un calcio alla devianza

Qualche giorno fa, nell’ambito di una conferenza stampa, ho ascoltato un direttore di rete originario di Belluno affermare che dalle parti sue, se non fosse per lo sport, i giovani sarebbero facile preda dell’alcolismo, problema che in quel contesto ha particolare incidenza.

Ieri sono stato alla conferenza stampa per la presentazione di un torneo di calcio per oratori.

Ho riflettuto su tutte le strutture ricreative, laiche o religiose, che sono vicine ai giovani nell’organizzazione del loro tempo libero, sottraendoli ad un ozio e ad un vuoto che potrebbero dare adito a pericolose intrusioni del male.

Cosa sarebbe di molti giovani, soprattutto di quelli che vivono nelle periferie  e nelle zone degradate, se tali istituzioni non ci fossero?

La Chiesa cattolica segue un percorso opinabile, fa spesso politica, sovrappone le categorie formali a quelle spirituali.

Dovrebbe, invece, far leva più spesso proprio sulle iniziative educative, che prevengono il disagio e la devianza.

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