complimenti (2)

“Se Grillo vuol fare politica, fondi un partito, si presenti alle elezioni e vediamo quanti voti prende”

“Mi auguro che un giorno lei (la Appendino, nda) si segga su questa sedia e vediamo se poi sarà capace di fare tutto quello che oggi ha auspicato di poter fare”

Piero Fassino

“Noi stiamo crescendo e loro stanno morendo. Ciò che ho sempre profetizzato sulla morte dei partiti sta avvenendo. Questa cosa gli brucia”.

Beppe Grillo

Una volta si parlava di self-fulfilling prophecies: le profezie che si autoavverano. A voler tacere valutazioni di merito sulla lucidità e sulle capacità di precisione di alcuni politici diversamente visionari. (altro…)

CambieRai? (2)

È on line, sul sito Cambierai.gov.it, il questionario attraverso il quale i cittadini possono dare la loro opinione sulla Rai, in vista del rinnovo a quest’ultima della della Convenzione tra Stato quale radio e televisione pubblica. Il questionario, realizzato con la collaborazione tecnica di Istat, è compilabile per 45 giorni e ed è composto da trentasei domande, dall’utilizzo degli introiti che derivano del canone e della pubblicità al consumo dei programmi, dal rapporto con l’industria dell’audiovisivo alla presenza sulle nuove piattaforme, dall’alfabetizzazione digitale alla dimensione che si deve acquisire nel contesto globalizzato, dal giornalismo libero e indipendente, al rapporto con la pubblica amministrazione, la società, la scuola. Il Ministero per lo Sviluppo economico ha anche pubblicato le proposte uscite dai sedici tavoli tecnici convocati lo scorso 12 aprile all’Auditorium-Parco della Musica di Roma, distribuiti in quattro macro-aree: Sistema Italia, Industria creativa, Digitale e Società italiana. Ai tavoli erano seduti esponenti della televisione, della radio, del cinema, dell’informazione, dell’animazione, autori, rappresentanti del made in Italy, del turismo, del digitale, dei beni culturali, del terzo settore, della scuola, dell’università, dei consumatori. A luglio Istat raccoglierà i risultati e li analizzerà, documentandoli in una sintesi che farà da viatico alla nuova bozza di Convenzione tra Stato e Mamma Rai, da approvare entro ottobre. Ecco, qui di seguito, tutte le proposte: (altro…)

an important step… (2)

Political interpretations a part, civil unions in Italy have been an interesting innovation and a definitely important step in the path of the civilization. Now in Italy, no matter of the sex, two people can live together and share some rights previously recognized to the traditional families only.
Of course, they could be better. No possible yet the adoption, neither to guarantee the partner the survivor’s pension.
Some catholics, conservatives or opportunists affirm (altro…)

#CiaoGianroberto

Il pensiero dei visionari prammatici, MAI DOMO, prosegue sulle gambe di chi li ha ascoltati:
“Non si può congelare un Paese sulla base di una coalizione elettorale e non di programma”
“Il cambiamento è anche nelle parole, nella costruzione delle frasi, nella sintassi.
Tutto passa attraverso il linguaggio.”
“L’informazione in Rete può essere vera o falsa, o entrambe le cose, ma in Rete è impossibile sostenere una menzogna per lungo tempo”.
“C’è stato insegnato a rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso”.
“Non bisogna aspettare che finisca il petrolio: l’età della pietra non è finita perché sono finite le pietre”.
“Il Pil deve misurare la felicità delle nazioni”.
“Un’idea non è di destra né di sinistra. È un’idea. Buona o cattiva”.

ultime dalla Rai (2)

Le nomine dei nuovi responsabili di Rai 1, Rai 2 e Rai 3 potrebbero sembrare interessanti per l’età del primo, quarantenne, e per l’appartenenza degli altri al gentil sesso, cose che mai erano successe per le direzioni della tv di Stato.
Andrea Fabiano (Rai 1) nasce nel marketing strategico ed è già stato vicedirettore; Ilaria Dallatana, nuovo direttore di Rai 2, è rimasta nella storia dei media come co-fondatrice di Magnolia, l’azienda creata e per lunghi anni appartenuta a Giorgio Gori, mentre Daria Bignardi, nuovo responsabile di Rai 3, è legata al Gori glaucopide per le trasmissioni televisive che l’hanno lanciata, come ‘Tempi moderni’ e ‘Grande fratello’. Giorgio Gori, nel suo piccolo, è stato a lungo consulente di Renzi.
Una lettura politica, dunque, potrebbe rivelarsi piú disincantata. Certo, rosso di sera…
Quanto alle posizioni ufficialmente dichiarate o supposte, (altro…)

il futuro delle emittenti locali (3)

Il mio sospetto riguardo alle emittenti televisive locali è che non ci sia, all’orizzonte, un periodo di vacche particolarmente obese; quel che è piú grave, l’attualità piú recente sembra confermarlo.

  • Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno annullato le decisioni prese dal Consiglio di Stato in merito alle delibere Agcom sulla numerazione LCN, che definisce la posizione dei canali sul telecomando. Ricostruire tutta la vicenda sarebbe lungo e complicato ma, a quanto sembra evidente, alle televisioni locali resterebbero, almeno nelle prime cento posizioni, solo le numerazioni da 10 a 19 e da 97 a 99, nessuna tra 70 e 96. (⇐Millecanali)
  • Il gruppo emiliano Spallanzani, in attesa di vendere definitivamente le emittenti È Tv, ha deciso di abbandonare le sedi di Reggio Emilia e Modena, concentrando giornalisti e lavoratori in quella di Bologna, che resterebbe l’unica. Con riguardo alle singole emittenti, questo è davvero brutto perché È Tv operava a Modena e a Reggio con le sigle Antenna 1 e Teletricolore; per quanto concerne (altro…)

ultime dalla Rai

aggiornamento 29 gennaio: con riguardo alla bestemmia di Capodanno, al festivo sacramentare, Agcom si è espressa quest’oggi, dicendo di non ravvisare gli estremi della violazione del Testo unico sulla televisione. Invita però la Rai a voler adottare in futuro ogni idoneo accorgimento per impedire il reiterarsi di simili episodi. (⇐Prima on line)

Lo scorso 31 dicembre della Rai è passato alla storia per una bestemmia e per un espediente, quello di “anticipare” il conto alla rovescia nello stesso stile del veglione di Fantozzi. Antonio Azzalini, dirigente responsabile del fantozziano accorgimento, che aveva addirittura argomentato che tale procedura era nella prassi, è stato rimosso e Monica Maggioni, presidente della Concessionaria di Stato ha commentato:

“Dopo un’attenta riflessione la Rai ha deciso di interrompere il rapporto di lavoro con il dirigente che ha deciso di anticipare il countdown di Capodanno. Abbiamo un’altra idea di servizio pubblico. Non si può dire che ‘si è sempre fatto così’, perché dall’istruttoria emerge che non si faceva sempre così.”

Cosí nell’audizione tenutasi il 27 di gennaio*.
Monica Maggioni ha affrontato anche altri temi, nel corso dell’audizione; con riguardo all’acquisto dei diritti di dieci Gran Premi di Formula 1 in diretta e undici in differita, ha dichiarato che si tratta di “un segno di quanto lo sport sia un pezzo centrale dell’azione della Rai”. Con riguardo ad altri eventi, agli Europei di calcio e alle Olimpiadi, ha invece affermato “anche lo sci alpino avrà il suo spazio” e che si sta “lavorando molto per la prossima estate”. Per quanto riguarda l’organigramma Rai nel suo complesso, (altro…)

dormire, sognare, chissà

Gli indagati del PD forse dormono sereni. Ecco, per la completezza dell’informazione, due link per approfondire:
Quarto, Pd contro M5S. Ma a Marsala il consigliere dem indagato per voto di scambio resta al suo posto:

“in Sicilia il partito di Renzi fa quadrato intorno a Vito Cimiotta, su cui pende una richiesta di giudizio immediato per lo stesso reato che ha innescato il caso. In nome del “garantismo”

Pd, da Mafia Capitale a Ischia tutti gli indagati del partito di Renzi (altro…)

il canone di Renzi (3)

Gli italiani pagheranno la prima rata del canone Rai, da quest’anno inserito nella bolletta elettrica, a luglio, dopo le amministrative e un’estate prima delle riforme costituzionali. La prima rata sarà da 70 euro e la si pagherà a consultazioni elettorali ormai avvenute; i restanti 30 in comode rate, quando saranno in corso le manovre per le riforme istituzionali, come quella del Senato.
Alle Europee, invece, tutt’altra storia: prima si votava, poi arrivavano gli 80 euro.
Il canone è una tassa governativa ed è tenuto a pagarla (altro…)

(contro)riforma

“Il Presidente del Consiglio aveva promesso di togliere la Rai ai partiti e restituirla ai cittadini. E invece l’ha messa alle dirette dipendenze del governo. Con un doppio colpo, Palazzo Chigi ha portato sotto il proprio diretto controllo i 2 pilastri dell’autonomia e dell’indipendenza dei Servizi Pubblici: fonti di nomina e finanziamenti. Da oggi la Rai sarà guidata da un amministratore delegato, quindi da un capo azienda con molti più poteri, scelto direttamente dal governo. Allo stesso tempo, con la Legge di Stabilità, il governo si prende il controllo anno per anno anche dei finanziamenti del Servizio Pubblico, uno degli strumenti più forti per condizionare la gestione e le scelte editoriali della Rai. L’Italia è già da troppo tempo in fondo alle classifiche mondiali per la libertà d’informazione. Ora c’è il concreto rischio di scivolare ancora più in basso.”

Il Segretario generale e il Presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti
Il Segretario dell’Usigrai, Vittorio di Trapani

“La legge Gasparri resta in vigore. Si modifica, in termini incostituzionali, la nomina dei vertici Rai. Comanda tutto un Amministratore Delegato scelto dal Governo, negando quattro sentenze della Corte Costituzionale. Una leggina che sarà stracciata per la sua palese illegalità. Un atto di protervia che sarà la Corte ad abolire.”

Maurizio Gasparri (FI)

“Non esiste nessuna riforma della Rai. Quella approvata poco fa al Senato è una Gasparri 2.0. È la peggiore legge che si potesse congegnare per il servizio pubblico. Renzi vuole una Rai legata a doppio filo al potere esecutivo con la nomina dell’amministratore delegato da parte dello stesso governo. In qualunque democrazia sarebbe impensabile. Una Rai fortemente lottizzata dai partiti che avranno ancora voce in capitolo nella scelta dei vertici e continueranno a spartirsi incarichi e poltrone. L’indipendenza dell’azienda dalla politica sarà, così, sempre più fragile”.

Roberto Fico (M5S)

“Poteva essere la grande riforma del governo Renzi. Quella che poneva la parola fine all’occupazione dei partiti in Rai. Quella con un vertice nominato a maggioranza da componenti della società e dell’industria audiovisiva, abolendo la Vigilanza. La scelta del Governo è caduta su un provvedimento dai tempi rapidi di attuazione, con la parola d’ordine della Rai “azienda normale”. Il dg prende i poteri dell’ad e nomina tutti i dirigenti (finora poteva solo proporli al cda prima e al presidente poi). Per quelli editoriali deve sentire il parere del cda, decisivo se espresso a maggioranza dei due terzi per i soli direttori di testate, non per reti e canali.”

Aldo Fontanarosa, Repubblica

Poiché molti, in queste ore, stanno trattando la riforma della Rai, è forse opportuno che se ne faccia un piccolo sunto anche in questa sede. La riforma è stata votata per alzata di mano, senza registrazione dei voti. Nessuno infatti ha chiesto di votare con procedimento elettronico. Il Ddl era già stato approvato dalla Camera e ora il Senato ha confermato lo stesso testo senza apportare modifiche.
Cosa è stato deciso? (altro…)

il canone di Renzi (2)

Un emendamento alla legge di stabilità presentato alla commissione Bilancio prevede che il 67% dell’eventuale extra- gettito che deriverà dal nuovo canone introdotto nella bolletta elettrica vada alla Rai; il restante 33 sarà utilizzato per l’esenzione del canone per gli ultrasettantacinquenni con reddito inferiore a ottomila euro, fino a 50 milioni saranno destinati al fondo per il pluralismo dell’informazione radiotelevisivo e al fondo per la riduzione della pressione fiscale. 

Domani, il consiglio d’amministrazione della Rai si occuperà dei palinsesti per la primavera e del budget 2016; la legge di stabilità, che prevede il canone nella bolletta elettrica, è ancora in seconda lettura alla Camera e, stando all’attuale stesura, le famiglie cominceranno a versare in bolletta una quota del canone non a gennaio ma a luglio; le compagnie di energia elettrica, peraltro, sono tenute a girare le somme destinate alla Rai solo a dicembre 2016. La scorsa settimana, i consiglieri Rai avrebbero saputo che il Tesoro si è impegnato a fornire un anticipo di cassa pari al gettito da canone dello scorso anno (circa 1,6 mld) cui far seguire eventuali conguagli. Lecito, quindi, immaginare che il budget 2016 sarà approvato contando sulla cifra incassata dal canone nel 2015, che potrà essere riallineata in seguito. Da ricordare che l’anno prossimo ci saranno gli Europei di calcio a giugno e le Olimpiadi ad agosto.

Roberto Fico, presidente della Commissione di vigilanza Rai, ha dichiarato su Facebook: (altro…)

per grandi e per piccini (2)

Vi do una grande notizia! Finalmente dopo tante battaglie ce l’abbiamo fatta: dal 1° maggio 2016 su Rai YoYo non ci sarà mai più la pubblicità. I bambini non saranno più bombardati da spot pubblicitari. Una tv pubblica deve tutelare le persone partendo proprio dai più piccoli. A essere eliminata sarà anche la pubblicità nei canali culturali Rai 5 e Rai Storia. Il grande lavoro che stiamo facendo porta i suoi frutti. Avanti così!

Roberto Fico, presidente della Commissione di Vigilanza Rai, sulla sua pagina Facebook

Questo per quanto attiene alle ultime notizie sulla pubblicità. Per quanto riguarda, invece, il disegno di legge per la riforma della Rai, esso è da ieri in esame presso la Commissione Lavori Pubblici del Senato; stando a quanto risulta all’agenzia ANSA, il termine per la presentazione degli emendamenti e degli ordini del giorno è stato fissato a martedí 1° dicembre alle 16. La maggioranza vuole arrivare al via libero definitivo entro le prossime due o tre settimane, prima che la legge di stabilità, in queste ore alla Camera, torni a Palazzo Madama in terza lettura, attorno al 20 dicembre.
Il disegno di legge sulla riforma della Rai, invece, sarà discusso in Senato a partire da martedí 15 dicembre. È quanto risulta all’agenzia AGI sulla base di quanto comunicato al termine della conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. La legge di stabilità, in queste ore alla Camera, dovrebbe arrivarvi in terza lettura attorno al 20 dicembre.
Passando ai contenuti, le n(u)ove produzioni Rai Fiction per i piú piccoli sono state presentate al Roma Fiction Fest 2015, nella sezione Kids&Teens.
Il primo titolo è (altro…)

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