Caruso, la voce dell’intelligenza. Artificiale?

È inaugurata oggi, 14 marzo, nella ridente cittadina di Acerra (NA), la sala del museo di Pulcinella dedicata alla figura (e alla voce!) di Enrico Caruso.
Tale inaugurazione suggella la conclusione dei festeggiamenti per il centocinquantesimo anniversario della nascita del tenore e ha luogo in quella nobile città di Acerra dove Caruso, a quanto se ne sa, si degnò di venire al mondo; si svolgerà al termine del convegno “Caruso, gli spaghetti e Pulcinella”, durante il quale si parlerà di ‘Povero Pulcinella’ (la canzone scritta da Arturo Buzzi che Caruso cantò di frequente negli anni di permanenza negli Stati Uniti) e sarà svelata, nondimeno, l’autentica ricetta dei mitici “spaghetti (bucatini?) alla Caruso”…

Nella sala, oltre al busto realizzato da Michele De Chiara, con camicione e maschera di Pulcinella, faranno bella mostra di sé dischi originali, testi rari, spartiti e ritratti relativi ad alcuni dei musicisti che hanno composto melodrammi, sinfonie e melodie ispirate da Pulcinella. 
Quel che piú ci preme sottolineare, infine, è (altro…)

spicchi di foto tra baffi di lupo (Alberto)

Vive a partire da domani, 8 marzo 2024, con Lupo Alberto e con la fotografia contemporanea, la programmazione espositiva primaverile della Fondazione Modena Arti Visive (Fmav).
Con riguardo al canide dal turchino pelame, si deve ricordare che la mostra “Zitt! Zitt! Arriva Lupo Alberto. Silver, 50 anni da lupo”, a cura di Francesca Fontana e Lorenzo Respi, è allestita nella città estense*, al Museo della Figurina, per celebrare il mezzo secolo del fumetto. Il quale fumetto esordí sulle pagine del Corriere dei Ragazzi, magicamente sbucando dalla matita di un giovanissimo Guido Silvestri (Silver), che lo concepí con tutta la fattoria McKenzie, la gallina Marta, il cagnolone Mosè, il maiale Alcide, il papero Glicerina, il toro Krug, il cavallo Ludovico. Per raggiungere e superare i 440 numeri.
La mostra, visitabile fino al 25 d’agosto, riproduce il percorso evolutivo del fumetto, prendendo in esame non solo le tavole ma anche il merchandising, i libri, le figurine, i cartoni animati, i videogiochi. Per la completezza dell’informazione, è opportuno ricordare che il vostro blogger preferito di Lupo Alberto ha avuto il diario scolastico.
A Palazzo Margherita, invece, è in essere “Corrispondenze”, progetto sostenuto da Strategia Fotografia 2023, promosso dal Ministero della Cultura, che coinvolge fino al 5 maggio sette fotografi italiani emergenti: (altro…)

spicchi d’arte tra baffi di storia (111)

  • È disponibile su Tivùsat, alla posizione 76, il canale DIM, dedicato agli ucraini che hanno dovuto abbandonare il loro Paese. Il palinsesto è un mosaico di cultura ucraina, con un’offerta che spazia dalle serie TV ai talk di propria produzione, dai migliori film e documentari, ai cartoni animati, ai telegiornali, nello sforzo di mantenere vive le radici culturali e la consapevolezza storica.
  • Comincia oggi, 25 febbraio, la sesta stagione di ‘Illuminate’, docu-serie dedicata alle donne esemplari del Novecento italiano. Si comincia con Nilla Pizzi, “la regina della canzone”, presentata da Martina Stella; nelle successive, tre, emozionanti puntate ci saranno, rispettivamente, di Carla Signoris, che sogna di rivivere una “giornata particolare” della vita di Monica Vitti, Anna Ferzetti, che interpreta la prima e unica sceneggiatrice degli anni d’oro del cinema italiano, Suso Cecchi D’Amico, Euridice Axen alle prese con le Sorelle Fontana. 
  • Harry Potter avrà una serie televisiva tutta sua, sul canale streaming della Warner Max. Debutterà nel 2026, con la prima di sette stagioni, una per ciascun volume della saga. Lo ha annunciato il Ceo di Warner Bros.Discovery David Zaslav durante una discussione con gli azionisti sui risultati dell’ultimo trimestre del 2023.
  • Si terrà in uno dei suoi templi, l’Arena di Verona, una grande serata evento dedicata all’Opera italiana, “La grande opera italiana patrimonio dell’Umanità”. Come si ricorderà, l’UNESCO ha riconosciuto all’opera e al canto lirico made in Italy il riconoscimento quali patrimonio dell’umanità; l’evento celebrativo, promosso dal Ministero della Cultura (MiC), sarà animato da un’orchestra di 150 musicisti e da un coro di 300 artisti provenienti da tutte le Fondazioni lirico sinfoniche italiane e non. La trasmissione televisiva sarà assicurata da Rai 1, in diretta, venerdí 7 giugno.
  • È nelle edicole, nelle librerie, nelle fumetterie, per i tipi della Panini Comics, ‘Zio Paperone e… (altro…)

Ulisse, History Channel, il cavallo di Troia

Ulisse (Odisseo per i Greci) è sempre attuale; History Channel (canali 118 e 409 di Sky) gli dedica una programmazione speciale questa sera, mercoledí 21, e mercoledí prossimo, 28 febbraio, alle 21.50.
Si comincia con il documentario in prima visione ‘Alla ricerca di Ulisse’, storia di Makis Metaxas, uomo nato e cresciuto a Cefalonia, isola vicina a Itaca; questi, dopo anni di ricerche condotte da solo e con archeologi greci e statunitensi, è convinto che sia proprio la sua Cefalonia, non Itaca, la vera patria di Ulisse e dagli anni ’90 si batte per essere ascoltato dalla comunità scientifica.
Si prosegue il mercoledí successivo, 28 febbraio, con (altro…)

Memoirs of Hadrian, a TV series

Finally a television series about Marguerite Yourcenar’s ‘Memories of Hadrian’! (I’d love to play as Hadrian, I hope a very handsome one as Antinous…)

ILBE announces: “Memoirs of Hadrian” #bestseller masterpiece by #MargueriteYourcenar that tells Emperor Hadrian’s life, becomes a TV series.
The six episodes of the series, written and directed by Francesco Piccolo, winner of Premio Strega (Strega Prize) for “Il desiderio di essere come tutti” (The Desire of being like everyone), author and screenwriter for Nanni Moretti, Paolo Virzí, Francesca Archibugi, Marco Bellocchio, Matteo Rovere, Daniele Lucchetti and Saverio Costanzo.
Produced by ILBE, a company founded by Andrea Iervolino and Monika Bacardi, tells the life of the Emperor Hadrian in six episodes.
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ITA
ILBE annuncia: (altro…)

giornata della Memoria 2024, nelle arti ed in tv

“La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.”
 (Legge n.211 del 20 luglio 2000, art. 1)
(…) Informazioni ed elenco eventi: www.ucei.it/giornodellamemoria/
(dal sito beniculturali.it)

Si rinnova anche nel 2024 il ricordo delle vittime della Shoah, nella Giornata (e nella Settimana) della Memoria. Qui di seguito, alcuni appuntamenti nella programmazione televisiva; diamo per scontato che quelli già andati in onda possano essere recuperati, almeno in parte, sulle piattaforme dei diversi editori. (altro…)

l’anno che verrà (2024)

Il 2024 sarà un anno bisestile del terzo millennio dell’era volgare, cioè dalla nascita di Gesú Cristo.

Nell’astrologia cinese sarà l’Anno del Drago Verde di Legno, che prevede fortuna, benessere e un flusso positivo d’energia. Caso vuole che il vostro blogger preferito appartenga proprio al segno del Drago, sebbene di Fuoco e non di Legno; i Draghi adulti, secondo le stelle d’Oriente, possono “fare grandi cose grazie alla loro ambizione e alla loro capacità di influenzare, coinvolgere e trascinare gli altri. Sono dotati di un innato coraggio, una forte tenacia e una buona intelligenza, per questo sono anche molto sicuri di loro stessi. Non hanno paura delle sfide e sono disposti a correre rischi. Hanno sempre lo sguardo rivolto verso il futuro e cercano di allontanarsi da tutto ciò che è considerato tradizionale” (dal sito Viaggio in Cina.it).
Tornando in Occidente, apprendiamo dall’agenzia ANSA che, secondo l’almanacco di Barbanera, è previsto nel 2024 “il ritorno di Plutone in Acquario”, il quale ritorno “spingerà tutti alla ricerca di nuovi e più equi assetti sociali”. Per chi crede nell’astrologia, ovviamente, sebbene mai si sia taciuto un malcelato orgoglio d’appartenere al segno dell’Acquario.

Per il resto, ecco, tra Oriente e Occidente, le ricorrenze che ci attendono:
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“con che fa rima Orione?” (cit.)

Tempi del Mito. Casa di Irieo, povero agricoltore ormai anziano.
Bene, Irieo, la tua ospitalità merita adeguata ricompensa!
Sommo Zeus! Possa io essere benedetto, se la mia ospitalità ha reso adeguato trattamento a tre dèi!
Puoi ben dirlo, vecchio! Affé mia, io, Poseidone ed Hermes mai abbiamo conosciuto piú squisita accoglienza! Seconda solo, forse, a quella di Filemone e Bauci, a onor del vero…
Cos’hai a cuore, Irieo? Quale dono farebbe felice la tua vecchiaia?
Un figlio, o Posídone, scotitor della Terra! Un conforto alla mia solitudine, un aiuto al duro lavoro dei campi!
È d’uopo, dunque, una nostra minzione!
Temo di non capire, divino Hermes dall’alato calzare!
Hai capito perfettamente, Irieo! Per le anime degl’inferi e le acque dello Stige, io, Zeus, ti confermo che è necessaria una minzione collettiva! Tra duemila anni un certo Kerényi, filologo e romanziere, preferirà scrivere “seme” piuttosto che urina ma adesso siamo nell’antica Grecia e gli esseri umani hanno le idee confuse. Figurati che, tra qualche secolo, Aristotele penserà ancora che il cervello sia una spugna che serve a raffreddare il corpo!
Ah, e a che cos’altro serve, di grazia?
Ti auguro di scoprirlo a breve, Irieo! Adesso poche ciance, prendi la pelle del bue che hai ucciso per pranzo e mettila di fronte a noi!
Come ordini, sommo Zeus!

***I tre dèi urinano secondo la bisogna***

Adesso ripiega questa pelle e ponila sotterra! Tra dieci mesi dissotterrala, e avrai quanto hai chiesto!
– Obbedisco! Com’è divino, lei

(© Pasquale Curatola 2023, all rights reserved)

Cos’altro c’è da dire? Dieci mesi dopo, Irieo, dissotterrata la pelle, vi trovò dentro un bel bambino, biondo, con gli occhi azzurri. Nato – e sia! – con discutibile procedura ma senz’altro destinato a far parlare di sé. Si chiamò Ὠρίων (od Ὠαρίων) in greco, Orion ma, in origine, addirittura Urion, in latino, per le particolari modalità del concepimento.
Orione, si sarà capito, è il noto personaggio della mitologia greca, posto in cielo dagli dèi.
Che sia nato dall’urina di tre dèi, secondo la versione sopra riportata, o che fosse figlio del solo Poseidone, secondo un’altra, fu un abile cacciatore. La sua costellazione è tra le piú luminose e conosciute del firmamento e i miti che la riguardano sono oltremodo interessanti. Aquosus Orion la chiamò Virgilio nell’Eneide, perché squisitamente autunnale ed invernale, portatrice di piogge. Chissà, se gli antichi avessero saputo che, in un punto particolare della Costellazione, c’è acqua allo stato plasmatico, forse avrebbero avuto un motivo in piú per celebrarne l’«acquosità»… Si lascino tuttavia a Roberto Giacobbo & Co. tali interessanti dilemmi e ci si tuffi, piuttosto, nei miti e nelle coordinate astronomiche che, nei secoli, hanno riguardato l’importante costellazione!
Secondo me, nel film ‘Il principe cerca moglie’, con Eddie Murphy, quando viene visualizzata la sagoma di un cadavere e del suo cane sul pavimento di una casa a New York, e un tizio esclama “Bastardi, (hanno ucciso) anche il cane!”, quello è un riferimento al cacciatore Orione ed al suo sfortunato segugio. (© Pasquale Curatola, all rights reserved)

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il canto del cigno (4)?

Mi capitava di riflettere, nelle scorse ore, sul Cigno di Mallarmé, protagonista del sonetto ‘il vergine, il vivace, il bel presente’. L’ispirazione mi è arrivata da una citazione colta nel film ‘Colpo di fortuna’ (‘Coup de chance’), ultima fatica di Woody Allen, nel quale si fa riferimento, a un tratto, ad “un cigno bloccato nel ghiaccio”…
Si perdonerà la deformazione intertestuale ma… quale cigno legato al ghiaccio, ed in questo finanche imprigionato, ha presenziato in una nota saga d’animazione, derivata da un’altrettanto suggestiva saga a fumetti giapponese? Il pensiero corre veloce, ovviamente, a Masami Kurumada, ai Cavalieri dello Zodiaco, a Hyoga del Cigno (Cristal in Italia).
Che i piú rigidi filologi non si scandalizzino! La saga dei Cavalieri dello Zodiaco risplende di numerose citazioni della letteratura occidentale né è questa la sede per ricordare come il volto di Ikki di Phoenix sia costretto a ridere nella Sesta Casa o che il cavaliere dell’Acquario si chiami Camus, come il noto scrittore.
Una citazione da Mallarmé nell’opera di Kurumada sarebbe oltremodo probabile. E Hyoga del Cigno, d’altra parte, è “bloccato nel ghiaccio” (nel poeta “s’immobilizza nel gelido sogno di disprezzo”) nella misura in cui, ad esempio, è chiuso nella bara d’Aquarius. “Bloccata nel ghiaccio” è anche la sua sacra armatura, sinché non la conquista; protetta, se non “bloccata” dal ghiaccio, oltre che dal mare, è sua madre, ormai venuta a mancare…
Che si mediti, adesso, sui versi precisi di Mallarmé: (altro…)

una strada per Rodolfo

Elemento di spicco nella storia del teatro calabrese del Novecento, Rodolfo Chirico era uomo dalla nobiltà d’animo non comune.
Si è espresso attraverso undici libri di poesie, ventisette testi di drammaturgia, numerose opere teatrali; ideatore e fondatore del Teatro Calabria, ha speso l’intera sua vita a promuovere e organizzare convegni, stage e workshop, con l’obiettivo di diffondere la cultura artistica poetico-teatrale quale laboratorio permanente di ricerca d’espressione creativa e lettura critica della realtà (dal sito cis.altervista.org, adatt.).
È stato ricordato di recente da alcune associazioni culturali, nel decennale della scomparsa.
È peraltro in essere una petizione, su iniziativa della giornalista Emilia Condarelli* ed altri professionisti, artisti, intellettuali, per chiedere alle competenti autorità d’intitolare al drammaturgo una strada, una piazza, comunque il ridotto del teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria.
Il vostro blogger preferito l’ha già sottoscritta e (altro…)

Antinoo e Alcesti

Il dio Antinoo, come si ricorderà, era stato, da mortale, l’amasio dell’imperatore Adriano.
Secondo la teoria piú conosciuta*, offrí la sua vita in sacrificio, perché un oracolo gli aveva profetizzato che, in tal modo, avrebbe allungato la vita dell’imperatore.
Tale teoria, nota ai piú, è stata avallata da Marguerite de Yourcenar nel suo riuscito e celeberrimo romanzo ‘Memorie d’Adriano’.
Complice una conferenza ascoltata di recente, mi capitava di tornare a riflettere su Alcesti, la donna che, secondo la mitologia greca, accettò di morire al posto del marito**.
La domanda che mi sono fatto è questa: (altro…)