ci liberano dal fango
“Alla vista di quel burattino,
che sgambettava (nel fango, nda) a capofitto con una velocità incredibile
il Serpente (…) morí davvero”
Carlo Collodi, Pinocchio
Carlo Collodi, Pinocchio
La vita è come il mare. Talora limpida e cristallina, talaltra sporca.
Alcuni pesci si avvicinano al torbido, s’illudono di trovarvi nutrimento e se ne sentono attratti.
Altri, vedendo questi, si avvicinano e ne finiscono divorati.
Altri ancora, invece, sanno nuotare bene, schivano gli uni e gli altri e trovano acqua pulita quanta piú è possibile.
I Pesci di quest’ultimo tipo indicano la strada agli altri.
Il coraggio può essere antidoto efficace alla tristezza generalizzata di un sistema.
Soprattutto se si acquisisce che un sistema è composto di individui e che ogni individuo deve giocare la sua parte e prendersi le sue responsabilità.
. Si vuol riflettere è il coraggio di tutti i personaggi e giornalisti televisivi che muovono alla ricerca della Verità, come catodici inquirenti, instancabili Diogene del video. Di quando in quando, infatti, la televisione ci regala testimoni dotati della grande virtù del coraggio ed è strano che siano spesso i programmi di satira a brillare di quell’amore per la Verità che dovrebbe appartenere all’informazione giornalistica propriamente intesa.
Striscia la notizia è un programma d’intrattenimento ma ha fatto tali e tante coraggiose inchieste da superare abbondantemente molti telegiornali istituzionali (un mio professore di Economia e tecnica della pubblicità si chiedeva come lo stesso Ricci potesse non essere oggetto di iniziative perniciose).
Che dire di Edoardo Stoppa, amico degli animali, oggetto di brutale pestaggio assieme alla sua troupe (ai quali va la nostra solidarietà)?.
Che dire della giallovestita, bassottofera Stefania Petyx, che stana fatti e misfatti nei meandri del potere, arrivando finanche a sfidarne i tentacoli più oscuri?
Che dire delle inchieste di Giulio Golia e di altre Iene, che snidano malfattori, denunciano carenze e mettono in risalto le tante meschinità del mondo?
Che dire di giornalisti come Antonino Monteleone, mio conterroneo, che sanno pestare i calli agli impestabili, anche a rischio della propria autovettura?
In un Paese dove si lamenta spesso la mancanza di un giornalismo watchdog, le luci più nitide della comunicazione riescono a far breccia anche nelle tenebre più oscure!
Alcuni pensano che l’ipocrisia sia Bene,
sia un qualcosa che permette al sistema di rimanere in piedi.
Ma la sincerità, fin dove possibile, non sarà mai un Male…
“Oggi si confonde l’intelligenza con la cattiveria”
L’ho sentito dire al regista Pupi Avati
e concordo pienamente.
Mai si potrà confondere
la capacità di leggere il reale
con il fare del male agli altri,
perché il male non è mai giustificabile.
La gestione dei propri interessi può essere limpida e intelligente al tempo stesso,
non è difficile.
Ed essere buoni, del resto,
significa fare del bene,
non essere passivi o ignavi.
Alcuni pensano che la bontà sia degli ingenui.
Sbagliano.
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