Asterix e i Pitti

È nelle edicole di quindici Paesi del mondo, in ventitré lingue diverse, in cinque milioni di copie ‘Asterix e i Pitti‘, storia che segna il ritorno del popolare condottiero gallo, del suo amico Obelix e degli altri sprezzanti eroi che contrastavano le truppe di Cesare e di Roma servendosi di una magica pozione preparata dal druido Panoramix.

Erano otto lunghi anni che Asterix, pur apparendo spesso in televisione, non faceva capolino nelle edicole; questa volta affronterà i Pitti, un popolo che abitava la Scozia orientale e settentrionale.

È opportuno ricordare che Asterix non è che uno dei personaggi usciti dalla fantasia e dalla matita dei disegnatori belgi, veri maître à penser nel campo del fumetto; i suoi genitori furono René Goscinny e Albert Uderzo, che disegnò le sue storie dopo la morte di Goscinny fino a otto anni fa.

asterix e i pitti

il fumetto belga, dai Puffi a Tintin

Il Museo del Fumetto di Milano organizza la mostra “Belgio, il Regno del Fumetto”, che avrà luogo dal 21 giugno al 6 ottobre. 

Obiettivo dell’iniziativa è quello di testimoniare una delle esperienze che, nel mondo dei fumetti, è tra le piú interessanti al mondo: quella belga. Fu proprio nella terra di Rubens, infatti, che videro la luce personalità del calibro di Pierre Culliford, (Peyo, il padre dei Puffi), René Goscinny, creatore di Asterix insieme ad Albert Uderzo e co-autore, con Daniel Pennac, delle storie di quel Lucky Luke che era stato inventato da Morris, Edgar P. Jacobs, (Blake e Mortimer, 1946), André Franquin (Gaston Lagaffe, nel 1957; Marsupilami, nel 1952), Hergé (Tin Tin,1929).La mostra è un percorso cronologico lungo un secolo, parte dalla rivista ‘Le petit Vingtièmesulle cui pagine Tin Tin vide, in effetti, la luce, per passare al periodico Spirou che, oltre ad ospitare le gesta dell’avventuriero dai capelli d’oro, diede spazio anche alle prime tavole degli Schtroumpfconosciuti nel mondo nel mondo anglosassone come Smurfs (in Italia Puffi, come prima anticipato). Tavole originali, pubblicazioni d’epoca, albi e giornali testimonieranno come un Paese piccolissimo, incastonato nel cuore dell’Europa, abbia dato al mondo tanta creatività e tanti geni, nel mondo del fumetto e non solo. Piccolo è bello, a volte.