Aggiornamento 5 settembre: mumble mumble… e se ai creativi l’ispirazione fosse arrivata, almeno parzialmente, da una vecchia scultura di Cattelan?
Non considero il Buondí Motta la merendina migliore in assoluto ma la campagna pubblicitaria apparsa di recente in televisione, con una madre travolta da un asteroide, mi sembra piú che azzeccata. Dopo tante famiglie perfette, situazioni edeniche e idilliache, politically correct spinto al parossismo, un po’ d’anglosassone ironia e black humour sanamente inteso sono davvero una stimolante innovazione. Le figure retoriche di riferimento sono quelle dell’iperbole e dell’adýnaton.
L’associazione cattolica degli spettatori (Aiart) non condivide il (non solo) mio pensiero ed il loro presidente Massimiliano Padula cosí si esprime: “Ho visto per la prima volta lo spot insieme a mio figlio di cinque anni che immediatamente ha esclamato: ‘La mamma è morta!‘”; esprimendosi a nome degli associati parla, Padula, di “cattivo gusto dei pubblicitari nel raccontare un momento importante di relazione familiare come quello tra madre e figlia“, con immagini che arriverebbero a “stravolgere l’immaginario identitario legato al Buondì, da sempre associato alla prima colazione dei più piccoli“. “Come Associazione che tutela e forma all’interpretazione consapevole dei contenuti mediali – conclude- non ci limiteremo all’esclusiva segnalazione mediatica ma faremo una comunicazione all’Istituto di auto-disciplina pubblicitaria, all’Agcom e alla stessa Rai affinché valutino seriamente se contenuti del genere possano essere trasmessi in qualunque orario del giorno“.