cosa ci riserva il 2015

Cosa ci riserva il 2015 al cinema? Può sembrare una domanda prematura ma, visto lo spazio riconosciuto alla generosità del mese in corso, giocare d’anticipo può avere un suo perché. Si consideri, inoltre, che, quanto a offerta cinematografica, il 2015 sarà davvero un anno ricco di sorprese.

Di seguito, una breve rassegna dell’offerta stelle e strisce, rimandando ad altra sede quella del cinema nostrano: (altro…)

l’importanza (anche cinematografica) della Paura (2)

La paura tiene sempre banco e, dopo il grande successo de L’importanza (anche cinematografica) della paura, è opportuno tornare su tale importante moto dell’anima.

Chi è, infatti, quel simpatico cagnolone che, pur non particolarmente coraggioso e anzi pusillanime, aiuta grandi e piccini ad affrontare le paure? Scooby-Doo, ovviamente, sempre in compagnia del suo amico Shaggy, altrettanto tremebondo, e dell’affiatato gruppo di amici della storica serie di Hanna & Barbera! In ognuna delle sue avventure c’è un mistero pauroso da scoprire ma, inevitabilmente, si scopre che dietro la paura che si poteva nutrire c’era in realtà un volgare trucco o un bieco interesse. Sembra stia per arrivare un nuovo film con Scooby-Doo, attori veri e immagini generate al computer (live action e CGI), è stato annunciato a pochi giorni dalla scomparsa di Casey Kasem, storico doppiatore del citato Shaggy. È opportuno ricordare che il simpatico alano era già stato protagonista di pellicole cinematografiche, dirette da Raja Gosnell e prodotte da Charles Roven: ‘Scooby-Doo nel 2002 e ‘Scooby-Doo 2 – Mostri scatenati nel 2004 (Warner Bros.). (Deadline)

La paura è stata anche il tema dell’ultimo Cartoons on the bay e, proprio in tale occasione, il gruppo De Agostini ha presentato la seconda stagione de L’officina dei mostri‘, il programma televisivo che consente ai minorenni di costruire davvero, in plastilina e altri materiali, il mostro dei loro incubi (o dei loro sogni, chissà); il laboratorio è aperto dal lunedí al venerdí su DeAKids, alle 18.30, con gli artisti Marco Falatti e Matteo Cremona, rispettivamente modellatore e disegnatore. Insieme al programma, all’ultima edizione del festival sono stati presentati i risultati di una ricerca dal titolo ‘La paura creativa: non un ostacolo ma una risorsa per crescere e mettersi alla prova’, rivolta dall’osservatorio Tips ai bimbi dai 5 ai 10 anni.

Simpatica coincidenza, proprio in queste ore un comunicato stampa del gruppo ci ricorda alcuni dati importanti sui suoi canali:

A due anni dal lancio, Super!, il canale di intrattenimento per ragazzi di De Agostini Editore visibile sul digitale terrestre al numero 47 del telecomando e 625 di Sky, si posiziona come secondo canale kids dtt del mercato italiano (prescolari inclusi) con un dato  progressivo di 68mila AMR sul target commerciale bambini 4-14 anni slot 7-22. (…) Anche sul fronte satellitare, il network kids dei canali tv del gruppo De Agostini Editore raccoglie nel 2014 ascolti in crescita. Il network segna un progressivo di oltre 10K AMR sul target individui slot 2-2. DeAKids, con circa 500.00 contatti al giorno e un altissimo livello di fidelizzazione, si posiziona tra i principali canali del comparto kids di Sky. Tra i principali successi, si segnalano le performance dei film di “Barbie” e le “Winx” con picchi rispettivamente di 60K e 50K AMR. Molto positivi anche i risultati di “Oggy e i maledetti scarafaggi” e de “I Dalton” con  picchi di oltre 80K AMR. Parte bene anche la nuova serie “Robin Hood Alla Conquista di Sherwood” con picchi di 40K AMR. Bene le produzioni tra cui si segnala l’ottima performance di “StyleBus Stilista per un giorno” che arriva ad ascolti pari a60K AMR. DeAJunior ben posizionato sul target prescolare e con un’ ottima presenza di mamme 35-44 anni, segna buoni risultati con “Teletubbies”, “La Pimpa” e “Lo Zecchino Show” con best events di circa 40K AMR.”

A voler concludere in modo serioso, è dedicata alla paura anche l’edizione 2014 de ‘Tabularasa‘, manifestazione giornalistica organizzata dalla testata calabrese Strill.it.

Peppa Pig e il suo successo, ora anche al cinema

Aggiornamento 10 agosto 2016: Si vende a caro prezzo il suino! I responsabili di Entertainment One, società canadese per cui lavorano  Phil Davies, Mark Beker e Neville Astley, hanno rifiutato il miliardo di sterline che Itv (Independent Television) ha offerto per rilevare i diritti della maialina e delle sue gesta, marchio compreso.

Peppa Pig ha sfondato, ha sfondato di brutto. È un successo ormai planetario, mito e feticcio di tutti i bimbi in età prescolare, oscuro oggetto del desiderio nei negozi d’oggettistica, giocattoli, cartolerie e librerie. Le sono stati dedicati, finanche, un intero parco tematico e un negozio specializzato, con tutti gli articoli del suo merchandising.

Adesso arriva pure al cinema, il suino, l’11, il 12, il 18 ed il 19 gennaio, grazie a Warner Bros., nell’entusiasmante avventura ‘Peppa, vacanze al sole ed altre storie‘; si tratta di dieci episodi di cinque minuti ciascuno, in cui Peppa interagisce col suo nucleo familiare (Mamma Pig, Papà Pig, fratello George) e coi suoi amichetti Emily Elefante, Danny Cane, Susy Pecora, Pedro Pony e Rebecca Coniglio.

A voler volare alto, già Orwell ci aveva messo in guardia dal pericolo che i maiali potessero conquistare un potere eccessivo (cfr. ‘La fattoria degli animali‘) ma lo stesso Piggley Winks, anch’egli un suide, dai meriti non inferiori a quelli di Peppa, ha mietuto il successo meramente necessario a rimanere giusto una citazione nella storia dei cartoni animati (perfino a Che tempo che fa hanno portato in studio un maiale dallo sguardo umano, domenica scorsa, per parlare del Porcellum ormai abolito).

Qual è, dunque, il segreto della maiala? Cosa spinge milioni di bambini a pendere dalle sue labbra, pardon dal suo grugno, senza perdere un solo grugnito delle sue avventure?

Forse la semplicità con cui è disegnata, forse il suo delicato colore rosa pastello, forse la simpatia del già citato grugnito… Probabilmente il suo mondo, cosí simile a quello di qualsiasi bambino, fatto di candide domande e rassicuranti risposte…

È un dato di fatto, comunque, che la serie televisiva nata in Inghilterra a opera di Phil Davies, Mark Beker e Neville Astley, ottiene ascolti di tutto rispetto (in Italia picchi del 4,79%) e ha mietuto perfino riconoscimenti di prestigio quali il Bradford Animation Festival, due Bafta Children’s Awards e l’italiano Pulcinella Awards a Cartoons on the Bay.

six Media – lions

Six companies take the lion part in the world of Media and then they can be considered ‘the Lions’ of this professional field:


Currently, Hollywood Studios manage the 80% of the Audio – visual Market in the world and are an important asset for USA economy (10% is shared among  “mini – majors”, like Fremantle Media, Starz, Lionsgate, ecc. and another 10% or less is for 500 little  companies).

Italy is one of the 8 best buyers for Californian Studios, and gains 20 millions  from the international selling of contents (soccer not included).

There are, moreover, other  six principalities located just 400 miles north of Los Angeles, in the Silicon Valley, and each with highest market capitalization of the Hollywood principalities. Hollywood wants the money of the principles of the valley (also to replace the moribund market for DVDs) and in fact they need for their products. Content that, anyway, not everyone in Hollywood want to give “Incos”…

 At Cannes, while at Mipcom, NetFlix top manager Ted Sarandos, complaint that some companies, like Hbo or Starz Media, do not want to sell their products to him. Situation will change early, however. Currently, some studios sell very expensively their library products to not damage cinema or pay TV. Otherwise, Incos will start to make contents on their own, like studios do, and they will not need an intermediation  any more, as digital technology makes possibile to reach the consumer directly.

Then, Incos manage trade channels (IpTv, streaming, download) but not yer high values products, whereas Studios surely have high level contents but also need intermediation for trading.

We must remember that, until recently, the studios have always used intermediaries to distribute their products (movies, TV networks, shopping for home videotapes and DVDs and, ultimately, the Incos). But now that digital technology, broadband and reduced regulation have revolutionized the entire distribution system, the studios have bought the first TV networks to broadcast and cable distribution and are now preparing to deploy broadband.

For now, however there is an armed truce, which is to create a new distribution system called UltraViolet, the studios have developed together with Inco for a more effective selling online contents.

news from the world

The Warner Bros. denounced the Mirchi Movies, Indian production house that produced the film “Hari Puttar – A Comedy of Terrors.”
The film, which tells the story of an Indian child of 10 years who is brought in England, appears to be a plagiarism of Harry Potter. In Italy, Venice Film Festival has already begun and promises a lot of magic…

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