le voci dello sciopero (dei doppiatori)
Il doppiaggio è uno dei fiori all’occhiello del nostro cinema e del nostro made in Italy e capita non di rado che le grandi produzioni internazionali vedano negli adattamenti italiani quelli in assoluto piú riusciti; il doppiatore è un professionista che riproduce e talvolta perfino crea l’anima e i contenuti di un personaggio lavorando con la voce.
In questo periodo, fino al 2 luglio prossimo venturo, il doppiaggio italiano è in sciopero, uno sciopero indetto da Slc CGIL, Fistel CISL, Uilcom UIL, con il sostegno dei sindacati e dell’Aidac, Associazione Italiana Dialoghisti Adattatori Cinematografici; intervistato dall’ANSA, Roberto Stocchi (attore, doppiatore, direttore di doppiaggio e montaggio nonché presidente dell’Anad, Associazione Nazionale Attori Doppiatori) ha dichiarato:
la diretta del dí di festa
Le maestranze e gli artisti che lavorano durante i giorni festivi devono (/dovrebbero) essere pagate di piú*,
mi è stato confermato dall’esperienza e dai professionisti che ho ascoltato nell’ambito del cammino professionale e accademico.
I varietà di Natale e Capodanno, infatti, vengono spesso registrati per ottimizzare i costi
(magari anche per consentire alle persone di stare coi propri cari o lavorare altrove, a serate e simili).
* aggiornamento febbraio 2012: vista la situazione generale e la conseguente spending review,
la prassi di riconoscere una gratifica a chi lavora nei festivi è andata scomparendo…