“QUI È QUEL RAFFAELLO DA CUI,
FIN CHE VISSE,
MADRE NATURA TEMETTE D’ESSERE SUPERATA
E QUANDO MORÍ
TEMETTE DI MORIRE CON LUI”*
Il 2020 segna il cinquecentesimo anniversario dalla morte di Raffaello Sanzio; ci permettiamo di raccogliere, qui di seguito, alcune delle manifestazioni e delle iniziative che accompagnano e salutano tale importante ricorrenza.
- A partire da oggi, 6 aprile, data dell’effettivo cinquecentenario, le Gallerie degli Uffizi offrono un viaggio virtuale di tre giorni tra i capolavori dell’Urbinate. Agli Uffizi, infatti, come spiega il direttore Eike Schmidt, sopravvive “la piú alta concentrazione al mondo di capolavori”, tra cui la ‘Madonna del Cardellino e la ‘Madonna della Seggiola’. Le Gallerie pubblicheranno sulla loro pagina Facebook un video al giorno, per tre giorni consecutivi, dedicato a Raffaello e alle opere che, uscite dalle sue Sanzie mani, sono oggi ospitate agli Uffizi e a Palazzo Pitti. A commentare questo suggestivo viaggio, i profili uffizigalleries di Instagram e Twitter pubblicheranno anche approfondimenti quotidiani.
- È avvolta nell’oscurità, purtroppo, la mostra già prevista ed anche allestita alle Scuderie del Quirinale. La speranza è che il sonno sia interrotto, come nelle fiabe, dall’arrivo di un principe oppure, piú realisticamente, dalla fine dell’emergenza legata al Covid19.
- Villa Farnesina ha spostato rispettivamente all’autunno e al marzo 2021 le due iniziative che aveva organizzato.
- Alla Galleria Nazionale dell’Umbria (Perugia) è in programma, dal 9 ottobre al 10 gennaio 2021, l’esposizione delle sette copie perugine della Deposizione Baglioni.
- Sempre in Umbria, ma a Città di Castello, l’appuntamento è con ‘Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo’. L’esordio pittorico dell’Urbinate, infatti, avvenne proprio nella città tifernate, dove allestí una bottega con degli artisti che avevano lavorato con il padre, Giovanni Santi. A Città di Castello, Raffaello realizzò, a soli sedici anni, le sue prime opere indipendenti, come lo Stendardo della Santissima Trinità, conservato proprio nella Pinacoteca, e la Pala del Beato Nicola da Tolentino, opera frammentata e custodita in vari musei italiani e stranieri. Dipinse alcune famose Madonne col Bambino, come la ‘Madonna Solly’, la ‘Madonna col Bambino tra i Santi Girolamo e Francesco’ e la ‘Madonna Diotallevi’. Del periodo di Città di Castello sono anche il San Sebastiano, la Resurrezione di Cristo e la Crocifissione Gavari. Produsse anche famose pale d’altare, come la Pala degli Oddi, la Pala Colonna e l’incompiuta ‘Incoronazione della Madonna’, portata a termine da Giulio Romano e conosciuta come ‘Madonna di Monteluce’. Con la famosa pala dello Sposalizio della Vergine, una copia della quale è custodita nella Chiesa di San Francesco, Raffaello terminò la prima fase della sua arte e della sua esperienza a Città di Castello**.
- Al Mart di Rovereto, dovrebbe aprire il 2 ottobre ‘Picasso de Chirico e Dalí, dialogo con Raffaello’.
- A Londra, alla National Gallery è poi in programma, dal 3 ottobre al 24 gennaio 2021, una grande mostra organizzata in collaborazione con Credit Suisse. Oltre ai dieci capolavori già ospitati a Trafalgar Square (la santa Caterina d’Alessandria, le Madonne Garvagh, Mackintosh e dei Garofani, il celebre Ritratto di Papa Giulio II), saranno esposte oltre novanta opere, provenienti dalle piú grandi collezioni pubbliche e private del mondo, tra cui il Louvre, gli Uffizi, i Musei Vaticani, il Prado e la National Gallery di Washington. La mostra consterà anche di una chiave di lettura multimediale: le opere impossibili da spostare, come gli affreschi delle Stanze Vaticane, saranno presenti in mostra grazie a “modalità espositive innovative” né mancheranno, dell’Urbinate, le sculture, gli arazzi, le stampe, gli oggetti di arte applicata realizzati dai suoi progetti, i lavori nell’architettura, nell’archeologia, nella poesia, nonché l’attività di disegnatore. È interessante ricordare che la National Gallery ha inserito nel palinsesto 2020 anche Leonardo, Tiziano e Artemisia Gentileschi.
- Video in fundo, la televisione
cominciaha cominciato l’omaggio con ‘Raffaello. Il genio sensibile’, documentario condotto dallo storico dell’arte Luca Tomio, con la partecipazione straordinaria di Achille Bonito Oliva, proposto da Rai3 domenica 5 aprile alle 23.50. - Lunedí 6 aprile, oggi, alle 19.45, Sky Arte ripropone invece ‘Raffaello – Il principe delle Arti’, il film d’arte uscito al cinema nel 2017, con Flavio Parenti nei panni del pittore, Enrico Lo Verso nel ruolo di suo padre Giovanni Santi, Angela Curri in quelli della Fornarina e Marco Cocci nel ruolo di Pietro Bembo. Dopo la messa in onda, sarà poi disponibile on demand.
- In onda oggi su Rai Storia, alle 21.10, in prima visione televisiva, il documentario ‘La Roma di Raffaello’. Realizzato da Davide Savelli e Massimiliano Griner, il documentario è dedicato agli anni che il pittore trascorse a Roma dal 1509 al 1520. Tra i luoghi protagonisti, Villa Farnesina, commissionata da Agostino Chigi, con quegli affreschi ispirati ai miti classici.
- Radio Techetè riproporrà la lezione-spettacolo ‘Raffaello secondo Dario Fo’,
- Rai Radio3 dedicherà all’Urbinate l’intera giornata del 6 aprile 2020.
*È la traduzione di un distico di Pietro Bembo (Venezia, 1470 – Roma, 1547) che cosí recita :
ILLE HIC EST RAPHAEL TIMUIT QUO SOSPITE VINCI RERUM MAGNA PARENS ET MORIENTE MORI
** fonte: http://www.artfiller.it/artisti/raffaello/citta-di-castello/
*** fonte: http://www.arte.it, articoli vari
**** comunicati stampa ufficiali
Sul suo profilo Facebook, Alberto Angela ha comunicato: