un giovedì qualunque

Questo post vi sembrerà sottotono, considerato che in genere curo molto le mie narrazioni biografiche, ma mi sono accorto che stavo scivolando in una sorta di petrarchismo biografico, facendo emergere solo la crème de la crème del mio vissuto, tacendo le inevitabili banalità del transeunte.
Anch’io, ogni tanto, passo giornate normali. Non spessissimo, ma capita.
Per esempio oggi, in attesa di sfondare sul mercato editoriale grazie ai capolavori citati nel post precedente, ho impegnato la giornata in modo gradevole, visto che dalla prossima conto di ricominciare la pugna in campo aperto.
Sono andato a trovare alcuni vecchi amici di Cinecittà, fedeli compagni di mille avventure, e i nostri mondi si sono intersecati nuovamente, con il consueto sfavillio.

2 Risposte a “un giovedì qualunque”

  1. Non è mai normale o banale una giornata passata con degli amici specialmente se non si vedono spesso e sono legati ad un periodo importante della propria vita…direi che hai trascorso una giornata straordinaria invece.
    ciao a presto
    Agnese

  2. A proposito di tempo passato insieme ad amici, ho provato a commentare un tuo post sulla serata trascorsa insieme al Teatro dell’Opera ma il tuo provider non mi consentiva l’invio del commento. Volevo solo dirti che ho sbagliato a tralasciare Leopardi e Dante quando l’ho commentata io, perché il pathos generato da Albertazzi nella lettura del brano di Ulisse è stata unica!

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