Ragionare sulla Libertà è sempre opportuno, anche a prescindere dalla storia e dalla “Liberazione” strettamente intesa:
- «Una mattina mi son svegliato/ o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao/una mattina mi son svegliato/e ho trovato l’invasor!» (dal testo di ‘Bella, ciao!’, nella versione piú conosciuta)
- «(…) Ma verrà un giorno che tutte quante/o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao/ma verrà un giorno che tutte quante/lavoreremo in libertà!» (dal testo della ‘Bella, ciao!’ cantata dalle mondine*)
- Perché i programmi scolastici riflettono sul fascismo e sul nazismo ma non sullo stalinismo, sugli Khmer Rossi e sulle altre dittature?
- Perché, oltre alla guerra tra Russia e Ucraina, non si riflette sui numerosi altri conflitti attualmente in essere?
- Perché alcune persone ritengono giusto ragionare al posto degli altri?
- Cosa pensava Hyoga del Cigno, Crystal in Italia, mentre aspettava nella bara di ghiaccio? quando gli sarebbe stato possibile tornare a combattere per Athena?
- “La libertà è come una corda tesa, che non si rompe all’improvviso ma che poco a poco si allenta, s’incanapisce, si sfilaccia, diventa libertà condizionata, libertà ferita, libertà minore, libertà che non c’è piú.” (Silvio Berlusconi, secondo www.lecitazioni.it)