la fata Morgana

Venite a ristorare la vostra anima sulle acque dello Stretto di Messina.

Fate cullare il vostro cuore dalla brezza che spira dallo Ionio e dal Tirreno.

Se il mare è placido, il cielo terso e avete quel pizzico di fortuna che bacia solo chi sa volare in alto, potreste vederla.

Sto parlando della Fata Morgana, un fenomeno fisico caratteristico di Reggio Calabria, che trae nome proprio dalla Morgana, sorella di Re Artù, che sarebbe venuta da noi a trascorrere l’ultima stagione della sua vita.

Da Reggio, grazie all’azione di riflesso dell’acqua, si vedono le strade di Messina.

Io, in trent’anni, non l’ho visto nemmeno una volta, si vede che sono un uomo sfortunato.

Comunque, a sottolineare la prestigiosa eredità, ora anche una statua.

È stata posizionata nei giorni scorsi sul lungomare di Reggio. Opera di due scultori reggini, la statua raffigura l’inclita fattucchiera in un atteggiamento che ricorda un po’ le figure mitologiche uscenti dall’acqua, tipiche di molte culture.