XI Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali

Aggiornamento: mi sovviene, peraltro, l’importanza delle lingue locali e delle minoranze linguistiche, ad esempio nelle aree grecofone, slavofone o arbëreshë; l’articolo 6 della Costituzione recita infatti: “la Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche“.

Adesso che abbiamo imparato l’italiano, possiamo ricominciare a parlare in dialetto
Berruto, Gaetano, Fondamenti di linguistica generale

La Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali rientra nella piú ampia azione avviata dall’Unpli per la tutela e salvaguardia dei patrimoni culturali immateriali. Ogni singola espressione in dialetto è veicolo delle conoscenze e delle tradizioni dei nostri territori. Dialetti e lingue locali sono pertanto indispensabili alla trasmissione di tali patrimoni culturali fra le generazioni“.
La Spina, Antonio, presidente Unpli, in un comunicato

Sebbene il dialetto sia il nemico numero uno della dizione, non si può disconoscere la sua importanza a livello antropologico, storico, artistico. Esiste una letteratura dialettale, sia in poesia, sia in prosa. Esiste un teatro dialettale. Ed i linguisti s’interrogano spesso se, ed in che misura, tutti, od almeno alcuni dialetti debbano essere considerati lingue vere e proprie.
Si celebra quest’oggi, 17 gennaio, l’undicesima edizione della Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali. Istituita dall’Unione Nazionale Pro Loco Italiane (UNPLI) per sottolineare, tutelare e valorizzare il patrimonio linguistico e culturale rappresentato dai dialetti e dalle lingue locali, la Giornata è organizzata in piena armonia con le direttive dell’Unesco presso cui l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia ed è accreditata nell’ambito della Convenzione per la salvaguardia dei patrimoni culturali immateriali. Consta di letture in pubblico, rappresentazioni teatrali, mostre; il cartellone è in costante aggiornamento ed è consultabile sul portale Unpli.info nonché consultando le realtà del territorio.
È possibile dare un contributo alla Giornata anche con un semplice post su Facebook, Twitter e Instagram, inserendo gli hashtag #giornatadeldialetto e #dilloindialetto.
È possibile realizzare un evento dedicato ed è anche possibile inviare un messaggio WhatsApp (+39 3515495460) o via e-mail ([email protected]) pronunciando in dialetto la frase:

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les faux amis

Peccherebbe d’imperdonabile ingenuità chi sottovalutasse i rischi e le insidie che possono affiorare nell’approccio ad una lingua diversa dalla propria. Si parla spesso dei false friends dell’inglese ma anche altri idiomi possono riservare imprevedibili sorprese (les faux amis del francese, per esempio).

Estate di qualche anno fa. La mia amica MC era in vacanza con la comune amica AC nel sud della Francia. Le due erano mollemente distese sulla spiaggia e tessevano amabile conversazione con un giovanotto autoctono (si sa, i francesi con le italiane…).

AC non aveva studiato francese e si rivolgeva con fiducia all’amica per le traduzioni, giacché quest’ultima la lingua di Maritain l’aveva affrontata alle medie e alle superiori. 

Tutto andava per il meglio; una bella amicizia stava nascendo e si potevano forse subodorare gli aromi ed i prodromi di quel sentimento che talvolta riesce a nascere anche da un fortuito incontro estivo.

–          M…

–          Cosa c’è

–          Digli se è disposto a darmi un bacio…

–          Ma sei sicura?

–          Sí, diglielo, voglio vedere cosa ti risponde!

–          Eh, alors (rivolta a quello) mon amie voudrait savoir qu’est-ce que tu fais s’elle te demandes d’etre baisée!

Il ragazzo, lungi dal rispondere verbalmente, divenne fucsia. Con sfumature cremisi.

Un’insidia della lingua di Molière vuole che il verbo baiser, cosí simile all’italiano baciare, abbia nell’uso standard un significato notevolmente piú esplicito! La fanciulla aveva ragionato per come avrebbe potuto fare in italiano ed evidentemente qualcosa non aveva funzionato…

Dal satellite, era possibile vedere due ragazze calabresi che si rincorrevano su una spiaggia, a poca distanza l’una dall’altra.

La prima correva, quasi a voler fuggire da qualcuno che la stesse minacciando o avesse perniciose intenzioni nei suoi confronti.

La seconda brandiva un sandalo, con fare minaccioso.

how rich is English?

“English is a vacuum cleaner of other languages”

David Crystal

English is considered as the language with the biggest number of words.

It is not an easy valuation, as told by the same linguists who did it, also considering that, in Virginia Woolf’s language, verbs are not to be conjugate and Finnish has 16 cases of declination. Anyway, everything started many years ago, within an English class.

The teacher:

– My students, what’s the language in the word with the biggest number of words?

Any possible answer went down.

The teacher:

– My students! What else but that one you are studying here? English!

– WHAAAAAAAAAAAAAT? You are making fun of us! In English you do everything thanks to make, get, like and something! somemone said.

– You know, English commonly spoken can seem poor of words but the complete vocabulary, also considering the words coming from the countries of the Commonwealth and from other languages, is around the 1.000.000 of words! And it is a language which increases its lexis at any time! 

The students could not believe; being Italians, perhaps, pride of a language very rich and full of nuances and meanings. But this is the opinion of the linguists of Oxford University, those ones who take care of the Oxford English dictionaries, the most trusted ones in the world…

 

 

L’inglese è considerato come la lingua con il maggior numero di parole.

Non è un computo facile, a detta degli stessi studiosi che lo hanno portato a termine, anche perché bisogna considerare che nella lingua di Virginia Woolf i verbi non si coniugano e che il finlandese ha sedici casi. In ogni modo, tutto cominciò molti anni fa, con un corso d’inglese.

Il prof:

– Studenti miei, qual è secondo voi la lingua col maggior numero di parole al mondo?

Vennero giù tutte le possibili risposte.

Il prof:

–   Studenti miei! Quale altra se non quella che state studiando qui? L’inglese!

–   CHEEEEEEEEEEEEEEEE? Ti stati prendendo giuoco di noi! In inglese fate tutto con make, get, like e simili! disse qualcuno.

– Sapete, l’inglese parlato comunemente può sembrare povero ma il vocabolario completo, anche in considerazione delle parole provenienti dalle Nazioni del Commonwealth e dalle altre lingue,

è attorno al milione di parole! Ed è una lingua che incrementa il suo lessico in ogni momento!

Gli studenti non potevano crederci; come italiani, forse, orgogliosi di una lingua ricchissima e piena di significati e sfumature. Ma è questa l’opinione dei linguisti della Oxford University, quelli che curano i dizionari  Oxford English, i piú accreditati al mondo…

 

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