le fiamme e i sogni di Venezia 75

il manifesto della-mostra del-cinema di-venezia 2018 di lorenzo mattotti ispirata a Sasha Grey

Aggiornamento 29 agosto: a Venezia 75, come l’anno scorso, c’è anche la sezione ‘Venice Virtual Reality’: quaranta progetti, di cui trenta in concorso, selezionati tra quasi quattrocento proposte provenienti da tutto il mondo, in una dimensione che, una volta indossati i visori, unisce arti ed espressioni, dal cartone animato all’immersione nello spazio.
La LXXV Rassegna internazionale d’arte cinematografica di Venezia accenderà di sé la laguna veneta dal 29 agosto all’8 settembre 2018.
A dir la verità, piú che di visionarie accensioni, a Venezia 2018 si parlerà di fiamme, le fiamme che già ardono e corrono il rischio di bruciare il mondo che conosciamo. Sembra questa, in sintesi, la chiave di lettura di un’edizione nella quale i registi esprimono sensibilità verso i problemi dell’ambiente, la condizione femminile, i rigurgiti del razzismo negli Stati Uniti, l’emergenza dei migranti.
La LXXV Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica è organizzata dalla Biennale di Venezia ed è riconosciuta ufficialmente dalla FIAPF (Federazione Internazionale delle Associazioni di Produttori Cinematografici); presidente della Biennale è Paolo Baratta, che lavora a titolo gratuito, direttore della Mostra cinematografica è Alberto Barbera. Padrino (o «madrino, dite come volete», cit.) è Michele Riondino.
L’apertura ufficiale della kermesse è domani, 29 agosto, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; la prima proiezione sarà ‘First Man’, di Damien Chazelle, con Ryan Gosling nel ruolo di Neil Armstrong, il primo uomo sulla Luna. Nello stesso giorno sarà consegnato il Leone d’Oro alla carriera a Vanessa Redgrave. il Leone d’Oro alla carriera per un regista è stato attribuito a David Cronenberg ma gli sarà consegnato il 6 settembre.

Oltre a ‘First Man’, sono in concorso
‘Zan (Killing)’, di Shinya Tsukamoto, storia di un rōnin (samurai senza padrone) che, pur in un mondo violento, si scopre incapace di uccidere;
‘Sunset’, di László Nemes, storia di Irisz Leiter, che raggiungeva Budapest nel 1913 per diventare modista nella vecchia cappelleria dei genitori;
il western ‘The Ballad of Buster Scruggs’, dei fratelli Coen, prodotto da Netflix;
anche ‘The Sisters Brothers’, di Jacques Audiard, è un western, la saga di un cercatore d’oro, basato sul romanzo omonimo del canadese Patrick DeWitt;
‘At Eternity’s Gate’, del pittore – regista Julian Schnabel, con Willem Dafoe nel ruolo di Van Gogh;
‘The Mountain’, di Rick Alverson, sulla sfortunata saga della famiglia Kennedy, con particolare riguardo ad una lobotomia non riuscita;
‘Vox Lux’, di Brady Corbet, con Natalie Portman, Jude Law, Raffey Cassidy e Stacy Martin, storia della pop star Celeste;
‘The Nightingale’, di Jennifer Kent, unica donna in concorso;
‘Doubles vies (Non Fiction)’, di Olivier Assayas, racconta piuttosto di un editore parigino che cerca d’aggiornarsi alla rivoluzione digitale;
‘Frères ennemis’, di David Oelhoffen, è la storia di due amici che diventano poliziotto e criminale;
‘Roma’, di Alfonso Cuarón, racconta la vita di una famiglia borghese di Città del Messico nonché del cosiddetto “massacro del Corpus Christi”, violenta repressione di una protesta studentesca avvenuta nel 1971;
‘Opera senza autore’, di Florian Henckel Von Donnersmarck, racconta tre epoche di storia tedesca attraverso la vita dell’artista Kurt Barnert, il suo amore per Elisabeth, il problematico rapporto con il suocero;
‘Peterloo’, di Mike Leigh, è la narrazione della strage avvenuta in quel di Manchester nel 1819;
‘Acusada’, di Gonzalo Tobal, è la storia di una studentessa, Dolores, accusata dell’omicidio della sua amica piú cara;
‘The Favourite’, di Yorgos Lanthimos, con Olivia Colman, Rachel Weisz, Emma Stone, racconta quanto avvenne alla corte della regina Anna, in Inghilterra, nel XVIII secolo;
‘Nuestro Tiempo’, del messicano Carlos Reygadas, interpretato dal regista stesso e dalla gentile consorte, è praticamente autobiografico, è la narrazione della sua stessa vita, quando si accorge che la moglie, in un contesto di “coppia aperta”, si è innamorata di un altro;
‘22 July’, di Paul Greengrass, è la ricostruzione della strage di Utoya (Norvegia) del 22 luglio 2011, quando 77 persone, per la maggior parte ragazzi, furono uccise da un estremista;
tre gli italiani: ‘Suspiria’, di Luca Guadagnino, remake del film di Dario Argento: ‘Capri – Revolution’, di Mario Martone, omaggio all’isola; ‘What You Gonna Do When the World’s on Fire? (Che fare quando il mondo è in fiamme?)’, di Roberto Minervini, sul razzismo negli Stati Uniti.
Nella sezione ‘Orizzonti’, è da segnalare ‘Sulla mia pelle’, di Alessio Cremonini, con Alessandro Borghi nel ruolo di Stefano Cucchi e Jasmine Trinca in quello della sorella.
Anche quest’anno è allestita la Sala Web, accessibile da tutto il mondo attraverso il sito ufficiale di Venezia 75, con un programma che prevede una selezione di diciotto lungometraggi, di cui undici della sezione Orizzonti, due di Biennale College – Cinema, tre di Sconfini, e due Fuori Concorso, tutti in prima mondiale. Il biglietto – pass digitale è acquistabile già dal 21 agosto; le proiezioni, per conto della Mostra, saranno collocate per il territorio internazionale sul sito protetto operato da Festival Scope, mentre per quello geolocalizzato al territorio italiano da MYmovies.it e Repubblica.it sulla piattaforma MYmovieslive – Nuovo Cinema Repubblica . Dopo aver effettuato la registrazione, si potrà acquistare il biglietto singolo (€ 4) oppure un pass per cinque film (€ 10), che consentirà una visione non ripetibile per ogni pellicola. Ciascun titolo, in versione originale con sottotitoli in inglese, sarà disponibile per la visione in streaming a partire dalle ore 21 (ora italiana) del giorno della presentazione ufficiale del film al Lido, fino al 19 settembre. Per accedere invece alle versioni sul territorio italiano pubblicate su MYmovieslive – Nuovo Cinema Repubblica (con i sottotitoli in italiano), basterà attivare un abbonamento MYmovies.it nella fascia di prezzo a partire da € 17,90, con diritto d’accesso a tutti i film della Sala Web.
La Giuria internazionale del Concorso è composta dal regista, sceneggiatore e produttore messicano Guillermo del Toro (presidente); dall’attrice, regista, sceneggiatrice e produttrice Sylvia Chang, nata a Taiwan; dall’attrice danese Trine Dyrholm; dall’attrice e regista francese Nicole Garcia; dal regista e sceneggiatore italiano Paolo Genovese; dalla regista, sceneggiatrice e produttrice polacca Malgorzata Szumowska; dall’attore, regista, produttore e sceneggiatore neozelandese Taika Waititi; dall’attore austro-tedesco Christoph Waltz; dall’attrice inglese Naomi Watts. Essi sono chiamati a individuare i lungometraggi in Concorso ai quali saranno assegnati i seguenti premi ufficiali: Leone d’Oro per il miglior film; Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria; Leone d’argento – Premio per la migliore regia; Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile; Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile; Premio per la migliore sceneggiatura; Premio Speciale della Giuria; Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente.
La Giuria internazionale della sezione Orizzonti è composta dalla regista, sceneggiatrice e produttrice greca Athina Tsangari (presidente), dal regista, sceneggiatore e produttore americano Michael Almereyda; dall’attrice iraniana Fatemeh Motamed-Aria (Simin); dal critico cinematografico Frédéric Bonnaud; dallo sceneggiatore e produttore egiziano Mohamed Hefzy; dalla regista e sceneggiatrice canadese Alison Mclean; dal regista e sceneggiatore italiano Andrea Pallaoro.
La Giuria Orizzonti assegnerà –  senza possibilità di ex-aequo – i seguenti premi: Premio Orizzonti per il miglior film, Premio Orizzonti per la migliore regia, Premio Speciale della Giuria Orizzonti, Premio Orizzonti per la miglior interpretazione maschile, Premio Orizzonti per la migliore interpretazione femminile, Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura, Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio.
La Giuria internazionale del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”- Leone del Futuro, è composta dal regista e sceneggiatore iraniano e americano Ramin Bahrani (presidente); dall’attrice italiana Carolina Crescentini; dalla regista e sceneggiatrice tunisina Kaouther Ben Hania; dalla curatrice e direttrice artistica giapponese Hayashi Kanako; dal regista argentino Gastón Solnicki.
Tutte le opere prime di lungometraggio presenti nelle diverse sezioni competitive della Mostra (Selezione Ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele) concorrono all’assegnazione del Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”. La Giuria Internazionale assegnerà senza possibilità di ex-aequo un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro, che saranno suddivisi in parti uguali tra il regista e il produttore.
La Giuria internazionale della sezione Venice Virtual Reality è composta dalla  regista e sceneggiatrice danese Susanne Bier (presidente), lo scrittore italiano Alessandro Baricco, l’attrice francese Clémence Poésy.
La Giuria Venice Virtual Reality assegnerà – esclusa la possibilità di ex aequo – i seguenti premi: Miglior VR Storia Immersiva, Migliore Esperienza VR per contenuto interattivo, Migliore Storia VR per contenuto lineare.
La Giuria di ventisei studenti di cinema che assegnerà i Premi Venezia Classici per i rispettivi concorsi Miglior film restaurato e per il Miglior Documentario sul cinema sarà presieduta dal regista Salvatore Mereu, firmatario di pellicole quali ‘Ballo a tre passi’ e ‘Bellas mariposas’; è opportuno ricordare che quest’anno, tra i capolavori restaurati, ci saranno ‘La notte di San Lorenzo’ (1982) di Paolo e Vittorio Taviani, ‘Il posto’ (1961) di Ermanno Olmi, ‘L’ascesa’ (1976) di Larisa Shepitko, ‘Il luogo senza limiti’ (1977) di Arturo Ripstein, ‘The Brick and the Mirror’ (1964) di Ebrahim Golestan, ‘Desideri nel sole’ (1962) di Jacques Roziers, ‘L’anno scorso a Marienbad’ (1961, Leone d’oro alla Mostra di Venezia) di Alain Resnais, ‘A qualcuno piace caldo’ (1959) di Billy Wilder, ‘La morte a Venezia’ (1971), di Luchino Visconti.
Quest’anno, inoltre, saranno assegnati due riconoscimenti nuovi: il premio dell’Hollywood Foreign Press Association(HFPA) di Los Angeles e il premio Fundación Casa Wabi – Mantarraya (Messico). Il primo sarà destinato a tre cineasti (registi, produttori) vincitori nella sezione Orizzonti dei premi al Miglior film, alla Miglior regia e Premio Speciale della Giuria, che parteciperanno ad un programma di tre settimane a Los Angeles con masterclass e workshop, in collaborazione con Film Independent, l’organizzazione artistica no-profit che organizza i Film Independent Spirit Awards e il Los Angeles Film Festival; altri tre cineasti saranno selezionati per il medesimo programma dal Filmmaker Lab del Toronto Film Festival. Il secondo riconoscimento sarà destinato al regista vincitore del premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis, e consisterà in una residenza di un mese e mezzo a Casa Wabi (Puerto Escondido), dove avrà l’opportunità di sviluppare un progetto in collaborazione con gli artisti e le comunità del luogo, in linea con la missione della Fundación Casa Wabi, organizzazione non-profit che intende promuovere la collaborazione e l’impegno sociale attraverso l’arte.
Torna anche quest’anno, peraltro, la Pellicola d’Oro, premio concepito per dare rilievo a quei mestieri il cui ruolo è fondamentale ma che, allo stesso tempo, sono praticamente sconosciuti o non correttamente valutati dal pubblico; delle seguenti categorie in concorso ne saranno selezionate e premiate solo tre: Direttore di Produzione, Operatore di Macchina, Capo Elettricista, Capo Macchinista, Attrezzista, Sarta di Scena, Sartorie Cineteatrali, Effetti Speciali set, Storyboard Artist, Maestro d’Armi, Effetti Sonori Rumoristi, Costruttori di scena.
Il premio è promosso ed organizzato dall’Associazione Culturale Articolo 9 Cultura & Spettacolo e dalla S.A.S. Cinema, di cui è Presidente lo scenografo e regista Enzo De Camillis; a decretare i vincitori sarà la giuria composta dal Presidente Francesco Martino de Carles (Produttore esecutivo), Paolo Masini (MIBAC), Gianluca Leurini (Produttore esecutivo), Umberto Carretti (As.For.Cinema), Enzo De Camillis (Presidente de La Pellicola d’Oro).
Quanto, poi, alle celebrità che respireranno l’aria di Venezia, ci saranno Lady Gaga, Ryan Gosling, Emma Stone, Pepe Mujica, Naomi Watts, Christoph Waltz, Vanessa Redgrave, David Cronemberg, Salma Hayek, Jeff Goldblum, Paz Vega, James Franco, Liam Neeson, Tom Waits, Dakota Johnson, Tilda Swinton, Spike Lee, forse Joaquin Phoneix e Jake Gyllenhaal, confermati Willem Dafoe, Mads Mikkelsen, Mathieu Amalric, Vince Vaughn, Natalie Portman, Stacy Martin, Guillaume Canet, Gaspard Ulliel, Adele Haenel, Lousi Garrel, Berenice Bejo, Tom Schilling, Paula Beer, Sebastian Koch, Alessandro Borghi, Jasmine Trinca, Elisa Isoardi, Paola Cortellesi, Carlo Verdone, Valeria Bruni Tedeschi, Anna Foglietta, Marianna Fontana, Micaela Ramazzotti, Renato Carpentieri, Laura Morante, Alessandro Gassmann.
Per inciso, ricordiamo che Paola Cortellesi, prima donna nella storia, è in testa alla Power List 2018 di Ciak, la classifica dei talents che contano nel cinema italiano. La lista è stata presentata al Lido il 28, alla vigilia di Venezia 75; al secondo e terzo posto vi figurano Paolo Sorrentino e Luca Guadagnino, più altre cinque donne: Claudia Gerini (undicesima); Alba e Alice Rohrwacher (quindicesime); Jasmine Trinca (sedicesima), Valeria Golino (venticinquesima).

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