spicchi di made in Italy e gesta d’Alessandro Magno

una conferenza internazionale, promossa dall’Archivio Giorgini insieme all’Università di Bologna e in collaborazione con Associazione Oma (Osservatorio dei Mestieri d’Arte), con docenti ed esperti collegati da vari Paesi. Al centro del confronto l’esportazione dell’artigianato artistico (di cui Giorgini si occupava fin dal 1923) e l’immediato successo della moda italiana il cui export, in un solo anno, passò dai 125 mila dollari del 1950 a 1.5 milioni del 1951. Non solo, nel decennio 50/60 l’esportazione di maglieria crebbe da 364mila a oltre 18 milioni di dollari e il settore delle calzature salì da 125mila dollari a più di 23 milioni. Si parlerà inoltre della competizione con la Francia per la conquista del mercato americano e di temi ancora poco trattati dagli storici, come l’influenza italiana nella formazione della moda in Brasile.
Tra gli interventi figurano quelli di Antonella Mansi, presidente del Centro di Firenze per la moda italiana, Luigi Salvadori, presidente di Fondazione CR Firenze, e Mario Boselli, presidente onorario della Camera nazionale della moda italiana.
L’iniziativa è la prima della serie prevista per celebrare i due anniversari, che coincidono con la centesima edizione di Pitti Uomo che si terrà a giugno prossimo. In quell’occasione verrà presentata la prima biografia di Giorgini e realizzata una mostra.