una gondola di magia per Miyazaki

È sicuramente d’obbligo fare i complimenti a Silvio Orlando e agli altri trionfatori della LXV edizione del Festival del cinema di Venezia.

In passato era stata da noi proposta, proprio in queste sedi, la creazione di una sezione specifica sull’animazione nell’ambito del festival, dacché è difficile mettere a confronto film dal vero e anime in sede d’assegnazione di premi.

Alcuni, per risolvere il problema almeno dal punto di vista linguistico, hanno parlato di un “Leone d’oro morale” per Hayao Miyazaki, regista che vive ormai nell’Olimpo dell’anime.  

‘Gake no ue Ponyo – Ponyo on the cliff by the sea – Ponyo del promontorio sul mare’,  fiaba piacevolissima e ricca di suggestioni, è sicuramente degna di menzione per le variazioni stilistiche, sia nel disegno che nella scrittura cinematografica. 

Sempre ligio ai suoi principi, tra i quali il ripudio della tecnologia digitale e l’encomiabile sforzo di animare a passo 1,  Miyazaki ci parla di Ponyo, piccola creatura marina che rinuncia alla bolla protettiva creata dal padre stregone e va alla ricerca di un bimbo che voglia amarla, sulla falsariga della Sirenetta di Andersen.

Se vi riuscirà, perderà la sua magia ma diventerà una bambina vera. Altrimenti, si muterà in schiuma e si dissolverà nel nulla.

Locandina Ponyo on the Cliff by the Sea

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