Aggiornamento 7 aprile. Intervenendo all’assemblea pubblica “Terzi luoghi – Una città che si-cura” (sotto riportata), il prof. Silvano Curcio, docente d’Architettura alla Sapienza, ha parlato di “dati drammatici”: «(…) di 2.700 sale cinematografiche che avevamo in Italia ne restano meno di mille, a Roma in pochi anni ne sono state chiuse 102. Me lo disse un amico che lavora alla Regione, la chiamano “legge Metropolitan”. I “Terzi Luoghi” (che possono accogliere, oltre alle sale cinematografiche, anche teatri, sale concerti, asili nido, bar e mense per senza tetto, nota del blogger) li abbiamo inventati in Italia, anche se ora sono piú noti con il nome francese o inglese. Non dobbiamo dimenticare la nostra cultura e la nostra storia!». Curcio ha pubblicato a dicembre dello scorso anno ‘Fantasmi urbani – La memoria delle sale cinematografiche di Roma’ (Palombi editore), in cui, per la prima volta, è stato rivelato il progetto di nuova normativa urbanistica che, ad agosto 2024, ha avuto il primo voto favorevole in Giunta regionale. (⇐Ansa)
Aggiornamento: nel giorno in cui ricorre l’anniversario del terribile terremoto dell’Aquila, vogliamo segnalare un’altra petizione, che riguarda anch’essa le sale cinematografiche. È in essere, infatti, una petizione lanciata dal L’Aquila Film Festival affinché, nel centro del capoluogo abruzzese, sia riaperta almeno una sala cinematografica. Mentre scriviamo, i sottoscrittori sono 1.650, tra cui Dacia Maraini, Paolo Sorrentino, Matteo Garrone, Marco Bellocchio, Mario Martone, Andrea Magnani, Duccio Chiarini, Nina Di Majo, Giorgio Verdelli, Filippo Barbagallo, Francesco Paolucci, Davide Del Degan, Mimmo Mancini, Daniele Gaglianone, Michele Vannucci, Cecilia Fasciani, Paola Inverardi, Francesco Baccini, Alessio Lega, Flavio Giurato.
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C’è tempo fino a domani, lunedí 7 aprile, per riempire il modulo “che contiene la soluzione per salvare i cinema di Roma” dal cambio di destinazione d’uso e inviarlo al Campidoglio con la posta elettronica certificata.
È l’appello lanciato da Valerio Giuseppe Carocci, presidente della Fondazione Piccolo America-Cinema Troisi, impegnata da mesi per cercare di cambiare il progetto di legge urbanistica regionale “che trasformerebbe decine di sale abbandonate in centri commerciali o parcheggi e potrebbe farne chiudere altre tra quelle attive“. Da rileggere le sale cinematografiche non devono morire. Né noi con loro e le sale cinematografiche non devono morire (2).
L’assemblea pubblica
Il 7 aprile, alle ore 18, nella Basilica di san Saba, a Roma, ci sarà un’assemblea pubblica, sul tema “Terzi Luoghi – una città che si cura”. Interverranno in qualità di relatori Anna Maria Bianchi di CarteInRegola, Luca Carinci del Live Alcazar, il citato Valerio Giuseppe Carocci della Fondazione Piccolo America, Francesca Comencini di 100Autori, Silvano Curcio architetto e docente dell’Università La Sapienza di Roma, Federica Lucisano produttrice ed esercente della Lucisano Film Group, Catello Masullo di Italia Nostra, don Davide Milani dell’Ente dello Spettacolo e Paolo Ravagli del Comitato SOS Sale.
L’appello
Per quanto riguarda l’appello da firmare, sul sito del cinema Troisi, all’articolo Vuoi aiutarci a salvare i cinema di Roma?, si legge quanto segue: Continue reading “una firma per le sale”