brevi dai media (33)
- Luciano Rispoli ha deciso di lasciarci e noi lo salutiamo con un vecchio post.
- In Cina i supereroi si servono ancora di spade e sono celebrati da un genere cinematografico specifico, il wuxiapian. È un wuxiapian ‘SwordMaster 3D’, di Derek Yee; presentato in anteprima mondiale alla Festa del Cinema di Roma, tratto dal romanzo ‘The Third Master’s Sword’ (1975) di Gu Long (già adattato per il grande schermo nel 1977 in ‘Death Duel’), il film è prodotto da Tsui Hark. È un 3D che valorizza i movimenti dei protagonisti, duellanti che si muovono all’interno delle lotte per il potere, con elementi di western orientale, fantasy e humour; in un trionfo di acrobatiche e cincischiate coreografie: i protagonisti sono l’impulsivo e un po’ maledetto Cavaliere Yan (Peter Ho), maestro della Spada Mortale, e Hsieh Hsiao-feng (Lin Gengxin) che, stanco di combattere, tenta di farsi credere morto. (⇐Ansa)
- In tema di supereroi, il 16 novembre arriva in Italia “Faith”, supereroina bionda e cicciotta con poteri telecinetici. Di giorno insospettabile blogger, Faith compie le sue mirabolanti imprese con il favore della notte, difendendo la città da criminali e alieni. Le sue vicende hanno avuto un grande successo negli Stati Uniti, dove la miniserie, pubblicata lo scorso luglio dalla newyorkese Valiant Comics, ha raggiunto il primato della quinta ristampa piú rapida della storia del fumetto. Nata in un fumetto Valiant Comics, arriva in Italia grazie alla perugina Star Comics e sarà presentata in anteprima al Lucca Comics&Games, che si svolge dal 28 ottobre al 1° novembre. (⇐Ansa)
- La ventunesima edizione di ‘Capri Hollywood – The international Film Festival’, che si terrà dal 26 dicembre al 2 gennaio, sarà diretta dallo sceneggiatore e produttore americano Barry Morrow, premio Oscar per ‘Rain Man’. Da sempre impegnato sui temi della solidarietà, Morrow premierà il regista Gianfranco Rosi per “Fuocoammare”, film vincitore del “Capri European Movie Award”, e presiederà la giuria di ‘Cinema for Mercy’, il concorso internazionale di cortometraggi sul tema della Misericordia, argomento trattato anche nell’ambito del Giubileo di papa Francesco. Come ogni anno, la kermesse nasce e vive per iniziativa di Pascal Vicedomini, che l’ha anche fondata nel 1995; è stato lui a ricordare (more…)
Alice nel Paese di Virginia
L’edizione 2016 della Festa del Cinema di Roma (13 – 23 ottobre), con l’annessa sezione ‘Alice nella Città’ (13 -23 ottobre anch’essa), si presenta alquanto agguerrita.
Desiderosa, nelle intenzioni del direttore artistico Antonio Monda e degli altri organizzatori, di costituire un interessante momento aggregativo e di “festa”, come appare evidente dalla denominazione, del Cinema e delle altre Arti.
Desiderosa, peraltro, di essere la Festa del Cinema di Roma, non di alcuni quartieri soltanto; particolarmente significativa, infatti, sembra essere la Festa Mobile, che coinvolgerà le periferie ed il carcere di Rebibbia.
Tematiche affrontate quest’anno quelle che, da qualche tempo, sembrano essere la chiave di lettura obbligata del cinema, l’integrazione, la diversità, il lavoro, la politica. È quanto emerge dalla Selezione ufficiale, con quattro film italiani su quaranta titoli, e dalla sezione ‘Tutti ne parlano’, costituita da film che hanno avuto un decoroso esordio internazionale e desiderano adesso farsi conoscere in Italia:
Particolarmente interessante sembra l’anteprima di (more…)
fuggo(no) dal cinema?
Il Cinema è un’arte libera e chi fa il suo ingresso in una sala, alla ricerca della Bellezza, può farlo per impegnarsi ma anche per evadere. Da qualche tempo, tuttavia, alcuni Maestri rimproverano alla settima arte un insufficiente adeguamento del linguaggio e una scarsa attenzione all’attualità. La televisione sarebbe per molti motivi preferibile.
Bernardo Bertolucci ha dichiarato:
«Le serie che vedo sono piú belle di quasi tutti i film hollywoodiani. Trovo nella fiction quello che non vedo piú al cinema, i tempi della serialità sono quelli del cinema che amavamo».*
Robert Redford gli ha fatto pronta eco:
«La tv è un passo avanti perché la serie, tra ambientazione, luci, spazi e tempi permette di ritrovare le atmosfere del cinema d’autore che è stato cannibalizzato dal cinema industriale del blockbuster ed è rinato nelle serie d’autore».*
Il colpo di grazia arriva da Dustin Hoffman:
«La tv di oggi è la migliore che sia mai esistita, il cinema è il peggiore che abbia visto nei cinquant’anni in cui l’ho fatto».*
Ormai si occupano di televisione professionisti del calibro di Steven Soderbergh, Alejandro Gonzàlez Iñárritu, Steve McQueen, David Fincher, Woody Allen, Paul Haggis.
E in Italia? Alla presentazione de ‘Con il sole negli occhi’, il maestro Avati, in questi giorni alla prese con ‘Le nozze di Laura’, si era lasciato scappare:
cosa ci riserva il 2015 (3)
Aggiornamento del 10 gennaio: purtroppo è venuto a mancare il regista Francesco Rosi ed è d’obbligo ricordarlo, in un post sul nostro cinema. R.I.P.
Aggiornamento dell’11 gennaio: ha deciso di lasciarci anche Anita Ekberg; svedese, ha ricoperto un ruolo di spicco nel nostro cinema come la Anitona de ‘La dolce vita‘.
È d’uopo gettare uno sguardo d’insieme sull’offerta che il cinema italiano riserva ai propri adepti in questo 2015, almeno per le pellicole che sono già calendarizzate:
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il 15 gennaio è prevista l’uscita di ‘Hungry Hearts’, di Saverio Costanzo (il regista e la protagonista Alba Rohrwacher hanno ricevuto oggi a Roma, proprio al termine della presentazione del film, il terzo premio Pasinetti, assegnato dai giornalisti del SNGCI a Venezia 2014, per la migliore interpretazione femminile e la miglior regia; la Rohrwacher e Adam Driver avevano già ricevuto la Coppa Volpi a Venezia);
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e di ‘Italo’, di Alessio Scarso;
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il 22 gennaio ‘Sei mai stata sulla luna?’, di Paolo Genovese (giornalista in carriera, frequentatrice del jet set, s’innamora di un contadino e del suo mondo; con Raoul Bova, Liz Solari, Sabrina Impacciatore, Neri Marcorè, Giulia Michelini, Sergio Rubini, Emilio Solfrizzi, Pietro Sermonti, Nino Frassica e Paolo Sassanelli. Distribuito da 01, tanto d’inedito del cantautore Francesco De Gregori nella colonna sonora);
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nonché ‘Il nome del figlio’, di Francesca Archibugi;
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il 26, 27 e 28 gennaio, in occasione del Giorno della memoria, arriva nelle sale ‘Corri ragazzo corri’, di Pepe Danquart, ispirato all’omonimo romanzo di Uri Orlev (bimbo di otto anni fugge dal ghetto di Varsavia e cerca di sopravvivere fingendo d’essere un orfano polacco e lavorando come bracciante);
los angeles – Italia 2013
Il festival ‘Los Angeles – Italia’ ideato da Pascal Vicedomini e giunto quest’anno all’ottava edizione, si aprirà domenica 17 aprile e si chiuderà il 23, giusto in tempo per lasciare il passo alla Notte delle Stelle (se ne accennava qualche post addietro, con riguardo al documentario su Emergency).
La kermesse, sostenuta dal MiBac e da Eni, vanta un programma di raro interesse, che spazia dalla prima americana di ‘Gladiatori in Roma 3D’ alla celebrazione dello spaghetti western con gli interpreti di quel ‘Django Unchained’ regalatoci da Quentin Tarantino, di ‘Foxx Waltz’ e con Franco Nero, Giuliano Gemma, Enzo G. Castellari. Previsti inoltre il conferimento del premio Jack Valenti a Robert De Niro e a Sergio Leone (‘C’era una volta in America’), il premio Excellence Award conferito a Michele Placido (che presenterà ‘Il cecchino’) e una serie di documentari.
Sarà anche gradita occasione di far conoscenza con alcuni italiani esordienti (attori come Mario Rivelli, Marta Gastini, Claudia Zanella e registi quali Valerio Zanoli, Andrea Zaccariello e Toni Trupia).
al via il Roma Fiction Fest 2012

Il Roma Fiction Fest 2012, giunto alla sesta edizione, avrà luogo da quest’oggi fino al 5 ottobre presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Promossa dalla Regione Lazio e dalla Camera di Commercio di Roma, organizzata da Steve Della Casa e condotta da Miriam Leone in sostituzione di Alessia Marcuzzi, la kermesse presenterà ottanta anteprime internazionali e cinque mondiali. Si tratta di una manifestazione piú che opportuna, vista l’importanza strategica della fiction nella nostra televisione (costa poco e fornisce prodotti riutilizzabili). Da non dimenticare, inoltre, che, in un Lazio che già vanta una forte vocazione all’audiovisivo, un evento di questa portata può anche catalizzare nuove formule d’investimento e nuove sinergie, come si tenterà di fare con il mercato argentino, terreno che si ritiene fertile per le brillanti italiche menti anche in virtú dei quindici milioni di euro stanziati dall’INCAA.
A livello internazionale, grandi sono sicuramente le aspettative sulle produzioni BBC Worldwide:
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una di esse ha le aspettative già nel titolo, ‘Great Expectations’ ispirato all’omonimo romanzo di Dickens;
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‘Ripper Street’, presentato dal protagonista Matthew Mcfadyen , che interpreta Jack Lo Squartatore e che abbiamo già visto al fianco di Keira Knightley;
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l’attesissimo ‘Da Vinci’s Demons’, che vanta uno sceneggiatore come David Goyer (autore dei dialoghi de ‘The Dark Knight Rises’) e una fonte d’ispirazione come quella di Dan Brown.
Che dire, poi, de ‘Beauty and the Beast’, prodotto da CBS? Ambientata negli Stati uniti del dopo 11 settembre e della guerra in Afghanistan, ‘Beauty and the Beast’ è la storia della detective Catherine Chandler (Kristin Kreuk, già vista in Smallville) che, a distanza di anni, ritrova Ron Perlman Jack Ryan. Jack Scully in ‘Neighbours’), l’uomo che l’aveva salvata da un agguato in cui la madre era rimasta uccisa. L’unico difetto dell’uomo è che quando s’infuria si trasforma, appunto, in una “bestia” dall’indicibile forza.
Per quanto attiene a casa nostra, i prodotti da segnalare sono (more…)
i cinque verso Torino
Il prossimo Torino Film Festival, il 29°, avrà luogo nel capoluogo piemontese dal 25 novembre al 3 dicembre.
La sezione “Figli e Amanti”, voluta da Gianni Amelio*, ospiterà Antonio Albanese, Ascanio Celestini, Michele Placido, Kim Rossi Stuart e Sergio Rubini, professionisti che si muovono con abilità sia davanti alla macchina da presa che sulla sedia da regista.
* direttore della rassegna
piazza Fontana secondo Giordana, Kassovitz secondo Placido
Inizieranno a maggio le riprese de ‘Il romanzo della strage‘ *, film che intende ricostruire i fatti di piazza Fontana, su ispirazione del libro “I segreti di Piazza Fontana”, di Paolo Cucchiarelli.
Il commissario Luigi Calabresi sarà interpretato da Kim Rossi Stuart, affiancato da quello che il produttore Riccardo Tozzi ha già definito un “supercast”.
Marco Tullio Giordana ne curerà la regia e, insieme a Stefano Rulli e Sandro Petraglia, la sceneggiatura.
Anche Michele Placido, nel suo piccolo, continuerà a raccontare episodi di cronaca nera.
‘Le guetteur’ (Il cecchino) vedrà il primo ciak in Francia, il 27 giugno, e sarà basato sulla sfida tra il commissario Auteil e Kassovitz, che uccise tutti i poliziotti accorsi sul luogo delle sue rapine.
Il regista ha già parlato di un budget milionario e della speranza di avere nel cast Monica Bellucci e Raoul Bova.
* titolo provvisorio
terzo e trino
Il terzo capitolo di Manuale d’amore si suddivide in tre episodi, legati alle diverse età della vita:
“Giovinezza”
è la storia vera dell’avvocato Roberto (Riccardo Scamarcio) che, già prossimo alle nozze con Sara (Valeria Solarino), incontra la conturbante Micol (Laura Chiatti), che lo seduce e gli cambia la vita.
“Maturità”
Fabio (Carlo Verdone) è professionista affermato e consorte fedele da 25 anni. La sua vita viene cambiata da Eliana (Donatella Finocchiaro), che lo seduce fingendo in realtà di essere un’altra persona.
“Oltre”
Adrian (Robert De Niro) vive da molto tempo a Roma ma è d’origine americana. Insegna storia dell’arte all’università e Roma è la città che ha scelto proprio perché è quella che più ama. Entra in scena dopo aver colpito involontariamente Fabio con la porta dell’ascensore. Anch’egli sarà fulminato da una saetta di Cupido e la diretta interessata darà Viola (Monica Bellucci), la bellissima figlia del fido portinaio Augusto.
A proposito, è il caso di citare per ultimo il nome di uno dei personaggi, un tassista che fa da fil rouge a tutto l’intreccio: Cupido.
Un momento tutto d'oro (*)
Non c’è che dire, è un bel momento per il nostro cinema!
I DATI (Fonte Cinetel, dati in euro; in rosso gli italiani)
Incassi del week end:
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Qualunquemente, 5.395.840;
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Che bella giornata!, 4.332.063;
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Immaturi, 3.297.926;
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Vi presento i nostri (Little Fockers), 1.104.532;
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Vallanzasca – Gli angeli del male, 986.324.
Maggiori dieci incassi da inizio stagione:
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Che bella giornata, 38.6 milioni;
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Benvenuti al Sud , 29.8 milioni;
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La Banda dei Babbi Natale, € 21.4 milioni;
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Natale in Sud Africa, 18.6 milioni;
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Harry Potter e i doni della morte. Parte I, 17.6 milioni;
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Shrek e vissero felici e contenti, 17 milioni;
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Maschi contro femmine, 13.6 milioni;
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Cattivissimo me, 12.5 milioni;
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The Tourist, 11.1 milioni;
10. Inception, 10.7 milioni.
(*) = stavolta ho richiamato Un autunno tutto d’oro, il varietà storico di Mediaset per la presentazione dei palinsesti…
angeli del male
Non è questa la sede per riprendere la diatriba sull’ultimo film di Michele Placido, Vallanzasca – Gli angeli del male (liberamente ispirato al libro Il fiore del male, di Carlo Bonini e interpretato da Kim Rossi Stuart, Filippo Timi, Valeria Solarino e Paz Vega).
Nell’intervista che Rossi Stuart, protagonista, ha rilasciato a Panorama, l’attore italiano afferma:
“Renato Vallanzasca? Oggi è un uomo diverso dal pazzo assassino di un tempo. E se esiste la certezza della pena, lui ne è l’esempio: i suoi complici sono usciti di prigione molti anni fa, lui a sessant’anni sta ancora dentro“.
L’attore ha esplorato la psiche di Vallanzasca incontrandolo “quattro o cinque volte, mai in carcere, sempre in momenti di permesso” .
“Renatino” sarebbe oggi
“un simpatico sessantenne sempre pronto alla battuta, socievole e bravissimo a instaurare un rapporto e una sintonia con tutti” .
Prosegue, inoltre:
“ha una capacità di autoanalisi che non mi aspettavo (…) Se con il Renato Vallanzasca di un tempo non credo sarei entrato in buoni rapporti, con quello di oggi c’è questa possibilità”.
La pellicola arriverà nelle sale il 21 gennaio. Per adesso c’è il trailer:
Anche libero va bene
Anche libero va bene, presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, segna l’esordio alla regia di Kim Rossi Stuart, attore che apprezziamo in modo particolare, per Le chiavi di casa e molto più. Ci sembra esistere in lui quel perfetto connubio tra sensibilità artistica e capacità tecniche che in un attore è di fondamentale importanza.
Abbiamo ricavato da Cinematografo.it le seguenti recensioni:
“Auguriamo a Kim Rossi Stuart di trovarsi un posto nella piccola grande storia delle opere prime perché la sua prima esperienza da regista se lo merita proprio. (…) Con le partecipazioni a ‘Le chiavi di casa’ e ‘Romanzo criminale’ e con questo suo debutto da regista la figura di Kim Rossi Stuart, il cui muoversi controcorrente non cessa di stupire, fa un bel salto in avanti. Tenendo miracolosamente insieme, in equilibrio delicato, un’indole gentile, discreta e taciturna con un fondo – ne sono testimonianza il suo Freddo di ‘Romanzo criminale’ e il suo padre di ‘Anche Libero va bene’ – popolaresco, sanguigno, un po’ minaccioso.” (Paolo D’Agostini, ‘la Repubblica’, 5 maggio 2006)
“A 37 anni, Kim mostra di avere in regola le sue carte professionali. Figlio d’arte, bambino attore in un film di Bolognini, ha fatto in seguito ottime cose sullo schermo (con registi come Antonioni, Benigni, Amelio e Placido) e in tv. Sul palcoscenico si è misurato in un arduo duetto con un gigante della forza di Turi Ferro, poi è stato Amleto e Macbeth. Una carriera in continuo progresso, una maturazione artistica che lo ha portato ad autodirigersi in questo suo primo film. Dove impersona il cameraman Renato, un personaggio ispido e a tratti sgradevole, spesso con le furie nel cuore. Dirigendo se stesso e gli altri, il neoregista ha avuto il coraggio (o vogliamo chiamarla ispirazione?), di dimenticare i trucchi e le astuzie che costituiscono il bagaglio del buon professionista. La decisione vincente, razionale o istintiva, è stata di non fare il cinema, ma di rispecchiare la vita. Perciò i critici unanimi hanno messo in campo il riferimento a Vittorio De Sica, un altro attore passato dietro alla macchina per vocazione alla verità. Ma più di ‘Ladri di biciclette’ bisognava ricordare ‘I bambini ci guardano’, titolo che non stonerebbe su ‘Anche libero va bene’. (…) Accompagnando il protagonista senza mai abbandonarlo, l’autore imbastisce le sequenze più intense quando sottolinea la solitudine di Tommi, il suo doloroso risentimento tra il non comprendere e il non venire compreso, la difficoltà di legare con i compagni, le delusioni di un primo amoretto e la vertigine di un’esistenza a rischio ben raffigurata nelle ripetute fughe sul tetto di casa. Qui il ragazzino Alessandro Morace, scoperto in una scuola della periferia romana, si inserisce con sorprendente semplicità in una tradizione tutta italiana di piccoli protagonisti presi dalla vita; e si sarebbe tentati di presagirgli un futuro simile a quello di Franco Interlenghi, che partito in calzoni corti da ‘Sciuscià’ (1946) è ancora sulla breccia. Rossi Stuart e gli sceneggiatori che hanno collaborato con lui hanno avuto cura di rispettare le ragioni dei singoli personaggi anche quando appaiono aberranti, vedi il caso della madre sciagurata, e a non lasciarsi travolgere da parzialità o tentazioni di facili giudizi morali. Nel felice esito complessivo del film assume un accattivante rilievo la cornice romana tratteggiata dalla bella fotografia di Stefano Falivene.” (Tullio Kezich, ‘Corriere della Sera’, 12 maggio 2006)