Torna, per la quattordicesima edizione (21 gennaio – 27 maggio 2025), “A qualcuno piace Classico”
Dal sito ufficiale: Continue reading “a qualcuno piace classico (2025)”
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In attesa di gustare in sala ‘Megalopolis’, ultima fatica di Francis Ford Coppola, ci sembrano degne d’ogni possibile stima le sue recenti, italiche gesta.
Ha ricevuto, Francis, a Cinecittà, la Chiave onoraria degli Studios e assistito allo svelamento della targa di una via a lui dedicata: Viale Francis Ford Coppola.
Nel pomeriggio di oggi, 14 ottobre, in occasione della pre-apertura della Festa del Cinema di Roma e di Alice nella Città, Francis terrà un discorso e presenzierà all’anteprima del citato ‘Megalopolis’.
L’evento sarà trasmesso in streaming nella sala Petrassi dell’Auditorium Parco, per pubblico e accreditati.
I comuni mortali potranno vedere ‘Megalopolis’ in sala a partire da questo mercoledí, 16 ottobre.
Né il genio di Francis sarà pago di quest’ultimo lavoro!
Ospite di Mara Venier a ‘Domenica in’, il regista da sei Oscar, Maestro d’indimenticabili capolavori (‘Apocalypse Now’, ‘Il Padrino’ ecc…) ha dichiarato di avere almeno due altri progetti in cantiere, uno relativamente piccolo e uno grandioso.
Né sembrano di secondaria importanza le dichiarazioni di piú ampia portata: Continue reading “Coppola alla riscossa (laddove fosse necessario)”
Vive in quel di Bologna, dal 22 al 30 giugno 2024, la XXXVIII edizione del festival “il Cinema Ritrovato”: nove giorni di capolavori d’ogni tempo e d’ogni Paese, ritrovati e riproposti, dal mattino alla sera, in piazza Grande e, da quest’anno, al cinema Modernissimo.
Di particolare interesse, quest’anno, una celebrazione per il cinquantenario della morte di Pietro Germi, un omaggio dedicato a Marlene Dietrich, una riflessione profonda su registi quali lo statunitense di origini ucraine Anatole Litvak, lo svedese Gustaf Molander (lo scopritore di Ingrid Bergman) ed il giapponese Kōzaburō Yoshimura.
Nonché, quale piccolo gioiello a sorpresa, quella ‘Rosa di Baghdad’ che costituisce un vanto della nostra cinematografia d’animazione, essendo il primo film d’animazione realizzato in Europa.
Questo il sito della kermesse: Continue reading “festival del Cinema ritrovato 2024”
Vive a partire da oggi, 14 febbraio 2024, fino al 15 maggio, con cadenza settimanale, al cinema Rossini di Venezia, la V edizione della rassegna cinematografica ‘Classici fuori Mostra. Festival permanente del cinema restaurato’, organizzata dalla Biennale in collaborazione col Circuito Cinema del Comune di Venezia e i docenti delle classi di Cinema dell’Università Ca’ Foscari e dello IUAV. Ecco, dal sito ufficiale, il programma completo: Continue reading “Classici fuori Mostra (2024)”
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino è presente al Festival diffuso Spirit of the mountain, che coinvolge una serie di rassegne dedicate a promuovere l’ambiente alpino tramite la collaborazione di Montagna Italia, l’associazione che dà vita a un network di festival cinematografici legati al patrimonio culturale montano. Il primo appuntamento è a Bergamo con l’OROBIE FILM FESTIVAL – Premio Walter Bonatti, dove giovedì 25 gennaio 2024 alle ore 20.30, presso il Cinema Gavazzeni di Seriate, verrà proiettata la sonorizzazione di “Maciste Alpino” (1916, regia Luigi Maggi, Luigi Romano Borgnetto, 95’), nella copia restaurata a cura del Museo Nazionale Cinema e della Biennale di Venezia. Il restauro era già stato presentato con grande successo nel 2023 al Sestriere Film Festival e al Festival Scenario Montagna di Fenestrelle.
Nel 1916 l’Italia è in guerra e Maciste non può stare a guardare. Il gigante buono si arruola negli alpini, pronto a scacciare gli austriaci dalle terre patrie a colpi di calci nel sedere. Le spettacolari riprese montane, in cui le truppe si arrampicano sulle vette innevate, sono con ogni probabilità state girate da Giovanni Pastrone.
Torna per il tredicesimo anno A Qualcuno Piace Classico, appuntamento unico nel suo genere nella scelta di riproporre al pubblico il grande cinema del passato con proiezioni esclusivamente in pellicola, un supporto sempre più fragile e prezioso ma dal fascino ineguagliabile. Come per le scorse edizioni la rassegna si arricchisce del contributo del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – Gruppo Regione Lazio, grazie al quale ogni titolo verrà introdotto agli spettatori da una presentazione storica e critica.
Il programma spazia per epoche, stili e Paesi diversi e l’inaugurazione spetta a un gioiello della Hollywood dei tempi d’oro, Una pallottola per Roy di Raoul Walsh, prima grande produzione con Humphrey Bogart protagonista e film ponte che segnerà il passaggio dal cinema di gangster al noir (non a caso John Huston, che ne firma la sceneggiatura, esordirà lo stesso anno con Il mistero del falco, sempre con Bogart). Altro noir in programma è Strategia di una rapina di Robert Wise che, come molto cinema degli anni Cinquanta, incorpora un tema sociale forte, quello della questione razziale, ma una riflessione non banale sulla società dell’epoca la ritroviamo anche in Amore sublime di King Vidor, con una straordinaria Barbara Stanwyck. Il cinema americano fa la parte del leone anche con Il ventaglio di Lady Windermere di Lubitsch, forse il suo miglior film degli anni del muto, e due titoli esemplari delle stagioni del New American Cinema e della New Hollywood: lo scandaloso Flaming Creatures di Jack Smith e Taxi Driver di Scorsese, un film il cui culto non accenna a diminuire dopo quasi cinquant’anni.
Dalla Francia arriva invece Au hasard Balthazar di Bresson, film spesso considerato tra i più grandi mai realizzati e tornato alla ribalta dopo l’omaggio che gli ha reso Skolimowski con EO, mentre il cinema britannico è rappresentato da Come ho vinto la guerra di Richard Lester, con un inedito John Lennon, e dalla coppia Powell e Pressburger, al massimo della forma nel loro primo film in Technicolor, Duello a Berlino, presentato nella versione integrale. Chiude infine la rassegna una chicca da riscoprire come Desiderio rubato, film d’esordio di uno dei maestri del cinema giapponese, Shōhei Imamura.
Questo il programma: Continue reading “festival a confronto (110)”
22 dicembre: ‘What If’, stagione 2 (Disney+, ore 9);
25 dicembre: ‘Once Upon a Studio’, cortometraggio con tutti i personaggi Disney, Rai 2, ore 21.10; a seguire, ‘Crudelia’ (live action, diretto da Craig Gillespie, con Emma Stone), Rai 2, ore 21.20;
26 dicembre: ‘La Sirenetta’ (il classico d’animazione del 1989), Rai 1, ore 21.20;
27 dicembre: ‘Dumbo’ (versione live action del 2019, diretta da Tim Burton), Rai 1, ore 21.20;
28 dicembre: ‘Il ritorno di Mary Poppins’ (live action con inserti animati, di Rob Marshall, con Emily Blunt, Lin-Manuel Miranda, Dick Van Dyke, Meryl Streep), Rai 1, ore 21.20;
31 dicembre: ‘La carica dei 101’ (il classico d’animazione del ’61), Rai 2, ore 21.20; a seguire, sempre su Rai 2, ‘Ron, un amico fuori programma’;
1° gennaio: ‘Genitori in trappola’ (il film del ’98 di Nancy Meyers, con Dennis Quaid, Natasha Richardson e Lindsay Lohan), Rai 2, ore 21;
2 gennaio: ‘Zanna Bianca, un piccolo, grande lupo’, Tv2000, ore 20.55;
3 gennaio: ‘Il segreto di Pollyanna’, Tv2000, ore 20.55;
4 gennaio, ‘Miracolo nella 34a strada’, La5, ore 21.06;
5 gennaio: ‘Cars Toons’, Rai Gulp, ore 19.45; 5 gennaio: ‘Miracolo nella 34a strada’, La5, ore 23.14;
6 gennaio: ‘Diario di una schiappa – Vita da cani’, Super!, ore 10.20; ‘Once Upon a Studio’, Rai YoYo, ore 19.35; ‘Cars Toons’, Rai Gulp, ore 19.50; ‘Zanna Bianca, un piccolo, grande lupo’, Tv2000, ore 23.
Quanto al cinematografo, consumato un onesto cenone, sarà sempre possibile Continue reading “mettete Disney nei vostri cenoni! (2023 – 2024)”
Continue reading “il cuore (inedito) di Proust (e altri demoni)”
C’è una storia americana di integrazione sociale dietro i due capolavori sinfonici di Antonín Dvořák. Nel 1892 il compositore boemo fu invitato dalla mecenate Jeannette Thurber a dirigere il Conservatorio di New York, una delle prime scuole ad ammettere donne e afroamericani. Per questa lungimirante patrona delle arti era fondamentale che la neonata istituzione musicale fosse guidata da un eminente musicista europeo. Dvořák tentennò a lungo, finché non si convinse ad accettare la munifica offerta di 15.000 dollari annui, a condizione di poter rientrare in patria nei mesi estivi. Sotto la sua direzione, il Conservatorio si perfezionò in un modello di avanguardia e meritocrazia. Tra i suoi studenti ci fu anche il futuro compositore afroamericano Harry Burleigh, che fece conoscere a Dvořák lo sterminato repertorio spiritual e dei nativi. Unendo i due patrimoni popolari – quello boemo e quello americano – nacquero le condizioni per creare la Sinfonia n. 9 “Dal nuovo mondo”, che nel 1893 debuttò con enorme successo alla Carnegie Hall. Un anno dopo, un’altra esperienza fondamentale segnò la sua carriera: dopo aver ascoltato il Secondo Concerto per violoncello di Victor Herbert (collega di Conservatorio e primo violoncello nel debutto della Sinfonia “Dal nuovo mondo”), Dvořák decise di affrontare lo stesso percorso, memore di un primo Concerto giovanile scritto nel 1865, e mai completato: in poche settimane nacque il Concerto in Si minore, ancor oggi la composizione concertante per violoncello più eseguita e amata al mondo.
(dal sito ufficiale)
Luis Sepúlveda, one of the giants of the 20th Century, the “citizen before than a writer”, the writer who chose literature to “give voice to those who have no voice”, died today in Oviedo, Spain, because of the Coronavirus (COVID -19).
A natural born fighter, arrested twice and sentenced to exile during the dictatorship of Pinochet, enemy of neoliberalism, convinced ecologist, Sepúlveda, who had regained Chilean citizenship in 2017, has been fighting against the insidious and sneaky enemy until the last.
Very famous in Italy as well as in the rest of the world, he saw one of his tales, ‘History of a seagull and a cat who taught her to fly’ (in original ‘Historia de una gaviota y del gato que le enseñó a volar’, in Italian ‘Storia di una gabbianella e di un gatto che le insegnò a volare’), changed into a successful animated film by Enzo d’Alò.
As for the rest, hereafter his entire oeuvre*: Continue reading “Llanto por la muerte de Luis Sepúlveda”
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