spire di Biscione tra radio, torri e ReteCapri

È stata presentata alla stampa l’offerta editoriale di Radio 105, Virgin Radio e R101; si tratta di un asset nel quale il Biscione ha investito 130 milioni, con la previsione di avere un risultato operativo positivo per cinque milioni nel 2017, con un obiettivo di 13 milioni al 2020, laddove l’insieme delle emittenti rilevate nel 2015 segnava un risultato negativo di 6,5 milioni. Nel primo trimestre dell’anno la stima della raccolta pubblicitaria è in crescita del 4,3% rispetto allo stesso periodo del 2016.
Per quanto riguarda la televisione, Pier Silvio Berlusconi si è mostrato aperto alla possibilità di creare una realtà unica delle torri di trasmissione del segnale, in virtú dell’offerta di Rai Way su Ei Towers, controllata dal Biscione al 40%. Si tratterebbe di un’unione «strategica per il settore e anche per il Paese. (…) Due anni fa avevamo lanciato un’Opa: (…) eravamo disposti a essere in minoranza allora e lo siamo anche adesso. Ci sono stati colloqui ma, al momento, non c’è nulla di concreto in essere».
Rispetto al 2016, Berlusconi prevede, per il semestre in corso, un segno positivo nella raccolta pubblicitaria, a ulteriore suggello di un andamento comunque migliore alla media di mercato. Riguardo alle indiscrezioni sull’intesa con Tbs – ReteCapri), l’amministratore delegato di Mediaset ha confermato l’acquisizione del canale lcn 20, nell’ambito di un accordo che dovrebbe includere anche le posizioni 120 e 520, oggi occupate da Rete Capri +1 e Rete Capri HD. Per il completamento dell’operazione, per la quale voci non confermate parlano di dieci milioncini di euro, Mediaset sta aspettando « la fine di una serie di passaggi burocratici e di controllo (…), le condizioni regolamentari e quelle sul perimetro dell’asset»; sui contenuti che saranno posizionati al tasto 20, «È prematuro dirlo adesso. Stiamo ancora decidendo, abbiamo diverse ipotesi ».
Ulteriori aggiornamenti, infine, sulla saga Mediaset – Vivendi.