Italians in Berlin, and a few more

Berlin International Film Festival 2015 (Berlinale) begins today, February 5, and finishes on February 15. This year edition is to be presented as particularly rich of female roles and categories, and a particular focus on politics and sexual identity.
Important directors are involved, such as Wim Wenders, Werner Herzog, Terrence Malick, Pablo Larraín, Benoît Jacquot, Jafar Panahi and artists such as  Helen Mirren, Nicole Kidman, Natalie Portman, Robert Pattinson, James Franco, Cate Blanchett, Charlotte Rampling, Juliette Binoche.
As for Italy, our adventure starts with
Vergine giurata‘, by the newcomer Laura Bispuri,
and continues with
Torneranno i prati‘, by Ermanno Olmi (in the section ‘Special’),
Cloro‘, directed by Lamberto Sanfelice,
Short Skin‘, by Duccio Chiarini,
Il gesto delle mani‘, by Francesco Clerici.
It is necessary to recall that ‘ Vergine giurata’, played by Alba Rohrwacher, Lars Eidinger, Flonja Kodheli, Luan Jaha, Emily Ferratello, presented by Cinecittà Luce, is a co-production between Italy, Switzerland, Germany, Albania and Kosovo. The film, in theaters in March, is based on the book of the Albanian writer Elvira Dones (Feltrinelli) and was shot between Albania and Italy, in particular Bozen.
There is also When Italy used to eat black and white ‘, short documentary by Andrea Gropplero of Troppenburg, made with materials of the historical archive and presented in the Culinary Cinema; is a journey pleasant but rigorous in the folds of one among the excellences of Made in Italy: the kitchen.
The Italian Pavilion has been decorated with polychrome and imaginative illustrations by 19novanta agency, coordinated by the Directorate of Institutional Communication Cinecittà Luce, in collaboration with ICE and ANICA and contribution of MiBACT and DGCinema. The walls of Italy Pavilion are a kaleidoscope of suggestions that refer to the seventh art in all the elements of its symbolism: posters, scenes kept in the collective immagination, characters entered in the memory of film buffs and those who let themselves be carried away by the dream.
The Pavilion, located on the first floor of the Martin-Gropius-Bau will host, however, also the Italian Film Commission and will form a sort of reference point for activities related to our cinema; it is also foreseen a small room “video library”, with monitors and headphones.
As for television,  the section of TV stories will be open on February 9, with ‘1992’, the serie produced by Sky, starred by Stefano Accorsi and based on the scandal ‘Mani pulite’, that happened in Italy following the investigations on corruption of managers and politicians.

Il festival del cinema di Berlino 2015 comincia oggi, 5 febbraio e termina il 15. L’edizione di quest’anno dev’essere presentata come particolarmente ricca di ruoli e categorie femminili, con un’attenzione particolare verso la politica e l’identità sessuale. È previsto il coinvolgimento di registi importanti, quali Wim Wenders, Werner Herzog, Terrence Malick, Pablo Larraín, Benoît Jacquot, Jafar Panahi e artisti come Helen Mirren, Nicole Kidman, Natalie Portman, Robert Pattinson, James Franco, Cate Blanchett, Charlotte Rampling, Juliette Binoche.
Per quanto riguarda l’Italia, la nostra avventura inizia con ‘Vergine Giurata‘, dell’esordiente Laura Bispuri, e prosegue con
Torneranno i Prati‘, di Ermanno Olmi (nella sezione ‘Special’),
Cloro‘, per la regia di Lamberto Sanfelice,
Short Skin ‘, di Duccio Chiarini,
Il gesto delle mani ‘, di Francesco Clerici.
È d’uopo ricordare che ‘Vergine giurata‘, interpretato da Alba Rohrwacher, Lars Eidinger, Flonja Kodheli, Luan Jaha, Emily Ferratello, presentato da Luce Cinecittà, è una coproduzione tra Italia, Svizzera, Germania, Albania e Kosovo. Il Film, nelle sale a marzo, è tratto dal libro della scrittrice albanese Elvira Dones (Feltrinelli) ed è stato girato tra l’Albania e l’Italia, in particolare Bolzano.
C’è poi ‘Quando l’Italia mangiava in bianco e nero‘, documentario breve di Andrea Gropplero di Troppenburg, realizzato con i materiali dell’archivio storico e presentato nella sezione Culinary Cinema; è un viaggio ameno ma rigoroso nelle pieghe di una delle eccellenze del made in Italy: la cucina.
Il Padiglione Italia è stato decorato con policrome e immaginifiche illustrazioni dall’agenzia 19novanta, coordinata dalla Direzione Comunicazione istituzionale di Luce Cinecittà, con la collaborazione di ICE e ANICA ed il contributo del MiBACT e DGCinema. Le pareti dell’Italia Pavilion sono un caleidoscopio di suggestioni che rimandano alla settima arte in tutti gli elementi della sua simbologia: locandine, scene rimaste nell’immaginario, personaggi entrati nel ricordo dei cinefili e di quanti si sono lasciati trasportare dal sogno.
Il Padiglione, situato al primo piano del Martin-Gropius-Bau ospiterà, peraltro, anche l’Italian Film Commission e costituirà una sorta di punto di riferimento delle attività legate al nostro cinema; prevista anche una saletta “video library”, con monitor e cuffie.
Per quanto riguarda la televisione, la sezione dedicata alle storie per la tv sarà aperta il 9 febbraio, con ‘1992‘, la serie prodotta da Sky, interpretata da Stefano Accorsi e basata sullo scandalo ‘Mani pulite’, che ha avuto luogo in Italia a seguito delle indagini sulla corruzione di manager e politici.(Ansa; Cinecittà News)

Cannes 2014

L’aspetto di maggiore folclore del festival di Cannes 2014 è forse quello legato a ‘Grace di Monaco’, il film che il regista Olivier Dahan ha dedicato alla sfortunata attrice divenuta principessa monegasca, interpretata per l’occasione da Nicole Kidman (nel cast anche Tim Roth, Paz Vega, Frank Langella). Sembra, infatti, che la famiglia Grimaldi, nelle persone di Alberto, Caroline e Stefanie, abbia poco gradito il racconto di Dahan, non abbia ottenuto le modifiche e le visioni private richieste e, per tali motivi, voglia disertare la proiezione che, tra l’altro, è chiamata proprio a inaugurare la kermesse.

Quanto a noi italiani, un primo motivo d’orgoglio può derivare dalla locandina stessa del festival, con quel grande Marcello Mastroianni che, pur amando molto la Francia, era sicuramente molto italiano.

Un altro sperabile motivo d’orgoglio potrebbe arrivare da una Palma d’oro ad Alice Rohrwacher, unica italiana in lizza con ‘Le meraviglie’.

Asia Argento presenta l’autobiografico ‘Incompresa’ nella sezione Un certain regard, mentre Sebastiano Riso porterà sulla croisette il suo ‘Piú buio di mezzanotte’, con il racconto di una famiglia impossibile, nell’ambito della Semaine de la Critique (sua opera prima, è stato prodotto da IdeaCinema in collaborazione con Rai Cinema e sarà distribuito in Italia da Istituto Luce Cinecittà).

Lievito madre’ è il cortometraggio di Fulvio Risuleo in corsa a Cinefondation; pari che la trama consti in una rivisitazione del classico triangolo, con la non irrilevante differenza che uno dei vertici di questo triangolo è un impasto antropomorfo di farina, acqua e miele. ‘A passo d’uomo’, di Giovanni Aloi, è in lizza per la palma al miglior cortometraggio; la Film Commission del Trentino avrà uno spazio negli Special Screenings grazie a ‘L’avamposto’, del napoletano Leonardo di Costanzo, parte del collettivo ‘I Ponti di Sarajevo’.

È orgogliosamente bello, anche, sapere che la nostra Sophia Loren sarà al centro dell’attenzione per tutta la durata della manifestazione; a cinquant’anni da ‘Matrimonio all’italiana’ e a pochi gioni dall’ottantesimo genetliaco, la Sophia nazionale presenterà la versione restaurata del capolavoro di De Sica ma sarà presente anche nella sezione Cannes Classics, con ‘La voce umana’, diretto dal figlio Edoardo Ponti.

La Loren non sarà comunque l’unica diva di grido; ci sarà anche Meryl Streep, ad esempio, protagonista de ‘The homesman’, di Tommy Lee Jones, e Robert Pattinson, interprete di due pellicole, ‘Maps to the Stars’, di David Cronenberg, e ‘The Rover’, di David Michod (entrambi fuori concorso). Ci saranno, inoltre, Juliette Binoche,Charlotte Gainsbourg, Marion Cotillard, gli Spandau Ballet.

Tornando ai film, da segnalare fuori concorso ‘The Salvation’, originale western danese ispirato a una storia vichinga, diretto da Kristian Levring, e “L’homme qui aimait trop” , con Catherine Deneuve, per la regia di André Téchiné.

Alla Quinzaine des réalisateurs è di sicuro interesse ‘Gett: The Trial of Viviane Amsalem’, degli israeliani Ronit e Shlomi Elkabetz, incentrato sul divorzio rabbinico e sulle contraddizioni di un Paese moderno nel quale sopravvivono alcune mentalità antiquate.

Si attende con curiosità il film ‘Lost River’, di Ryan Gosling, un dark fantasy con Christina Hendricks alle prese con un mondo macabro sotto la città in cui vive.

Infine gli otto giurati: la regista neozelandese Jane Campion come presidente, le attrici Leila Hatami, iraniana, Do-yeon Jeone, sud-coreana e Carole Bouquet, francese; gli attori Willem Dafoe, statunitense, e Gael Garcia Bernal, messicano; i registi Sofia Coppola, americana, Nicolas Winding Refn, danese, e Jia Zhang-ke, cinese.

A presiedere la giuria per il miglior corto è Abbas Kiarostami, di Teheran.

Cannes 2014, il poster ufficiale con Marcello Mastroianni
Cannes 2014, il poster ufficiale con Marcello Mastroianni

Cannes in versione deluxe

Il festival di Cannes 2012 (16 – 27 maggio pp.vv.) avrà un red carpet di prim’ordine:

  • Robert Pattinson sarà in competizione per ‘Cosmopolis‘, di David Cronenberg;

  • Brad Pitt sarà presente per ‘Killing them softly‘, di Andrew Dominik, di cui è produttore e interprete;

  • Nicole Kidman difenderà ben due pellicole: ‘The Paperboy‘, di Lee Daniels (in concorso) e ‘Hemingway & Gellhorn‘ (fuori concorso).

Per l’Italia, come si ricorderà, il solo Matteo Garrone (e Moretti in giuria).

Simpatica novità di quest’anno la polemica di un gruppo di femministe, “La Barbe”, che hanno accusato il Festival di maschilismo perché, su ventidue film in concorso, non ce n’è neppure uno diretto da una donna. L’appello di La Barbe, ospitato da Le Monde, è stato sottoscritto da artiste del calibro di Fanny Cottençon, Virginie Despentes e Coline Serreau.

La direzione artistica, nella persona di Thierry  Fremaux, ha negato qualsiasi forma di pregiudizio contro le registe del gentil sesso.

Festival-di-Cannes-2012-poster-Marilyn-Monroe

la scalata del vampiro

Robert Pattinson è entrato nel nostro immaginario come vampiro, fa un certo effetto vederlo nei panni dell’arrampicatore sociale. Una prevedibile conseguenza, in fondo.

Georges Duroy, meglio noto comeBel Ami, nasce dalla penna di Guy de Maupassant. Ha fatto la mia conoscenza quando avevo sedici anni, in quella stagione che si dedica alle buone letture, dai classici russi a quelli francesi, qualche italiano e magari quel Joyce tanto amato dalla professoressa.

Vive ancora nella letteratura per la sua ambiziosa arrampicata sociale, i cui gradini furono l’amicizia di Charles Forestier, poi l’amore della di lui consorte e tutta una serie di relazioni viziose e virtuose (importante anche l’incontro con l’editore Rousset).

Arrivò a far cambiare il cognome da Duroy a Du Roy (“del re”, suona meglio) ma finí con l’indossare il soprannome che le sue conquiste gli attribuirono, quello di un seduttore cinico ma di bell’aspetto: Bel Ami, appunto.

Il film ‘Bel Ami –storia di un seduttore’, è una coproduzione italo- franco –britannica. È stato diretto
da Declan Donnellan e Nick Ormerod. Oltre a Pattinson, nel cast vale la pena di ricordare Uma Thurman nel ruolo di Madeleine Forestier.

Bel Ami, Robert Pattinson, Uma Thurman

Super Henry

Henry William Dalgliesh Cavill, as you know from this blog (Italian version) will be the next actor who will wear the Superman’s costume (The Man of Steel, 2012).

In the past, he had also been rumored for Batman Begins but he told to have never done proofs for that film.About Superman, he contended with Brandon Routh for Superman Returns, but the director preferred Brandon (in 2012, therefore, we will see Henry’s revenge…)

In 2005, he had also contended for the role of James Bond in Casino Royale with Daniel Craig and Sam Worthington, but MORE/ (altro…)