia. La drammaturgia è di Luca Zingaretti, le musiche di Germano Mazzocchetti. Spoleto63 si conclude domenica 30 agosto con il tradizionale CONCERTO FINALE in Piazza DuomoRiccardo Muti dirige l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini. Nessuno più di lui può trasmettere un segnale, forte, di rinascita e di amore, attraverso il rigore e la profondità della sua musica e la sua innata capacità di unire le anime di tutto il mondo nel segno della cultura. Dopo Fabrizio Ferri e David LaChapelle, è il fotografo Paolo Roversi l’autore dell’immagine che simboleggerà e guiderà la comunicazione della 63a edizione del Festival. Un’immagine, rigorosamente in bianco e nero, che ritrae l’ombra dell’attrice Adriana Asti in un gesto drammatico sulla gradinata del Teatro Romano di Spoleto e che esalta il legame indissolubile fra passato e presente.

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