cinema italiano tra Tognazzi, Salvatores ed Expo di Dubai

” Filmerò nelle varie regioni, ognuna con una propria diversità, il lavoro delle persone e le racconterò attraverso paesaggi, monumenti, opere d’arte”. Sarà “un nuovo umanesimo che è assolutamente necessario, non solo in Italia ma per tutto il pianeta, per cercare di cambiare qualcosa”.

Anche al di là del dato cinematografico, l’Expo di Dubai, in ritardo di un anno a causa della pandemia, “sarà un momento fondamentale per ripresentarsi al mondo”, come ha dichiarato Paolo Glisenti, Commissario per la partecipazione dell’Italia all’Esposizione Universale.  Nel padiglione Italia ogni regione potrà raccontarsi con video di tre minuti nel percorso espositivo denominato “Belvedere”, “una struttura circolare esternamente tutta fatta con muri a secco, come omaggio a un saper fare agrario, di paesaggio – ha spiegato il direttore artistico Davide Rampello. All’interno il visitatore sarà accolto da una specie di studiolo rinascimentale realizzato con vari tipi di legno, sul quale si affacciano otto finestre, con la persona al centro“. Ci saranno inoltre “un filmato di 12 minuti sul saper fare italiano nella sua completezza, e dei focus sulle varie regioni“.

Quanto all’impatto economico nel suo complesso, il già citato Glisenti ha calcolato un impatto economico di 1,5 miliardi di euro l’anno per il prossimo quinquennio, un calcolo che tiene conto dell’attrazione di investimenti dall’estero, in particolare da Paesi come quelli arabi, del Golfo, del Medio Oriente. In particolare, secondo  Glisenti, potrebbe essere di 500 milioni l’anno il ritorno ipotizzato per Pmi e start-up, di settori come l’agroalimentare o l’intelligenza artificiale.

La serata inaugurale sarà allegrata dal tenore Andrea Bocelli. Neanche a dirlo, il Padiglione Italia sarà un luogo fisico ma anche digitale e interattivo.