la campagna di Russia e la troika del David

Il festival del Cinema Italiano ‘Nice’ è in corso a Mosca, sotto l’egida dell’Istituto Italiano di Cultura (IIC). il programma della manifestazione prevede sei film in anteprima, due documentari e tre premi. L’apertura è stata affidata alla proiezione de ‘Il cuore grande delle ragazze‘, di Pupi Avati, del quale questo blog si è spesso occupato. La rassegna si concluderà il 17 aprile e sarà ospitata da due cinematografi: ’35 mm’ e ‘Formula Kino Gorizont’.

Per quanto attiene al nostro Paese,  è stata resa nota la scelta delle nomination al David di Donatello. A contendersi l’ambita statuetta tre pellicole:

  • This Must Be the Place‘ di Paolo Sorrentino (quattordici).

Otto nomination sono andate a ‘Cesare deve morire‘ dei fratelli Taviani e a ‘Magnifica Presenza‘ di Ferzan Ozpetek.

Neanche a dirlo, i professionisti in questione…

non vedono l’ora…

(diretta tv il 4 maggio su Rai Movie)

nove motivi d’orgoglio

  • Miss Italia 2011, tale Stefania Bivone, è nata a Reggio Calabria ed è a tutt’oggi residente nella medesima provincia.

Sono otto, poi, i film scelti dall’Anica per la candidatura all’Oscar come miglior film in lingua non inglese:

  • Corpo Celeste, di Alice Rohrwacher;

  • Habemus Papam, di Nanni Moretti;

  • Nessuno mi può giudicare, di Massimiliano Bruno;

  • Noi Credevamo, di Mario Martone;

  • Notizie dagli scavi, di Emidio Greco;

  • Tatanka, di Giuseppe Gagliardi;

  • Terraferma, di Emanuele Crialese;

  • Vallanzasca – Gli angeli del male, di Michele Placido.

cara Carolina

Qualcuno ha scritto che la recente consegna dei Nastri d’Argento a Taormina (vedi la fine del post per l’elenco completo) ha premiato il ricambio del cinema italiano.

In questa sede ci si limita a complimentarsi con Carolina Crescentini, Nastro d’Argento come miglior attrice non protagonista per ‘Boris‘ e ‘20 sigarette‘, che è di sicuro una delle new entry piú frizzanti del nostro cinema, ma della quale vorremmo tratteggiare la particolare simpatia.

A chi scrive è infatti capitato di ascoltare la Crescentini dal vivo, nell’ambito del Reggio Calabria Film Fest (edizione 2010) e desidera riprendere in questa sede quanto dalla ragazza raccontato.

L’attrice, disponibilissima, si è innanzitutto preoccupata di tenere accesi i sogni di chi vuol lavorare nel cinema: (altro…)

Cannes nel 2011

“Dopo l’annuncio nei giorni scorsi della Palma d’oro alla carriera che verrà assegnata al maestro Bernardo Bertolucci, sapere che in competizione al 64mo festival del cinema a Cannes ci saranno anche i film di Nanni Moretti e Paolo Sorrentino è segno di buon auspicio per il cinema italiano. Mi congratulo vivamente con i due registi e, sul solco di quanto già affermato ieri durante la consulta dello spettacolo, confermo il mio impegno per uno sviluppo migliore di un settore strategico quale la cinematografia”.

Il ministro Galan. Originale.

Il 64° Festival di Cannes, che avrà luogo dall’11 al 22 maggio, potrebbe riservare più di un motivo d’orgoglio al nostro cinema.

 I colori del nostro Paese saranno difesi da Nanni Moretti, con Habemus Papam, da Paolo Sorrentino, con This must be the place e da Pasquale Marino, esordiente formatosi al Centro sperimentale di cinematografia, che compete nella sezione Cinéfondation con il corto L’estate che non viene).

Il maestro Bernardo Bertolucci, già ospitato dalla perfida Albione, riceverà la Palma d’oro alla carriera.

Per quanto riguarda gli interpreti, sono italiani Riccardo Scamarcio, che ha recitato in Polisse, di Maiwenn Le Besco e Jasmine Trinca, che ha vestito i panni di una prostituta nel film di Bertrand Bonello L’apollonide. Souvenirs de la maison close.

Dopo il salto, il programma dettagliato del Festival. (altro…)

habemus papam

In Italia habemus Papam.

Ed è il vertice di un’ istituzione religiosa che si occupa anche di politica, riuscendo ad affermare, ad esempio, che i single non possono adottare figli. Laddove anche una logica banalmente matematica preferirebbe un genitore solo allo zero assoluto!

Incredibile come alcune categorie, come la separazione tra compiti spirituali e politici, non riescano a entrare nella mente delle persone!

Sia consolatorio, suvvia, il back-stage di ‘Habemus papam’, la recente fatica di Nanni Moretti che sta per uscire al cinema:

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Caos calmo

Sabato pomeriggio sono andato a vedere “Caos calmo” con l’ambizioso intento, tra gli altri, di cercare di capire per quale motivo santaromanachiesa lo abbia duramente stigmatizzato. In tutta schiettezza, non trovo che le scene di sesso, peraltro limitate ad un solo momento della narrazione, meritino anatemi particolarmente veementi, forse le cancellerie vaticane si sono inquietate per altri motivi.

Tornando al film, trovo che il titolo renda bene l’effettivo manifestarsi delle emozioni e dei sentimenti dei protagonisti.

Il mondo ha subito una catastrofe, eppure tutto, apparentemente, è tranquillo.

Pietro Paladini (Nanni Moretti) ha un meraviglioso rapporto con la figlia, quest’ultima ha un bellissimo rapporto con lo zio Carlo (Alessandro Gassman), e questi è legato al fratello Pietro da cordiale e goliardica complicità.

La moglie di Pietro è morta, nel film si vede solo il cadavere tra fette di melone, senza la minima sofferenza, fisica o spirituale, dei personaggi.

Nei giorni successivi, Pietro fatica a rimanere agganciato alle problematiche aziendali, si stringe morbosamente alla figlia, aspettandola in macchina davanti a scuola dall’inizio alla fine delle lezioni.

È un mondo simpatico. Il gestore del bar che prepara panini, la splendida biondina che porta il cane Nebbia a passeggiare sempre nello stesso posto, il ragazzino handicappato che saluta l’antifurto dell’automobile e diventa un appuntamento istituzionale, irrinunciabile.

Il disagio di Pietro affiora a tratti, ad esempio alla vista del sangue, e i suoi sforzi di metabolizzarlo inserendolo nelle categorie mentali del quotidiano cozzano contro l’inevitabile problematicità del momento.

Riferimenti religiosi o spirituali ce ne sono parecchi, le strategie aziendali vengono simpaticamente descritte con gli schemi della Trinità cattolica e del monoteismo ebraico, padre e figlia parlottano insieme dei palindromi e del SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS.

Bellissimo il commento musicale.

Quanto alle inquadrature, devo mostrarle ad esempio a quel dirigente di cui vi parlavo…

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