a volte ritornano (53)

  • Aggiornamento, nota stampa Disney: “Disney+ annuncia la produzione originale Raffa, la prima docu-serie dedicata a Raffaella Carrà, che ripercorrerà la straordinaria vita di una delle icone della cultura pop in tutto il mondo. Raffa, le cui riprese sono iniziate in questi giorni, sarà disponibile in tutto il mondo su Disney+. La docuserie, prodotta da Fremantle, sarà diretta da Daniele Luchetti e scritta da Cristiana Farina con Barbara Boncompagni. Simbolo di libertà e di parità tra i sessi negli anni ‘70, regina della TV pubblica negli anni ‘80 e icona LGBTQ+ negli anni ’90, Raffaella è un mito che supera ogni barriera culturale e generazionale e che il pubblico di tutto il mondo ha amato per oltre 50 anni. Eppure, Raffaella è un mistero di cui nessuno possiede la chiave. Riservata per natura e gelosissima del suo privato, Raffaella è una donna che ha lottato per affermarsi in un mondo di uomini, ma anche una donna che ha amato e sofferto. La docuserie ripercorrerà la vita pubblica e privata dell’artista, a partire dall’infanzia in Romagna segnata dall’abbandono del padre, fino al flirt ‘da copertina’ con Frank Sinatra, i suoi due grandi amori, il rimpianto per una maternità mancata, moltissimi trionfi e qualche insuccesso, crisi e rinascite”. La docuserie ‘Raffa’, prodotta da Gabriele Immirzi e Alessandro De Rita per Fremantle Italia, in collaborazione con Fremantle Spagna, sarà articolata in tre episodi della durata di circa un’ora.
  • Va in onda questa sera, su Sky Arte, nel giorno del genetliaco, il film documentario ‘Virna Lisi. La donna che rinunciò a Hollywood’. Scritto e diretto da Fabrizio Corallo, prodotto da Dean Film e Surf Film in collaborazione con Luce Cinecittà, con la produzione esecutiva di Pierfrancesco Fiorenza, con la partecipazione di Marche Film Commission e Fondazione Marche Cultura, con il Patrocinio del Comune d’Ancona, il sostegno del MiC e la gentile partecipazione della Fondazione Virna Lisi, ‘Virna Lisi. La donna che rinunciò a Hollywood’ è un affresco gettato sulla figura di un’attrice che, per sessant’anni, ha saputo declinare la personalità di una Diva in una miriade d’esperienze interessanti, firmate da maestri quali Francesco (Citto) Maselli, Steno, Pietro Germi, Mario Monicelli, Mario Mattioli, Liliana Cavani, Sergio Corbucci, Lucio Fulci, Alberto Lattuada, Dino Risi, Luigi Comencini, Gianni Amelio, Carlo ed Enrico Vanzina, Cristina Comencini. Una divinità “umana”, una “divina” umanità raccontata attraverso le immagini di grandi pellicole, materiali provenienti dall’archivio di Luce Cinecittà ma anche da inediti ““fondachi” di famiglia, testimonianze di Liliana Cavani, Enrico Vanzina, Pupi Avati, Cristina Comencini, Margherita Buy, Jerry Calà, Massimo Ghini, Enrico Lucherini, altri. Una “rivelazione” del film, tale da giustificarne il titolo, è che Virna Lisi arrivò a rinunciare ad un contratto di sette anni con una major di Hollywood, quale “novella Marilyn Monroe”, per non sottostare a vincoli troppo coercitivi nonché, forse soprattutto, per tornare stabilmente con il marito Franco Pesci e con il figlio Corrado.
  • Sarà invece in alcune sale cinematografiche di Roma (cinema Nuovo Olimpia), Milano (cinema Anteo), Torino (cinema Massimo), Bologna (cinema Odeon), dal 10 al 17 novembre, un omaggio ai fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne. Questi i titoli, proposti in versione originale sottotitolata:

‘La Promesse’ (1996, Quinzaine des Réalisateurs)
‘Rosetta’ (1999, Palma d’Oro al Festival di Cannes)
‘L’Enfant’ (2005, Palma d’Oro al Festival di Cannes)
‘Il ragazzo con la bicicletta’ (2011, Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes e Premio per la Migliore Sceneggiatura agli European Film Award)
‘Due giorni, una notte’ (2014, Premio EFA e candidatura Oscar Migliore Attrice a Marion Cotillard)
‘La ragazza senza nome’ (2016)
‘L’età giovane’ (2019)
In tutte le città coinvolte, la rassegna si concluderà con un’anteprima di ‘Tori e Lokita’, ultima fatica dei Dardenne. I quali ultimi, peraltro, saranno presenti di persona il 10 novembre, alle 21.15, al cinema Nuovo Olimpia di Roma, per inaugurare la rassegna.

  • Già da ieri, 7 novembre, grazie a ‘Il Cinema Ritrovato‘, è nelle sale italiane la versione restaurata di ‘Casco d’Oro’, di Jacques Becker. Il sito internet della lodevole istituzione ci ricorda quanto segue:

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Cinecittà: una nuova era e… “un anno di Luce”…

  • Nicola Maccanico, amministratore delegato di Cinecittà, a Venezia per illustrare l’energia che attualmente si respira a Cinecittà Studios, si è dimostrato raggiante: «Si è aperta una nuova era! Il 2022 fotografa un bilancio di significativa crescita, con gli Studi integralmente occupati, una tendenza confermata per la prima parte del 2023. Il 70% delle produzioni è internazionale, e rileva la presenza significativa di coproduzioni. A Cinecittà oggi si girano film, serie, programmi per la tv, documentari, spot. Un’istantanea dinamica: i teatri accolgono produzioni delle major e delle piattaforme, cinema d’autore, serialità spettacolare, docu, film indipendenti. Gli Studios, oltre 80 anni di storia, tremila film e 51 Oscar, sono a pieno regime: dagli attuali 19 teatri si arriverà a 24, mentre se tutto andrà a buon fine altri 8 teatri saranno costruiti sul terreno di Torre Spaccata della Cassa depositi e prestiti, oggetto di pre-accordi, con 16 ettari all’aperto in piú. Sulla tecnologia grandi passi avanti: il Teatro 6 per riprese virtuali a 360⁰, e il nuovissimo T18, uno smart stage con il ledwall per riprese virtuali piú grande d’Europa, uno dei piú avanzati al mondo, per ricreare ogni tipo di ambiente digitale ad altissima definizione: una tecnologia in uso per le maggiori produzioni americane!» Piú che interessanti le produzioni ospitate in via Tuscolana e dintorni: l’esordio alla regia di Paola Cortellesi (produzione Wildside per Vision); la serie ‘M’, tratta dai libri di Antonio Scurati (The Apartment, gruppo Fremantle); poi ‘Book club 2’ con Diane Keaton, Jane Fonda, Candice Bergen, regia di Bill Holderman (Paramount); ‘Without Blood’, di Angelina Jolie, tratto dal romanzo di Alessandro Baricco, con Salma Hayek e Demián Bichir (The Apartment); ‘Domina 2’ con Kasia Smutniak (Cattleya per Sky); ‘Conclave’ di Edward Berger, con Ralph Fiennes e Stanley Tucci (Filmnation); ‘Finalmente l’alba’, il prossimo film di Saverio Costanzo, con Lily James e Willem Dafoe (Wildside); poi il nuovo film di Pietro Castellitto (The Apartment); ‘Il Comandante’, nuovo film di Edoardo De Angelis scritto con Sandro Veronesi (O’ Groove, Indigo Film, Rai Cinema).
  • A Venezia 79 s’è parlato anche delle produzioni di Luce Cinecittà, per “un anno di Luce”: (altro…)

gli ottantacinque di Cinecittà

Ricorre in queste ore l’ottantacinquesimo anniversario dell’inaugurazione di Cinecittà, l’italianissima Fabbrica dei Sogni. Era, infatti, il 28 aprile 1937. Ed era, almeno in parte, efficace suggello dell’importanza che Mussolini attribuiva al cinema, da lui definito «la nostra arma piú potente».
Alla testa di Cinecittà, fin dalla sua fondazione, ci fu Carlo Roncoroni, già titolare di quella SAISC (Società Anonima Italiana Stabilimenti Cinematografici) che aveva rilevato la Cines, distrutta da un incendio. Come si ricorderà, Carlo Roncoroni era amico di Luigi Freddi, giornalista e politico, prima vicesegretario dei fasci italiani all’estero, successivamente uno dei massimi responsabili della politica cinematografica italiana nella seconda metà degli anni Trenta e all’inizio degli anni Quaranta del Novecento, fondatore del Centro sperimentale di Cinematografia. Sebbene completamente ligio ai dettami del ventennio, Freddi voleva un’organizzazione “all’americana” della nostra cinematografia; questo comportava la creazione di un organismo posto sotto il controllo dello Stato, in grado d’assolvere autonomamente le tre funzioni principali dell’industria cinematografica: la produzione, la distribuzione e l’esercizio. Freddi aveva cominciato a seguire la nascita di Cinecittà fin dalla progettazione, dalla scelta del luogo (l’amico Roncoroni aveva comprato seicentomila metri quadrati di terreno lungo la via Tuscolana), dal reperimento dei finanziamenti e dalla definizione del quadro giuridico di riferimento all’interno del quale avrebbe operato la società di gestione della “città cinematografica”, di cui fu il primo direttore. Successivamente provò ad impossessarsi dell’Istituto Luce. Dopo la morte di Roncoroni, Cinecittà, in deficit di bilancio, fu rilevata dallo Stato.
All’inaugurazione, la Hollywood sul Tevere, progettata dall’architetto Gino Perressutti, constava di settantatré edifici, tra cui ventuno teatri di posa, centrali elettriche, uffici per la direzione. Oggi la Fabbrica dei Sogni vive su una superficie di quaranta ettari ed è la realtà piú grande in Europa, tra le piú grandi al mondo per la produzione cinematografica.
A Cinecittà hanno lavorato molti registi e attori italiani famosi come Federico Fellini, Ettore Scola, Sergio Leone, Luchino Visconti, Anna Magnani, Alberto Sordi, Vittorio De Sica, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Claudia Cardinale, Pier Paolo Pasolini ma anche registi e attori stranieri, tra i quali Martin Scorsese e Francis Ford Coppola. Nel suo piccolo, vi ha lavorato anche Pasquale Curatola, nell’ambito dell’avventura targata “Cinecittà Entertainment”, oggi non piú in essere.
Negli studi sono stati girati circa tremila film, novanta dei quali hanno ricevuto una candidatura all’Oscar, vincendolo cinquantuno volte. Sono stati realizzati, e ancora normalmente accade, anche programmi televisivi ed eventi.
Il sito ufficiale, www.cinecitta.com, ci ricorda quanto segue: (altro…)

cent’anni di Pasolini: “Mamma Roma” piú che mai

Ricorre oggi, 5 marzo 2022, il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, scrittore, regista, Intellettuale. In un recente post si sono enumerate alcune delle iniziative concepite nella sua Bologna e in tutt’Italia per ricordarlo; in questa sede se ne aggiungono alcune altre, organizzate squisitamente a Roma.
Si chiama “PPP100 – Roma Racconta Pasolini” il programma d’eventi progettato da Roma Capitale, calendarizzato lungo tutto l’anno. A inaugurare i giochi sarà la Casa del Cinema, con una programmazione dedicata. Già a partire da oggi, 5 marzo, sono programmati venti incontri in altrettante biblioteche della Capitale, ed esiste, d’altra parte, il progetto “Alfabeto Pasolini”, realizzato dall’Istituzione Sistema Biblioteche Centri Culturali in collaborazione con l’Associazione Culturale “Doppiozero”. Rimanendo a Roma si potrà proseguire con “Pasolini EXTRA”, rassegna realizzata in collaborazione con CSC – Cineteca Nazionale dal 9 al 13 marzo, che proporrà film, documentari, cortometraggi dedicati al Pasolini documentarista, sceneggiatore e regista; è opportuno ricordare che, oltre alle proiezioni, la Casa del Cinema proporrà dal 15 marzo al 15 aprile una mostra fotografica dal titolo “Gli Orienti di Pier Paolo Pasolini. Il fiore delle mille e una notte. Viaggio fotografico di Roberto Villa nel cinema pasoliniano”. Non mancheranno rappresentazioni dal vivo e spettacoli teatrali, come quello che sarà allestito in autunno dal Teatro dell’Opera di Roma: “Maria Callas e Pier Paolo Pasolini”.
Di nuovo alla Casa del Cinema, ma a fine anno, sarà proiettata l’intera produzione di Pasolini, in copie restaurate 35mm, disponibili grazie alla collaborazione con Cinecittà. Molte, peraltro, anche le esposizioni previste nei musei.
Il sito di riferimento per tutte le iniziative è www.culture.roma.it/pasolini100roma.
A proposito di Cinecittà, poi, ci piace riferire il pensiero, concretamente declinato, di Chiara Sbarigia, presidente della storica istituzione: (altro…)

spicchi di speranza tra baffi di virus (15)

  • Una prima amara riflessione riguarda il cinema italiano. A differenza di quanto avviene negli altri  Paesi (Germania, Francia, Spagna, Regno Unito), le italiche sale sono tendenzialmente vuote. Anec (associazione nazionale esercenti cinema) ha organizzato un incontro aperto a tutte le voci della filiera, dagli attori (c’era Fabrizio Gifuni), ai produttori, ai distributori; Mario Lorini, che dell’Anec è presidente, ha dichiarato: «Mancano all’appello dei dati Cinetel che monitorano il mercato italiano ben 500 schermi sui circa 3600 che abbiamo, riferiti a 1300 strutture. Andiamo verso un drammatico -20% e se non si prendono provvedimenti presto l’esercizio è a rischio e pure il settore. Sono urgenti iniziative strutturali di sostegno, prima fra tutte la definizione ‘dinamica’ della finestra tra la distribuzione in sala e sulle piattaforme, 90 giorni potrebbe essere un primo fondamentale passo e poi c’è bisogno di una road map certa e condivisa sui passi da fare per cambiare rotta»; ancor prima, Lorini ha detto: «Chiediamo una road map, dati certi sulle misure per il ritorno alla normalità. In Francia il 28 febbraio si entra senza mascherine, in Svizzera pure. E noi?»; «Alla fine l’Italia è l’unico Paese europeo che nel 2021 ha avuto una ulteriore flessione, contrariamente a ciò che avviene per esempio in Germania o Spagna, che sono in ripresa». Problemi in sala ma anche a monte; i tempi delle finestre, per esempio, un mese contro i sei previsti in Francia. Oppure il fatto che dei 353 film usciti nel 2021, solo 153 siano stati italiani, e soltanto 5 di essi abbiano avuto un effettivo ritorno economico. Gli incassi del cinema e pure le presenze hanno avuto una flessione nel 2021 rispetto agli ultimi anni pre- pandemici: si è perso oltre il 70%, in un mercato «già tradizionalmente debole rispetto all’Europa».
  • Una notizia bella può essere, invece, l’attenzione per Pier Paolo Pasolini nel centenario della nascita. È allestita presso l’Academy of Motion Pictures di Los Angeles, finalmente aperto dopo numerosi ritardi, la mostra “Conoscenza Carnale: I film di Pier Paolo Pasolini“; è visitabile fino al 12 marzo ed è organizzata dall’Istituto italiano di Cultura di Los Angeles, in collaborazione con Cinecittà. Costituisce, anzi, il primo grande evento che suggella la neonata collaborazione. Dante Ferretti, scenografo di nove dei film di Pasolini (‘Il vangelo secondo Matteo’, ‘Uccellacci e Uccellini’, ‘Edipo Re’, ‘Medea’, ‘Salò’…), non è certo mancato alla proiezione di ‘Accattone’, il primo film della retrospettiva; Minerva Pictures, nel suo piccolo, tiene invece a ricordare che ‘Le mura di Sana’a’, ovviamente anch’esso di Pasolini, prodotto da Franco Rossellini nel 1971, esclusiva della loro library, è un film documentario nel quale il regista lanciava un appello all’UNESCO perché aiutasse «lo Yemen a salvarsi dalla sua distruzione, cominciata con la distruzione delle mura di Sana’a». Fu ascoltato: nel 1986, per le sue preziose testimonianze artistiche, la città vecchia di Sana’a fu dichiarata patrimonio dell’umanità.
  • Cinecittà in fundo, dopo l’intesa con Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) per l’ampliamento degli studios, è stato siglato un accordo quinquennale tra la fabbrica dei sogni di via Tuscolana e Fremantle Italia, Wildside e The Apartment. Si prevede, tra l’altro, (altro…)

brevi dai media (104)

  • Amedeo Umberto Rita Sebastiani, noto come Amadeus, direttore artistico di Sanremo 2022, ha rivelato al Tg1 i nomi dei cantanti “big” che si esibiranno nella popolare kermesse di febbraio: Emma, Achille Lauro, Michele Bravi, Iva Zanicchi, Rkomi, Fabrizio Moro, Mahmood e Blanco, Giusy Ferreri, Irama, Giovanni Truppi, Aka 7even, Elisa, Dargen D’amico, Gianni Morandi, Ditonellapiaga con Rettore, Noemi, Highsnob e HU, Le vibrazioni, Sangiovanni, Massimo Ranieri, La Rappresentante di Lista, Ana Mena.
  • “Sony Interactive Entertainment Italia è lieta di annunciare quest’oggi la propria partecipazione, nella veste di partner, al programma di accelerazione “Cinecittà Game Hub” promosso da Cinecittà, Regione Lazio e Ministero della Cultura. Questo nuovo programma prevede il supporto, l’avviamento e lo sviluppo di dieci start-up innovative italiane appartenenti all’industria del videogioco nella nostra penisola. SIE Italia fornirà il proprio contributo, in termini di esperienza e know-how, durante il programma di accelerazione. Metterà inoltre a disposizione un kit di sviluppo PlayStation e un investimento a fondo perduto, destinati a supportare una delle 10 start-up nell’implementazione del progetto videoludico elaborato nel corso dei tre mesi di attività dell’acceleratore. La selezione della start-up avverrà a seguito della partecipazione di SIE Italia al demo day, giornata in cui ciascuna start-up presenterà il proprio prototipo avanzato ad un pubblico di publisher, investitori e addetti ai lavori.
    Ecco le dieci start-up selezionate e i loro progetti: (altro…)

brevi dai media (101)

  • Il doppiatore Ferruccio Amendola ci lasciava esattamente vent’anni fa, il 3 settembre 2021. Un saluto alla voce storica di Robert De Niro, Sylvester Stallone, Dustin Hoffman e Tomas Milian nonché, in modo meno continuativo, di Al Pacino e Bill Cosby. 
  • Massimo Giletti rimane a La7, è stato ufficializzato da una nota dell’emittente. Per i prossimi due anni il giornalista continuerà a condurre ‘Non è l’Arena’ che, tuttavia, andrà in onda di mercoledí, a partire dal prossimo autunno.
  • La Paramount ha invece comunicato due ulteriori differimenti degli attesi film di Tom Cruise: ‘Top Gun: Maverick’ e ‘Mission: Impossibile 7’ arriveranno in sala, rispettivamente, il 27 maggio ed il 30 settembre 2022. Secondo quanto riferisce Deadline, i ritardi sono dovuti alle preoccupazioni per la variante Delta e per l’aumento dei contagi.
  • Intervenendo al panel “Il ruolo degli Studios nel nuovo mercato audiovisivo globale”, nell’ambito del Festival di Venezia, il ministro Dario Franceschini ha dichiarato:

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il futuro di Cinecittà (6)

Aggiornamento 21 aprile: quod erat demontrandum, il Consiglio d’Amministrazione di Luce Cinecittà ha indicato oggi i nuovi vertici societari, nominando Chiara Sbarigia nel ruolo di presidente e Nicola Maccanico in quello di amministratore delegato. La nota del Ministero prosegue affermando che, con queste nomine, si completa la nuova configurazione dell’Istituto Luce Cinecittà, «divenuto una Società per azioni, in forza della Legge di Bilancio 2021, per poter affrontare le sfide previste dal piano di rilancio voluto dal ministro Franceschini che contempla anche la realizzazione di nuovi studi e teatri di posa e l’ammodernamento di quelli esistenti».

Formuliamo i migliori auguri di buon lavoro a Nicola Maccanico, nuovo amministratore delegato di Istituto Luce Cinecittà. Mentre scriviamo la nomina dev’essere ancora formalizzata ma si dà per ovvia dacché, tra l’altro, il ministro della Cultura Dario Franceschini è convinto che il manager, già executive vice president programming di Sky Italia, fondatore e Ceo di Vision Distribution, ai tempi responsabile del rilancio di Warner Bros. Pictures, abbia tutte le carte in regola per portare avanti il progetto della nuova Cinecittà, nel cui capitale, come in passato s’accennava, potrebbero entrare Cassa Depositi e Prestiti e altri interessanti attori. 
Quanto all’investitura ufficiale, (altro…)

Raffaella Carrà, David, AltaRoma e altri demoni

  • Si svolgeranno a Cinecittà, dal 18 al 20 febbraio, le sfilate di Altaroma. E saranno presentate in digitale. Lo ha annunciato una nota di Altaroma, precisando che l’edizione straordinaria, in assenza di pubblico, partirà dalla piattaforma inaugurata a settembre, e vedrà tornare in pedana circa novanta brand emergenti. Rinnovando il sodalizio con l’Istituto Luce-Cinecittà, Altaroma vivrà dunque in diretta ma on line, all’indirizzo https://digitalrunway.altaroma.it/it/
  • Ecco i dieci documentari da presentare alla Giuria dell’Accademia del Cinema Italiano, che voterà per individuare i cinque candidati ai Premi David di Donatello 2021: ‘Entierro’ di Maura Morales Bergmann; ‘Faith’ di Valentina Pedicini; ‘Guerra e pace’ di Massimo D’Anolfi, Martina Parenti; ‘Il caso Braibanti’, di Carmen Giardina, Massimiliano Palmese; ‘Mi chiamo Francesco Totti’ di Alex Infascelli; ‘Notturno’ di Gianfranco Rosi; ‘Pino’ di Walter Fasano; ‘Punta sacra’ di Francesca Mazzoleni; ‘The Rossellinis’ di Alessandro Rossellini; ‘Welcome Palermo’ di Masbedo (Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni). La Commissione selezionatrice dei documentari è composta da Guido Albonetti, Pedro Armocida, Osvaldo Bargero, Raffaella Giancristofaro, Stefania Ippoliti, Paola Jacobbi e Giacomo Ravesi.
  • Secondo indiscrezioni riportate da Hollywood Reporter, a HBO Max si sta discutendo della possibilità di realizzare una versione animata de ‘il Trono di Spade’, la fortunata serie fantastica creata da David Benioff e D. B. Weiss, basata sul ciclo di romanzi ‘Cronache del ghiaccio e del fuoco’, di George R. R. Martin. Sempre secondo Hollywood Reporter, la serie animata farebbe parte di un progetto più ampio di HBO, una sorta di franchise legato ad un vero e proprio universo “Trono di Spade”. Il primo passo di questa espansione è stato il prequel ‘House of the Dragon’ la cui lavorazione inizierà in primavera con protagonisti Olivia Cooke, Emma D’Arcy e Matt Smith.
  • Quanto a Raffaella Carrà, (altro…)

#ioleggoperché, World TV Day, ultime su Cinecittà

  • Come ogni anno, ricorre oggi, 21 novembre, il World Television Day. La Rai, Radio-Televisione italiana, Concessionaria di Stato per l’esercizio radiotelevisivo, ci ricorda con un comunicato l’importanza della ricorrenza e le iniziative prese per festeggiarla. Lo riproduciamo a fine post.
  • Nella legge di Bilancio è previsto che Istituto Luce, cui fanno capo dal 2017 gli studi di Cinecittà in via Tuscolana, si trasformi da S.r.l. in S.p.a. Un cambiamento di tal fatta consentirebbe di aprire ad altri soggetti pubblici, oltre al ministero dei Beni culturali e a quello dell’Economia. Per esempio, alla Cassa Depositi e Prestiti. Il ministro Franceschini, intervistato dai giornalisti del Sole 24Ore, ha dichiarato: (altro…)

a volte ritornano (32) (e molto piú)

  1. Bugs Bunny è in odor di genetliaco. Lagomorfo tra i piú sornioni, il coniglio piú famoso del cinema d’animazione compie ottant’anni ed è festeggiato dalla televisione e dal cinema. Boomerang+1 (canale 610 di Sky), per esempio, lo celebra dal 4 al 14 giugno con un canale pop up dedicato a tutta la banda Warner, il ‘Looney Tunes channel’, ricco di episodi delle serie d’animazione classiche e di quelle piú recenti, ma anche film e maratone tematiche. Nell’estate 2021, peraltro, bugs Bunny tornerà al cinema in ‘Space Jam – A new legacy’, di Malcolm D. Lee, che, come le precedenti pellicole della stessa saga, unirà in forma di commedia/action/fantasy i personaggi dei Looney Tunes ai cestisti dell’Nba. Dopo Michael Jordan in ‘Space Jam’ (1996), stavolta sarà il turno di Lebron James.
  2. Pugile tra i piú pugnaci, Rocky Balboa è un classico che ha ancora qualcosa da dire, evidentemente. ‘40 Years of Rocky: The Birth of a Classic’ è un film documentario (“docufilm”) scritto e diretto da Derek Wyne nel quale Sylvester Stallone, oltre che voce in capitolo, sarà la voce narrante. È anche una sorta di “dietro le quinte” del primo film della saga, scritto da Stallone in persona, e di quel Robert “Rocky” Balboa, pugile italo-americano, diventato icona della cinematografia internazionale. ‘40 Years of Rocky: The Birth of a Classic’ uscirà sulle piattaforme digitali iTunes/AppleTV e Amazon martedì prossimo, 9 giugno. Poi, chissà… L’estate scorsa Sylvester Stallone aveva quasi anticipato la possibile realizzazione di un film “molto attuale” in cui l’iconico Rocky Balboa, ormai in pensione, ancora soprannominato “lo Stallone Italiano”, assumesse un immigrato senza documenti, una “persona giovane e arrabbiata”, dirigendosi con lui a sud dal confine. Su Instagram, alla domanda se vedremo ancora Rocky, Stallone aveva risposto: «Beh, credo nel film ‘Creed’, è possibile. Ma non dico mai di no a Rocky, perché ho un paio d’idee». Sul potenziale nuovo spin-off, Sylvester Stallone ha ammesso che “non è cosí sicuro” che i suoi nuovi film di Rocky verranno realizzati perché “non coinvolgono davvero il ring come dovrebbero”; Michael B. Jordan a settembre ha precisato che ci sono “sicuramente” piani per fare un ‘Creed III’; il produttore Irwin Wrinkler, nel suo libro ‘A Life in Movies: Stories From 50 Years at Hollywood’, ha rivelato d’aver offerto a Jordan l’opportunità di dirigere e recitare proprio in un eventuale ‘Creed III’.
  3. La prima rete all news del pianeta, la Cnn compie quarant’anni. Era il 1° giugno del 1980, infatti, quando Ted Turner lanciava il network fu lanciato da Atlanta, in Georgia, con un palinsesto che prevedeva, per quel giorno, un’intervista all’allora presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter, la copertura della campagna presidenziale in vista delle elezioni, diverse notizie di cronaca. Oggi la Cnn, parte del gruppo Warner Media, è un network globale disponibile ad oltre due miliardi di persone, in circa 200 Paesi nel mondo.
  4. Anche He-Man e i Dominatori dell’Universo, nel loro piccolo, compiono quarant’anni. E corrono il rischio di tornare alla ribalta con ‘Masters of the Universe: Revelation’, nuovissima serie animata di Netflix. Kevin Smith, capoprogetto (show runner) ha confermato in un’intervista ad IMDb che questa nuova serie sarà un sequel dell’originale e (altro…)

cent’anni di Federico (1)

Il centenario della nascita di Federico Fellini cadrà il prossimo 20 gennaio ma, come intuibile e piú volte anticipato, le iniziative per celebrarlo si snoderanno attraverso tutto l’anno. Già a partire da domani, per esempio, cinque film del Maestro saranno proiettati in versione restaurata nelle sale di tutta Italia, grazie all’impegno congiunto di Cineteca di Bologna, Csc-Cineteca Nazionale e Istituto Luce-Cinecittà,  in collaborazione con Rti-Mediaset e Cristaldifilm:

  1. ‘Lo sceicco bianco’,
  2. ‘I vitelloni’,
  3. ‘La dolce vita’,
  4. ‘8½’,
  5. ‘Amarcord’.

I cinque restauri saranno disponibili per tutto il 2020; il calendario aggiornato sarà consultabile al link (altro…)

spicchi d’arte tra baffi di storia (65)

  • In attesa di un possibile sequel di ‘Call me by your name’, scritto in questi giorni da André Aciman, Timothée Chalamet si accontenta d’indossare i regali panni di Hal, principe di Galles e futuro ‘Enrico V’ d’Inghilterra, protagonista del noto dramma di Shakespeare. Prodotto da Netflix, il film ha conosciuto un primo, breve passaggio nelle sale cinematografiche ed è disponibile sulla piattaforma di streaming dal 1° novembre.
  • Aprirà i battenti a dicembre, invece, negli stabilimenti di Cinecittà, il Miac, nuovo Museo italiano dell’Audiovisivo e del cinema: immagini, luci, video, audio, dal bianco e nero al colore, dagli sceneggiati alle fiction, dai film alle inchieste, da ‘Lascia o Raddoppia’ al ‘Grande Fratello’, dallo spogliarello di Sophia Loren agli occhiali icona di Lina Wertmüller lanciata verso l’Oscar alla carriera, dal 1924 ad oggi, con uno sguardo sul futuro. L’obiettivo è svelare il racconto di centovent’anni di storia italiana con centinaia di film e filmati d’archivio, documenti, fotografie, interviste, sigle, backstage, grafiche, radio, fino alla realtà aumentata e al videogioco, in un allestimento completamente interattivo, ideato e realizzato da None Collective. Il progetto, avviato su impulso del ministro dei beni culturali Dario Franceschini, ha visto il restauro e la complessa bonifica di un intero padiglione di archeologia industriale: un’area di 1650 mq, un tempo sede del Laboratorio di Sviluppo e Stampa. Sostenuto dal Mibact con 2,5 milioni di euro, il Miac è un percorso votato alle immagini in movimento, tributario del patrimonio d’archivio dell’Istituto Luce, di RaiTeche e del Centro Sperimentale di Cinematografia. Uno staff di esperti del settore ne firma la cura: Gianni Canova, Gabriele D’Autilia, Enrico Menduni e Roland Sejko.
  • ‘Il banchiere anarchico’ di Giulio Base ed ‘Il Traditore’ di Marco Bellocchio sono entrati nella rosa dei papabili al Golden Globe 2020 nella categoria del miglior film in lingua straniera attribuito ogni anno dalla Hollywood Foreign Press Association. Le candidature definitive saranno rese note il 9 dicembre; i film presi quest’anno in considerazione sono stati ottanta, da quarantanove diversi Paesi.
  • Sarà presentato in anteprima mondiale mercoledí prossimo, 6 novembre, alla sessantesima edizione del Festival dei Popoli di Firenze, il documentario ‘Mister Wonderland’, di Valerio Ciriaci. Mister Wonderland era Zeffirino Poli, emigrato lucchese in America; scultore artigianale, modellava statue di cera e di gesso e trovò lavoro, come figurinista, all’Eden Musée, un’istituzione legata al mondo dello spettacolo. Cambiò il nome in Sylvester e, intuite le potenzialità dello spettacolo in un’epoca in cui nelle fabbriche si facevano turni di dodici ore al giorno, (altro…)