Da qualche giorno è tornata in onda la campagna pubblicitaria di una nota marca di patatine che vede protagonista un attore pornografico in vestaglia e, in uno dei soggetti, alcune splendide fanciulle impegnate a pulirgli e a lucidargli la macchina. Tale campagna era stata in passato sospesa, perché ritenuta lesiva della dignità femminile. Si saranno accorti in seguito che la rappresentazione è così surreale e iperbolica che la maliziosa ironia che ne fuoriesce non può far male a nessuno.
Che dire di quelle campagne in cui donne bellissime calpestavano con i tacchi uomini sdraiati a terra o in cui, quale che fosse la forma utilizzata, era l’uomo ad essere schiavizzato?
Né mi si potrà argomentare che millenni di maschilismo e fallocrazia meriterebbero una catodica ridimensionata, perché oggi i ruoli antropologici sono così mutevoli che certi discorsi proprio non hanno senso.
ti dirò anche che ormai le donne si sono così emancipate e rese simili agli uomini che gli uomini ormai non le vedono più come sarebbe sacrosanto e giusto che le vedessero…cioè come donne…non è mica detto che sia sempre offensivo!
Baci
Ananke
P.S. lo sapevo che intendevi solo l’Italia calcistica,ma lo sai che Ananke è polemica assai…
è stato talmente assurdo e stupido sospendere una pubblicità tanto ironica….
e poi non sospendo quelle in cui donne completamente nude pubblicizzano “mutandine per zanzare”!!!
collezioni i puffi???
io ne ho una caterva!!!
miao
M