l'autunno di Rai Tre

Sembra che la programmazione della terza rete Rai possa subire trasformazioni drastiche a partire dalla prossima stagione.

Poiché, infatti, alcuni professionisti come Fabio Fazio, Giovanni Floris, Milena Gabanelli e Serena Dandini non sono stati ancora contrattualizzati a poche settimane dalla presentazione del palinsesto autunnale, sembra possibile che le loro trasmissioni in futuro non vengano realizzate (chi scrive crede d’aver intercettato una sfumatura in tal senso nel parlare di uno dei detti professionisti).

Fabio Fazio, peraltro, aveva annunciato di voler fare nuovamente Vieni via con me, con Roberto Saviano.

La7 o Sky diventerebbero lidi obbligati (secondo TV Sorrisi e Canzoni, anzi, sarebbe già in corso una trattativa tra La7 e il presentatore ligure).

In attesa di ulteriori informazioni sui già citati conduttori, domenica scorsa Neri Marcorè ha annunciato di voler lasciare Per un pugno di libri per fare altro. Dieci anni alla guida di un gradevole programma educational sono sicuramente una grande soddisfazione ma altrettanto importante, per un artista, è trovare nuovi stimoli.

Marcorè ha però auspicato che la trasmissione venga proseguita.

Chi scrive, pur conscio degli obiettivi professionali, si dispiacerebbe non poco se la garbata rubrica scolastico -letteraria della domenica venisse cancellata dai palinsesti.

Le squadre di giovani che si confrontano e scontrano a suon di libri, al solo scopo di vincerne degli altri e far fare bella figura a sé stessi e ai loro insegnanti, costituiscono adamantino modello di un’adolescenza buona e motivata, spinta da valori seri e concreti.

Da emittente di Stato.

tele novele

L’ispirazione di questo post non nasce dal recente ventennale di Beautiful, soap opera più vista in Italia, né dal decennale di Centovetrine, festeggiato a maggio, né da Un posto al sole, Tempesta d’amore,  Alisa, segui il tuo cuore o da altri prodotti del genere.
Innanzitutto, il post si intitola “Tele novele” mentre quelle testé citate sono soap opera, e ci piace ricordare che ci sono delle differenze (le telenovele, tutto attaccato, sono d’origine latinoamericana e hanno durata determinata dall’inizio, mentre le soap sono di provenienza americana o europea e hanno durata non predeterminata).  
La verità è che una delle conseguenze tipiche dell’avvicinarsi (astronomico) dell’estate è costituita dalle anticipazioni o comunque dalle indiscrezioni sulla stagione televisiva che inizia a settembre.
Gente che va, gente che viene, format confermati e altri sospesi, conduttori che emigrano, poltrone che danzano.
Per quanto riguarda i giri di valzer, Dagospia ha anticipato che
Enrico Mentana passerà alla direzione del Tg di La7 (da questi e dall’emittente al momento nessuna conferma ufficiale), SKY ha annunciato numerosi cambiamenti ai vertici .
Per quanto riguarda la programmazione
RAI, mi limito a segnalare un pezzo di Digital-sat sui movimenti tellurici della concessionaria di Stato.
Ma…
Mediaset? Dopo il lancio di La5 che, da oggi, 16 giugno 2010, è visibile anche su TivùSat, rimane ben vivace l’attesa per Italia 2 e il canale all news,
Per quello che attiene ai programmi,
Chi ha incastrato Peter Pan? torna in autunno, assieme a Il grande fratello,  La Corrida Io canto, mentre sarebbe ancora in embrione il progetto di Guarda chi balla, show che intenderebbe rendere onore alla musa Tersicore alla stessa stregua del fortunato programma di Milly Carlucci. Si tratta di informazioni abbastanza scontate.
Quello che mi sa un po’ meno di scontato è il preserale di Canale 5, se davvero tornerà in onda l’ormai stanchissimo 
Chi vuol essere milionario?, se rimarrà A gentile richiesta nella sua attuale durata (ma gli ascolti fin qui ottenuti non sembrano consentirlo), se verrà scelto un nuovo format, tra quelli testati.
O se dovremo…      
tornare a veder le stelle… (spero di potermi spiegare in altra sede…)

femminili e non solo…

La gestione di una rete televisiva presenta analogie con la gestione di un punto vendita. Sai cosa la gente vuole e glielo proponi.

La differenza è principalmente una: una rete televisiva fornisce prodotti mediali, impalpabili, mentre il POP  (= point of purchasing, punto di vendita) gestisce prodotti materiali, distribuendoli tra “gondole”, “isole” ed espositori invece che su un palinsesto.
Va poi chiarito quale tipo di punto vendita può essere assimilato a quale tipo di emittente televisiva.
Una grande rete generalista può essere accostata ad un grande magazzino, con reparti diversi che soddisfano bisogni diversi. un gruppo di emittenti ad un centro commerciale
Una piccola rete tematica può somigliare ad un negozio specializzato, una boutique d’alta moda, un negozio d’articoli sportivi, forse perfino il negozio per mancini gestito da Flanders a Springfield.
Massimo Comun Divisore vs. Minimo Comune Multiplo, mi è stato insegnato.
Aggregare il maggior numero possibile di mondi o agganciare target specifici, che sanno di potersi fidare di te 24 ore su 24 per guardare ciò che interessa maggiormente.
Nasce oggi, 12 maggio 2010 (san Pancrazio martire), La5, costola femminile e singolare dell’ammiraglia del Biscione, canale tematico gratuito del digitale terrestre. Se preferite quanto scritto all’inizio, reparto femminile aggiunto al supermercato già esistente.
I testimonial, tutti azzeccatissimi, hanno fatto simpatico capolino
per alcune settimane dagli schermi televisivi, salutando con le 5 dita della mano o addirittura chiedendoci se le cose dovessimo capirle con la musica.
Rispetto alle satellitari Fox Life, Fox Life +1 o Lei channel, anch’esse tematiche e femminili, La5, essendo canale slave gratuito di un’emittente commerciale generalista, raggiungerà un target più ampio.
Tornando al digitale terrestre,
entro la fine dell’anno vedranno la luce in casa Mediaset un canale all news e Italia 2, rete che dovrebbe declinare la verve e la velocità neurotrasmissiva di Italia 1 in chiave estrema e un po’ birichina.
Per la par condicio dobbiamo ricordare che, visto il successo di
Rai 4, l’azienda di viale Mazzini sta per lanciare Rai 5. L’azienda di viale Mazzini, inoltre, toglierà la parte “sat” alla denominazione dei canali DTT che la contenevano (RaiSat Premium e RaiSat Yoyo diventano Rai Premium e Rai YoYo) mentre, dal 18 maggio, per la gioia dei sostenitori del confusion marketing, ci sarà l’introduzione di un nuovo logo, uniforme per tutti i canali, con un quadrato al posto dell’attuale farfalla a due volti.
Telecom Italia Media ha partorito nei mesi scorsi La7 D (anch’essa a target femminile) ma stanno per nascere MTV + e La 7 on demand.
Si tratta di iniziative che consentono alle aziende televisive di strizzare l’occhio alla frammentazione e alla specializzazione del mercato, in una prospettiva di avvicinamento sempre maggiore ai gusti del pubblico (Berlusconi già negli anni ’80 immaginava la TV del futuro come una gigantesca edicola alla quale chiedere ciò che interessa).
Non c’è che dire, il bouquet che avremo a disposizione nei prossimi anni sarà sempre più allettante!

big Luciano!

“Oggi sarebbe uno dei big,
se non avesse fatto per tanti anni il dirigente!”

Mike Bongiorno, a Telemania (!)

La Corrida (che torna su Canale 5 l’anno prossimo, nda) nacque da una mia idea: proposi a Corrado di condurre un programma in cui la gente poteva esibirsi cercando di prendere il pubblico per le corna, come un toro, per conquistarlo. Corrado era perplesso, preferiva un varietà, ma io riuscii a convincerlo!

il protagonista del post, in un’intervista

Riflettevo nei giorni scorsi sui conduttori e sui personaggi del piccolo schermo ancora in auge, tra quelli della prima generazione. 
E ho pensato, tra gli altri, ad un signore nato a Reggio Calabria il 14 luglio 1932.
Vincitore di un concorso in Rai nel ’54, è passato da Parole mie a Tappeti volanti, da “Chiamate Roma 3131” a “Il sabato del villaggio” e molto altro, spiccando anch’ egli il salto da mamma Rai alle private, Telemontecarlo/La7, Odeon, Canale Italia. 

Negli anni ’70 ricoprì cariche dirigenziali, a parziale explicatio, se non excusatio della gaffe bongiorniana.

Mena vanto d’esser stato sposato da san Pio da Pietralcina.

Si chiama Rispoli. Luciano Rispoli.

Luciano Rispoli
Luciano Rispoli

 NB: il presente post è indipendente da contingenze storiche così come da finanziamenti occulti…

S.O.S. Tata!

S.O.S. Tata (Fox Life, La7) è universalmente considerato un reality.

Ma ha il plus, a mio avviso immenso, di essere utile ed educativo, di presentare spaccati  credibili e situazioni concrete, fornendo chiavi di lettura e soluzioni.

In ogni puntata una compita Specialista di pedagogia e problematiche infantili si reca a casa di una famiglia bisognosa e, dopo attento monitoraggio, aiuta la citata famiglia a sanare i conflitti che la dilaniano.

La settimana scorsa una di queste novelle Charlie’s Angels ha avuto il coraggio di incatenare i televisori di un intero appartamento, per consentire ai suoi occupanti di recuperare gli spazi dell’affetto e del dialogo.

E lo ha fatto in prima serata!

La tata di ieri sera ha aiutato due genitori a ritrovare la propria dimensione di coppia e a creare serenità nelle relazioni tra i figli, due pestiferi gemellini e una sorellina – vicemamma.

Come ho già scritto una volta, il genere televisivo del reality non è da demonizzare a priori.

Ha grandi potenzialità, che talvolta fruttificano in modo interessante. 

DarkLight