Walter Veltroni, già segretario del Partito democratico e sindaco di Roma, sta per debuttare alla regia con il film ‘Quando c’era Berlinguer‘. Non ha mai nascosto, Veltroni, la sua passione per il cinema, affermando anzi d’essere capace di ricordare tutti i film che ha visto in sala unitamente alla sala in cui li ha visti.
‘Quando c’era Berlinguer‘, prodotto da sky e Palomar, sarà distribuito dalla Bim e uscirà nelle sale il 27 marzo; verrà anche trasmesso in televisione, ovviamente su sky, il 6 di giugno.
Un soggetto cosí interessante sarà sicuramente in grado di muovere l’attenzione e l’interesse dei nostalgici della Sinistra italiana degli anni Settanta e Ottanta.
Si vuol concludere, peraltro, con una coincidenza squisitamente politica:
17 febbraio 2009: Walter Veltroni rassegna le dimissioni dalla segreteria del PD;
17 febbraio 2014: Matteo Renzi, segretario del PD, riceve formalmente l’incarico di formare il governo.
Il libro ‘Operazione Gattopardo – Come Visconti trasformò un romanzo ‘di destra’ in un successo ‘di sinistra’, di Alberto Anile e Maria Gabriella Giannice, è stato premiato dal Sindacato dei Giornalisti Cinematografici Italiani come Libro di Cinema dell’anno, conquistando l’Efebo d’Oro 2013.
La cerimonia di premiazione del saggio, edito dalla casa editrice ‘Le Mani’, avverrà ad Agrigento il prossimo 26 ottobre, nell’isola in cui Tomasi di Lampedusa ambientò il suo romanzo. Il giorno prima, inoltre, avrà luogo un convegno sui cinquant’anni del Gattopardo cinematografico di Luchino Visconti. L’evento sarà aperto dai dodici minuti di scene tagliate nel 1963 dallo stesso Visconti ; tema dell’incontro “Nello specchio del Gattopardo la Sicilia 50 anni dopo fra coraggio e paure”.
È fin troppo facile riprendere la trita citazione “bisogna che tutti cambi affinché niente cambi”; il merito dei due scrittori sarà stato quello di trascendere le letture piú ovvie.
Si vuol concludere con una citazione della Regina di Picche, da ‘Alice attraverso lo specchio‘ di Lewis Carrol:
— Che razza di Paese! — disse la Regina. Qui invece, per quanto si possa correre si rimane sempre allo stesso punto. Se si vuole andare in qualche altra parte, si deve correre almeno con una velocità doppia della nostra.
Piace molto a Lella Costa.. Forse, non solo a lei.
Due altre notizie in breve:
sabato prossimo, alle Giornate del Cinema muto di Pordenone, verrà proiettato in versione integrale l’unico adattamento cinematografico del primo Novecento dei ‘Promessi sposi’ di Alessandro Manzoni, risalente al 1913;
il film ‘Il giardino dei Finzi Contini’, di Vittorio De Sica, tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Bassani, è stato scelto per commemorare i settant’anni dalla deportazione romana degli Ebrei, nell’ambito della mostra ‘Storie del ‘900 – Il giardino dei Finzi Contini‘, al Museo Ebraico di Roma.
Dove sta scritto che due poli sono meglio di tre? Non è forse il Tre il numero perfetto?
Al di là delle valutazioni di merito, sembra che ad alcuni dia fastidio piú la frattura del duopolio piuttosto che il risultato di questa o quella coalizione.
I mercati non hanno capito e stanno reagendo all’impazzata, è vero. Una democrazia, però, in cui Destra e Sinistra sono equivalenti e il Tertium datum dimostra entusiasmo e voglia di fare, in cosa è criticabile? Peggio, “ingovernabile”?
Sfugge forse ai gattopardeschi voleri di chi vorrebbe stringere a sé tutto il potere possibile?
Sfugge forse alla mentalità ottusa di chi fa gli interessi del proprio orticello?
A detta di molti, anzi, la deflagrazione avrebbe potuto essere anche peggiore e sono stati alcuni target a salvare certe realtà preesistenti.
La Destra, come sempre, ha dimostrato buona capacità mediatica.
La Sinistra, come sempre, ha dimostrato mediocre capacità mediatica e incapacità di coesione (in un contesto in cui Destra e Sinistra dovrebbero già essere categorie antiquate…).
Grillo ha dimostrato la forza delle piazze e di quelli che una volta si chiamavano media alternativi (internet, social network), facendosi sapiente psicagogo del generale malcontento.
Exit poll e sondaggi si sono rivelati fasulli; forse la gente ha deciso solo al seggio o non ha dichiarato la reale intenzione di voto. Forse sono anche gli strumenti a essere obsoleti.
Se si tornasse a votare a breve, secondo il mio modesto avviso, a qualcuno andrebbe perfino peggio perché la rabbia già emersa da queste consultazioni sarebbe addirittura maggiore.
“SE INCONTRI UN UOMO DI SINISTRA,
VERIFICA CHE LA SUA NON SIA FALSA UGUAGLIANZA.
SE INCONTRI UN UOMO DI CENTRO,
VERIFICA CHE NON DICA DI CREDERE IN DIO SOL PERCHÉ NON HA ALTRO DI CUI PARLARE.
SE INCONTRI UN UOMO DI DESTRA,
VERIFICA CHE NON CREDA EGLI STESSO D’ESSERE UN DIO.”
Essere di Destra o di Sinistra è ancora una scelta di campo, o è ormai semplice astrazione filosofica?
Chi appartiene ad un determinato schieramento politico, lo fa per convinzione ideologica o calcolo d’interessi?
E l’ideologia stessa, le eterne categorie che rimandano ai due approcci, che attualità rivestono?
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