navigato mi hai!

Sebbene non sovvenzionato dalla pro loco di qualche città sarda, il programma Mediaset un po’ reality e un po’ factual (dal titolo ancora sconosciuto) che sarà realizzato ad agosto in Sardegna farà sicuramente apprezzare a chi ancora non li conoscesse gli incantevoli paesaggi dell’isola.

Un veliero a tre alberi, forse cugino aristocratico del panfilo di Pier Silvio (oppure il medesimo ristrutturato, chissà…), ospiterà nove coppie di concorrenti, che saranno ripresi dalle telecamere sia durante la permanenza a bordo sia a terra. Giorno per giorno, il galeone circumnavigherà l’isola che ha dato i natali a Grazia Deledda, descrivendo un periplo ricco di bellezze paesaggistiche e piacevoli avventure ma si spingerà anche all’interno partendo, si dice, da Carloforte.

La notizia è stata anticipata dal sito internet de l’Unione Sarda, i porti interessati dovrebbero essere sette.

Pare, inoltre, che il casting sia ancora in corso… 

AGGIORNAMENTO DEL 20 AGOSTO: l’imbarcazione si chiama “El Pirata” e ospiterà otto coppie per quaranta giorni. I concorrenti si sono imbarcati ieri a Cagliari e continueranno a navigare fino al 24 settembre. Il programma, dal titolo ‘Sweet Sardinia”, andrà in onda in autunno su La 5.

Argo, Sardinia and the Springy…

Iran has launched legal action against ‘Argo’, the beautiful Ben Affleck’s film that tells the escape of six American hostages from the embassy of the United States in Tehran in 1979 and who won the 2013 Oscar for Best Picture.

The heirs of the Persians, as  the French lawyer Isabelle Coutant-Peyre told Le Figaro, do not want the film to be banned, but the addition of the disclaimer, however frequent, “the facts stated in the film are not really happened” .

It would be, according to them, a sort of due clarification.

L’Iran ha avviato un’azione legale contro ‘Argo’, la bella pellicola di Ben Affleck che racconta la fuga di sei ostaggi americani dall’ambasciata degli Stati uniti a Teheran nel 1979 e che ha trionfato agli Oscar 2013 come Miglior film.

Gli eredi dei persiani, secondo quanto ha dichiarato a Le Figaro l’avvocato francese Isabelle Coutant-Peyre, non vogliono che la pellicola sia vietata ma che sia aggiunta la dicitura, peraltro frequente, “i fatti riportati nel film non sono realmente accaduti”.

Sarebbe, secondo loro, una sorta di dovuta precisazione.


 

Maybe the first time in history that a film  entirely shot in Sardinian dialect  arrives in theaters throughout Italy.

Will be ‘Su Re‘ (The King), by John Columbu (born in Nuoro, Sardinia), a transposition of the Gospel narration of the Passion of Christ shot in the mountains of Nuoro, whose release was scheduled on March 28, Holy Thursday.

It will be , in the intentions of the teacher, “a Franciscan film in the wake of the new season announced by Pope Francesco, sobriety, spirituality profound poverty”.

 

Sarà forse la prima volta nella storia che un film girato interamente in sardo arriva nelle sale di tutta Italia.

Sarà ‘Su Re’, del nuorese Giovanni Columbu, trasposizione del racconto evangelico della Passione di Cristo girata sulle montagne di Nuoro*, il cui arrivo è stato programmato il 28 marzo, Giovedí santo.

Si tratterà, nelle intenzioni del maestro, di “un film francescano nel solco della nuova stagione annunciata da papa Francesco, sobrietà, spiritualità profonda, povertà”.

*pron. Nùoro, non Nuòro


 

Adriano Celentano has posted in his website the petition ‘Let’s save the places of the Boy via Gluck’, promoted by the association of Martesiana Friends and by Legambiente Circles in Milan, directed to the Minister of the Cultural Heritage with the evident desire to include the famous and by now legendary Gluck Street of the well-known song among the cultural and landscape assets to save.

It should be remembered that  “The Springy”  lived there his childhood with his family and that Gluck was, however, not a mediocre Austrian composer.

Adriano Celentano ha postato sul suo sito la petizione ‘Salviamo i luoghi del Ragazzo della Via Gluck’, promossa dall’Associazione Amici della Martesiana e dai Circoli Legambiente di Milano e indirizzata al ministro dei Beni culturali con l’evidente anelito di inserire la famosa e ormai leggendaria via Gluck della nota canzone tra i beni culturali e paesaggistici da tutelare.

È opportuno ricordare che il Molleggiato ha vissuto colà la sua infanzia, assieme alla famiglia e che Gluck era, peraltro, un non mediocre compositore austriaco.

DarkLight