repetita iuvant (3)

“Vedete, bambini? La ‘a’ dell’articolo ha incontrato la ‘a’ della parola amica ed è caduta!
La lettera ‘elle’ ha pianto e la lacrimuccia è diventata un apostrofo!”

La maestra, in prima elementare

Qualcuno ha definito il bacio come “un apostrofo rosa tra le parole ‘io t’amo!’”. È abbastanza, dal punto di vista letterario. Dal punto di vista grammaticale, invece, sarebbe sufficiente ricordarsene. Al contrario, (altro…)

Oxford Dictionaries Word of the Year 2015: an emoticon (and in Italy ‘supercazzola’)

Someone complains on the 2015 Word of the Year according to the Oxford Dictionaries. Perhaps because 2015 Word of the Year is not a normal word but an emoticon:

“officially called the ‘Face with Tears of Joy’ emoji” (⇐http://blog.oxforddictionaries.com/).

That one we are living is a particular time. And linguists must take into consideration the different ways human beings communicate in. Or not? Is human language already reduced to that one of social network?

As for Italy, the vocabulary in 2016 welcomes ‘supercazzola’, the catchphrase born forty years ago in the film ‘My Friends‘, by Mario Monicelli, defined as 

“nonsense word or phrase, uttered with seriousness to impress and confuse the other party “.

Among other terms entered the language of Dante, it is to remember ‘tiki-taca’, tactical football, ‘Jihadista’, ‘telepedaggio’, ‘capocurva’, ‘complottista’, ‘pentastellato’, ‘cooking show‘, ‘reunion‘, ‘sfanalare’, ‘cogenitore’, ‘smart‘, ‘sciarpata’ (collective fluttering scarves of the supporters in the stadium), ‘poltronismo’ (attitude of those who would do anything to keep their job), ‘pentastellato’ (relative or belonging to the ‘5 Stars Movement’ ), ‘italofobia’ (attitude of strong aversion to Italy and all  Italian things), ‘conspiracy’ (those who weave plots and/or tend to imagine them), ‘recessionista’ for extradeficit.

(altro…)

chi vuol esser visionario?

visionario: (…) (significato 4) (fig.) chi (o che) dimostra grande fantasia e creatività: un regista, uno scrittore visionario | (fig.) chi (o che) si rivela lungimirante e quasi profetico (calco sull’ingl. visionary)

vocabolario Zingarelli della lingua italiana, edizione 2014

L’accezione di visionario sopra riportata, la quarta prevista da Zanichelli, è quella che piú mi accende ed è l’unica usata in questo blog.

È un concetto presente piú alla mentalità anglosassone che a quella italiana ma cavalca una tendenza che esiste da anni e che non reca alcun danno, a mio avviso, alla storia e alla dignità del termine.

È scomodata, bisogna ammettere, a ogni morte di Jobs o tutte le volte che si devono riconoscere i meriti di chi ha saputo andare oltre l’ovvio, prevedere il futuro e progettare scenari originali ma fattibili e forieri di miglioramento.

in soccorso del Pronto Soccorso

Il professor dottor lup. mann. Francesco Sabatini, nell’ambito della trasmissione ‘Uno mattina in famiglia ’(Rai 1), tiene la rubrica ‘Pronto soccorso linguistico ’: in ogni puntata spiega l’origine di un modo di dire e risolve i problemi grammaticali dei telespettatori.

La difesa della lingua dovrebbe essere sentita come un dovere istituzionale da parte della concessionaria di Stato e una rubrica come quella di Sabatini dovrebbe essere trasmessa ogni giorno e durare anche di piú. 

Si vuole esprimere qualche consiglio, inoltre, anche sulla struttura di questo appuntamento:

  1. come già detto, aumentarne la durata e la frequenza, anche in trasmissioni diverse;

  2. non ospitare in diretta telefonate di persone che impiegano sei minuti per formulare una domanda che, altrimenti, richiederebbe pochi secondi;

  3. raccogliere le richieste relative alla correttezza di singole forme in un’unica batteria di domande, da rivolgere al professore in soluzione unica (in sintesi, non perdere tempo in quisquilie);

  4. quando c’è perplessità su due forme, non limitarsi a mettere quella sbagliata in campo rosso e quella giusta in verde, ma segnare l’errore in modo evidente con una X o con un taglio trasversale (/);

  5. rendere piú televisivi gli interventi del prof, magari concordandoli con gli autori.

 Il tutto nella speranza che le rubriche pedagogiche nella televisione di Stato possano proliferare sempre di piú.

piuttosto che niente…

Questo post è animato dall’ambizione di prender parte alla nobile crociata che difende il vero uso di piuttosto da quello, erroneo, purtroppo attestato nell’uso quotidiano.
Si afferma pertanto che
  •     è meglio godere di buona salute piuttosto che essere malati;
  •    è meglio avere uno stipendio buono piuttosto che vivere nelle difficoltà;
  •     è meglio avere molti amici piuttosto che essere soli al mondo;
  •    è meglio avere un aspetto simpatico piuttosto che arcigno;
  •      è meglio parlare e scrivere bene piuttosto che male.
Si ritiene  tutto questo piuttosto interessante…
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