spicchi di protocollo tra baffi di virus

dal sito Anica.it:

SIGLATO PROTOCOLLO SANITARIO PER I LAVORATORI, GLI ARTISTI, GLI AUTORI SUL SET PER LA RIPRESA IN SICUREZZA DELLA PRODUZIONE CINE-AUDIOVISIVA
Le organizzazioni dei lavoratori, degli artisti, delle imprese di produzione cine-audiovisiva e degli autori hanno trovato oggi convergenza sul testo del protocollo di sicurezza per tutte le fasi della lavorazione di un’opera, dagli uffici al set.
Il documento è il risultato di un intenso lavoro di confronto ed è la sintesi delle proposte emerse dalle diverse categorie, nel solco di quanto già indicato nel protocollo sanitario condiviso il 24 aprile scorso dal Governo e dalle Parti Sociali, Associazioni dei datori di lavoro e Organizzazioni sindacali dei lavoratori, e delle norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro.
Il documento prevede in dettaglio i comportamenti, le responsabilità, le procedure da adottare, gli strumenti da utilizzare per evitare la possibilità di contagio da Covid-19 nella delicata fase di ripresa della produzione, in particolare sui set.
Il rigore e il buonsenso hanno guidato le parti nel trovare le soluzioni più adatte – alla luce delle conoscenze attuali, delle competenze specifiche per ogni reparto e delle raccomandazioni della comunità scientifica – per garantire la sicurezza nei processi di lavoro della produzione cine-audiovisiva.
Il fermo di tutti i set a marzo è stata una scelta di responsabilità di tutti gli operatori coinvolti e le regole condivise per la ripresa testimoniano la convinzione che si può lavorare in sicurezza sui set.
La salute di ogni persona è stata al centro dell’interesse di tutte le parti coinvolte, che confermano l’intenzione di tornare a lavorare subito, rimarcando la capacità del settore, in tutte le sue componenti, di concorrere alla crescita del benessere materiale e immateriale del Paese.
Il protocollo sarà ora sottoposto alle istituzioni preposte sulla base dell’attuale normativa.

Ecco il testo del protocollo: (altro…)

il futuro delle emittenti locali (4)

Le televisioni locali stanno attraversando un momento difficile, anche a causa della mancata adozione del regolamento di disciplina delle risorse previste dalla legge di stabilità e dalla riforma dell’editoria, nonché dai ritardi nell’assegnazione dei contributi. L’Associazione Tv Locali aderente a Confindustria e i sindacati confederali – Cgil, Slc, Fistel-Cisl, Uilcom hanno inviato una lettera al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, che riproduciamo qui di seguito: (altro…)

Slc-Cgil e Assostampa: settimana di sciopero a Sardegna 1 Tv

I lavoratori si asterranno dal lavoro in video e audio da domani oggi (martedì 24 giugno) sino a lunedì 30 giugno compreso. L’ulteriore iniziativa di protesta è stata decisa dalle organizzazioni sindacali in seguito al completamento della procedura di riduzione di personale effettuata dall’azienda. Lo scorso 6 giugno Sardegna 1 ha comunicato i termini entro i quali saranno effettuati i licenziamenti annunciati. Ai 3 dipendenti licenziati il 31 maggio scorso, si sono aggiunti altri 8 lavoratori ai quali è stata comunicata la cessazione del rapporto a partire dal 10 giugno. L’ultimo lavoratore sarà materialmente licenziato giovedì 26 giugno. A quasi nove mesi dall’inizio della mobilitazione (era il 3 ottobre dello scorso anno), i lavoratori di Sardegna 1 Tv vantano ancora 5 spettanze arretrate, rivendicano il mancato versamento delle quote del Tfr e quello dei contributi al Fondo pensionistico di alcuni giornalisti e tecnici. Mesi di protesta e di sciopero per vedere riconosciuto il diritto minimo: quello del pagamento del lavoro svolto. Per questo, Slc-Cgil e Assostampa hanno deciso di proclamare un’altra settimana di sciopero in attesa che sul fronte politico si rompa il silenzio che ha accompagnato la vertenza in tutti questi mesi e in particolare dopo l’avvio della procedura di riduzione di personale. Cagliari, 23 giugno 2014

SLC-CGIL, ASSOSTAMPA

anche i Sitcom, nel loro piccolo…

Anche i dipendenti della Sitcom, nel loro piccolo, fanno sciopero e l’ironia del titolo non vuole assolutamente sminuire le ragioni del medesimo. Dino Oggiano e Stefano Cardinali del sindacato Slc CGIL Roma e Lazio lo hanno annunciato con una nota e si è puntualmente verificato: i dipendenti dell’azienda che gestisce canali interessanti e gradevoli come Alice, Nuvolari, Marco Polo e Leonardo (e dalla cui costola è nata l’attuale LT Multimedia) hanno protestato e si sono costituiti in presidio davanti alla sede di via Tiburtina 924 per protestare contro la scelta di licenziare addirittura 74 dei 94 dipendenti, con il serio rischio di uccidere una realtà tra le piú interessanti del panorama italiano.

La nota dei sindacalisti si concludeva con queste parole:

«I 45 giorni di trattativa obbligatoria tra azienda e sindacato si sono conclusi con un mancato accordo: l’azienda non ha voluto considerare nessuna misura alternativa al licenziamento, pur dichiarando di voler continuare a produrre i suoi canali televisivi. Il suo obiettivo è quello di cambiare modello produttivo, ripiegando solo su contratti per le singole produzioni, magari richiamando in servizio i medesimi ex dipendenti che ora vuole licenziare (…) È un’operazione suicida che porterà a una discontinuità occupazionale per i lavoratori e a un grave danno per la qualità del prodotto, introducendo un modello basato sulla precarietà. Una deriva inaccettabile a cui la Cgil continuerà a opporsi, anche attraverso questa giornata di mobilitazione».

#nonèunasitcom

le voci dello sciopero (dei doppiatori)

Il doppiaggio è uno dei fiori all’occhiello del nostro cinema e del nostro made in Italy e capita non di rado che le grandi produzioni internazionali vedano negli adattamenti italiani quelli in assoluto piú riusciti; il doppiatore è un professionista che riproduce e talvolta perfino crea l’anima e i contenuti di un personaggio lavorando con la voce.

In questo periodo, fino al 2 luglio prossimo venturo, il doppiaggio italiano è in sciopero, uno sciopero indetto da Slc CGIL, Fistel CISL, Uilcom UIL, con il sostegno dei sindacati e dell’Aidac, Associazione Italiana Dialoghisti Adattatori Cinematografici; intervistato dall’ANSA, Roberto Stocchi (attore, doppiatore, direttore di doppiaggio e montaggio nonché presidente dell’Anad, Associazione Nazionale Attori Doppiatori) ha dichiarato:

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feste annullate, scioperi confermati…

La sperata e programmata Festa del Cinema Italiano, che avrebbe dovuto aver luogo da quest’oggi, 11 giugno, fino al 17, con riduzione del prezzo del biglietto a 3 euro per qualsiasi film, non prenderà il via. Il presidente dell’Anec, Lionello Cerri, ha dichiarato:

 “Purtroppo per quest’anno non è stato possibile organizzare la Festa del Cinema Italiano (…) L’iniziativa aveva l’obiettivo di tenere alta l’attenzione del pubblico in un mese caratterizzato da un numero insoddisfacente di prime visioni di richiamo, dando contemporaneamente la dovuta attenzione alla produzione nazionale della stagione, caratterizzata da buoni risultati in termini di visibilità festivaliera e di premi di prestigio, come il recentissimo Grand Prix della Giuria assegnato a Cannes al film ‘Le meraviglie’  di Alice Rohrwacher. La carenza di risorse adeguate per una promozione efficace e le scarse garanzie di un listino di film, già programmati nel corso della stagione, a condizioni di noleggio adeguate, rendono poco affidabile l’impianto dell’evento e ci hanno costretti a rinunciare all’iniziativa. Continuiamo a credere fermamente nell’opportunità di eventi come questo e come la recente Festa del Cinema e proseguiremo a lavorare alle prossime promozioni nazionali di natura interassociativa con l’obiettivo che si verifichino congrue condizioni di promozione, di finanziamento e di contenuti per il pubblico che ne garantiscano l’efficacia”.

Le brutte notizie non si limitano alle sale cinematografiche, purtroppo; oggi i dipendenti della Rai, Radio Televisione italiana, ad eccezione di coloro che fanno capo ai sindacati Usigrai e CISL (rimangono Slc CGIL, Uilcom UIL, Ugl Telecomunicazioni, Snater, Libersind Conf Sal), incroceranno le braccia per protestare contro i tagli da 150 milioni di euro voluti dal governo Renzi nel decreto Irpef, peraltro contestualmente alla (s)vendita di RaiWay, la società che gestisce e possiede le infrastrutture e gli impianti di trasmissione della Concessionaria di Stato per l’esercizio radio televisivo. Domani si deciderà anche e presentare un vero e proprio ricorso formale, in un contesto che diventa sempre meno roseo e sembra dare adito a licenziamenti e tagli strutturali, come lasciato intendere dalle dichiarazioni del direttore generale Luigi Gubitosi:

“Il Piano industriale, già approvato per gli esercizi 2013-2015, alla luce delle disposizioni del decreto Irpef, non è piú sostenibile (…) La relativa revisione non potrà prescindere da una ridefinizione del perimetro del Gruppo anche in termini di offerta/attività. Occorrerà parallelamente ridefinire i livelli occupazionali compatibili con il nuovo perimetro. Esiste evidentemente una difficoltà nell’individuazione delle aree del perimetro da ridurre. Penso, ad esempio, che il ridimensionamento degli investimenti in cinema e fiction potrebbe produrre rilevanti criticità. Sono critici anche altri interventi come la chiusura di un centro di produzione”.

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1° maggio 2013

Il concerto del 1° maggio presenta anche quest’anno una scaletta di prim’ordine: Elio e le Storie Tese, Max Gazzè, Cristiano De Andrè, I Ministri, Africa Unite e Marta sui Tubi, Motel Connection, Enzo Avitabile e i Bottari, Management Del Dolore Post Operatorio e Marco Notari.

Promossa da CGIL, CISL e UIL, l’edizione 2013 del Concerto che si tiene ogni anno sul palco davanti a san Giovanni in Laterano s’ispirerà al tema artistico «Musica per il nuovo mondo. Spazi, radici, frontiere» (quest’anno qualche polemica ha accompagnato la preparazione dell’evento, perché gli organizzatori hanno rimproverato all’Enel la sponsorizzazione di ‘X Factor e non del concerto; è stato risposto con l’intuibile affermazione che certe cose dipendono dalle strategie di marketing).

Per la prima volta ci sarà un’orchestra rock, diretta da Vittorio Cosma, compositore e produttore musicale, e formata da artisti del calibro di Enzo Avitabile (sax), Boosta dei Subsonica (tastiere), Andrea Mariano dei negramaro (tastiere e sintetizzatori), Roberto Angelini (chitarra), Fabrizio Bosso (tromba), Capone Bungt&Bangt (percussioni), Mario Corvini (tromba), Sebastiano De Gennaro (batteria), Stefano Di Battista (sax),Moreno Ferrara e Silvio Pozzoli (cori), Gnu Quartet (archi), Chicco Gussoni (chitarra), Albero Tafuri (piano e tastiere), , Federico Poggipollini (chitarra), Lorenzo Poli(basso), Elio Rivagli (batteria), James Senese (sax), Maurizio Solieri (chitarra). A costoro sarà affidato il prestigioso onore /onere di eseguire brani di Lucio Dalla, Adriano Celentano, Francesco De Gregori e Lucio Battisti, riletti in chiave rigorosamente rock e interpretati da Niccolò Fabi, Federico Zampaglione, Elio, Francesco Di Giacomo e Vittorio Nocenzi del Banco del Mutuo Soccorso, Appino dei Zen Circus, Emidio Clementi dei Massimo Volume, Cosmo, Colapesce, Erica Mou, Ensi e Giovanni Gulino dei Marta sui tubi.

Un’orchestra diretta da Giovanni Sollima e composta da cento violoncellisti darà il via alla parte serale delle danze, con l’esecuzione dell’ Inno di Mameli ed è prevista anche una performance del premio Oscar Nicola Piovani.Per quanto riguarda gli aspetti prettamente televisivi, la conduzione è affidata a Geppi Cucciari; la trasmissione in diretta, per la regia di Stefano Vicario, andrà in onda su Rai Tre dalle 15 (Anteprima) fino a mezzanotte, con un’unica interruzione alle 19 per il Tg3.

Per quanto attiene, invece, agli altri mezzi di comunicazione, è da segnalare che quest’anno gli utenti di iPhone e Android, dalla mezzanotte del 27 aprile ultimo scorso fino alle 23.59 del 5 maggio, possono scaricare un’applicazione gratuita per caricare i propri video e contribuire alla realizzazione di quello che è stato previsto come un vero e proprio film dal vivo. L’applicazione (app per gli amici) si chiama 1MVIDEO (www.1mvideo.it) e prevede una serie di tag come, ad esempio, la notte prima della partenza, il viaggio, gli incontri, gli ultimi istanti prima di tornare a casa, ma anche “felicità”, “amore”, “amicizia”. Tutto il materiale pervenuto verrà vagliato a partire dal 6 maggio e i migliori contenuti entreranno in «One Million Eyes, Baby», un film diretto dal grande e già citato Stefano Vicario. 

Durante la diretta, avrà luogo anche l'”1’M Festival“, il contest nato in difesa della musica dal vivo attraverso l’uso della rete: i sei finalisti, scelti proprio dal web e da due giurie predisposte, sono Aeguana way, Almamediterranea, CRIFIU, Le Metamorfosi, honeybird & the birdies e Toromeccanica; sarà possibile votarli con la rodata modalità del televoto.