scripps arriva in italia e si aggiorna il piano frequenze lcn
Il gruppo Usa Scripps Networks avrebbe acquistato il numero 49 del sistema di numerazione del digitale terrestre dalla famiglia Cialfi, sfrattando Coming Soon Television. È quanto afferma Radiocor, che precisa inoltre che Coming Soon lascerà la piattaforma digitale mentre Scripps aprirà un canale lifestyle analogo a quelli che già gestisce negli Stati Uniti.
Sembra siano in corso da qualche mese, inoltre, abboccamenti con Rcs Mediagroup per partnership relative ad alcuni canali satellitari che fanno capo alla controllata Digicast (mondi come Lei, Dove, Caccia e Pesca e Caccia e Pesca+6, che hanno chiuso il 2012 con ricavi da 11 milioni di euro).
Nel frattempo, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato all’unanimità il nuovo Piano di numerazione automatica dei canali (LCN), a seguito della consultazione pubblica avviata il 4 ottobre 2012 e di un’indagine di mercato sulle abitudini e preferenze degli utenti svolta dall’Istituto Piepoli nel mese di gennaio 2013.
La nuova numerazione sarà la seguente:
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figli di una TV minore?

LA REALE DIFFUSIONE DELLE RETI MINORI
Con l’avvento del digitale terrestre, la proliferazione delle reti e la diffusione dei canali satellitari, il telecomando ha trovato nuovi orizzonti che vanno ben al di là del tasto 9 cui eravamo abituati fino a poco tempo fa. L’offerta di canali è ora spropositata, anche se i contenuti non hanno seguito di pari passo l’espansione delle reti. Infatti se si tolgono i canali +1 e le repliche, i contenuti originali restano piuttosto limitati.
Quello che ci interessa fare oggi però, è scattare una fotografia agli ascolti delle reti televisive. Ci sono molte sorprese, al di là delle reti generaliste i movimenti di audience cominciano a premiare la ricchezza di contenuti.
Nella prima tabella sono evidenziati gli ascolti medi sull’intera giornata nelle ultime settimane.
In questa seconda tabella invece, le reti sono ordinate sugli ascolti medi del Prime Time.
È interessante notare alcune differenze rispetto alla tabella precedente. In particolare Iris e Rai4 che nel Prime Time surclassano Real Time, probabilmente perché trasmettendo prevalentemente repliche di programmi popolari tipiche da generalista, più si avvicinano al target largo del Prime Time. Continuano a rimanere molto distanziate le reti a pagamento.
Resta evidente come le reti di maggiore diffusione non necessariamente debbano essere distribuite su più piattaforme. Iris ad esempio è visibile solo sul digitale terrestre ed è più vista (ad esempio) di Cielo Tv, distribuita sia sul DTT che sulla piattaforma Sky.
femminili e non solo…
La gestione di una rete televisiva presenta analogie con la gestione di un punto vendita. Sai cosa la gente vuole e glielo proponi.
Una piccola rete tematica può somigliare ad un negozio specializzato, una boutique d’alta moda, un negozio d’articoli sportivi, forse perfino il negozio per mancini gestito da Flanders a Springfield.
I testimonial, tutti azzeccatissimi, hanno fatto simpatico capolino per alcune settimane dagli schermi televisivi, salutando con le 5 dita della mano o addirittura chiedendoci se le cose dovessimo capirle con la musica.

Rispetto alle satellitari Fox Life, Fox Life +1 o Lei channel, anch’esse tematiche e femminili, La5, essendo canale slave gratuito di un’emittente commerciale generalista, raggiungerà un target più ampio.
Tornando al digitale terrestre, entro la fine dell’anno vedranno la luce in casa Mediaset un canale all news e Italia 2, rete che dovrebbe declinare la verve e la velocità neurotrasmissiva di Italia 1 in chiave estrema e un po’ birichina.
Per la par condicio dobbiamo ricordare che, visto il successo di Rai 4, l’azienda di viale Mazzini sta per lanciare Rai 5. L’azienda di viale Mazzini, inoltre, toglierà la parte “sat” alla denominazione dei canali DTT che la contenevano (RaiSat Premium e RaiSat Yoyo diventano Rai Premium e Rai YoYo) mentre, dal 18 maggio, per la gioia dei sostenitori del confusion marketing, ci sarà l’introduzione di un nuovo logo, uniforme per tutti i canali, con un quadrato al posto dell’attuale farfalla a due volti.
Telecom Italia Media ha partorito nei mesi scorsi La7 D (anch’essa a target femminile) ma stanno per nascere MTV + e La 7 on demand.
Si tratta di iniziative che consentono alle aziende televisive di strizzare l’occhio alla frammentazione e alla specializzazione del mercato, in una prospettiva di avvicinamento sempre maggiore ai gusti del pubblico (Berlusconi già negli anni ’80 immaginava la TV del futuro come una gigantesca edicola alla quale chiedere ciò che interessa).
Non c’è che dire, il bouquet che avremo a disposizione nei prossimi anni sarà sempre più allettante!