Settant’anni di diritti. La Rai li ricorda.

Aggiornamento: nel settantennale della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (v. oltre), i membri della Information and Democracy Commission presieduta da Christophe Deloire, il segretario generale di Reporters Without Borders (Rsf), e dal premio Nobel Shirin Ebadi hanno adottato a Parigi la “Dichiarazione internazionale sull’informazione e la Democrazia”, nella quale l’informazione globale e lo spazio della comunicazione sono definite “un bene comune dell’intera umanità”. Il documento di sei pagine stabilisce le garanzie per a libertà, l’indipendenza, il pluralismo e l’affidabilità dell’informazione in un momento in cui lo spazio pubblico è stato globalizzato e digitalizzato. È affermata la funzione sociale del giornalismo, quello di una “terza parte affidabile” per le società: l’attività del giornalista è quella di riportare la realtà nella piú ampia e rilevante maniera possibile, non solo ritraendo gli eventi ma anche spiegando le situazioni complesse e i cambiamenti, riflettendo sia gli aspetti positivi che quelli negativi delle attività umane. La libertà e l’incolumità dei giornalisti, l’indipendenza delle notizie ed il rispetto dell’etica giornalistica sono tutte condizioni essenziali per la pratica di questa attività. L’informazione globale, che è un bene comune dell’umanità, deve essere protetto nella prospettiva di facilitare l’esercizio della libertà d’espressione ed opinione rispettando i principi di pluralismo, libertà, dignità e tolleranza. È richiesta, inoltre, la creazione di un gruppo internazionale di esperti il cui mandato e finanziamento dovrebbe assicurare la sua indipendenza sia dalle aziende sia dai governi. (Rfs.org).
La Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, approvata dall’ONU il 10 dicembre 1948, compie settant’anni e la si riproduce a fine post. Ecco, dal comunicato ufficiale Rai, la programmazione prevista per celebrare questa importante ricorrenza:

La Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, approvata dall’ONU il 10 dicembre 1948, compie settant’anni. Il documento rappresenta un riferimento essenziale per l’educazione interculturale: è costituita da un preambolo e da trenta articoli che fissano valori cardine come l’uguaglianza, la libertà e la dignità di tutti gli uomini, il diritto al lavoro, all’istruzione e l’irrilevanza di distinzioni di razza, colore, religione, sesso, lingua e opinione politica. Pur essendo priva di effetti obbligatori per gli Stati, avendo piuttosto il valore di una “raccomandazione” internazionale, la Dichiarazione ha comunque ispirato le carte costituzionali di tanti Paesi per il riconoscimento dei diritti inviolabili. Per ricordare tutto questo l’Azienda dedica all’anniversario un palinsesto speciale.
“La Rai ha sempre dato, e continuerà a dare, grande importanza ai valori fondamentali, diffondendoli in tutte le parti della società – dichiara l’Amministratore Delegato, Fabrizio Salini – Il settantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo ci ricorda che l’uguaglianza, la libertà e la dignità di tutti gli uomini, nessuno escluso, sono le sole strade che possono portarci ad una società inclusiva, solidale e rispettosa e su queste tematiche assicuro che la Rai sarà sempre in campo”.
Rai1 se ne occuperà, lunedì 10 dicembre, con “Uno Mattina” e la “Vita In Diretta” che dedicheranno ampi spazi di approfondimento alla Dichiarazione e al contesto storico in cui è nata, oltre all’importanza che riveste ancor oggi in tutto il mondo. Su Rai2 si partirà invece, domenica 9 dicembre, con “Generazione Giovani” condotto da Milo Infante e, a seguire, lunedì con “I Fatti Vostri”.
Su Rai3 andrà in onda una puntata speciale di “Blob” domenica 9 dicembre e lunedì invece, alle 15 circa, sarà trasmessa a cura di Rai Parlamento, dall’Aula di Palazzo Madama, la cerimonia finale dell’iniziativa “Testimoni di diritti”, dedicata agli studenti delle scuole secondarie di primo grado. A seguire, alle 17, “Geo” ospiterà Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, con cui si farà il punto sulla situazione dei diritti umani.
Tutte le testate dedicheranno ampia copertura informativa al settantesimo anniversario della Dichiarazione. Molte le iniziative editoriali della TgR che darà notizia degli eventi sul territorio con approfondimenti, interviste e collegamenti in diretta. Rainews24 dedicherà alla ricorrenza la rubrica “Cronache dal mondo”, oltre a servizi e interviste nelle varie edizioni del telegiornale.
Su Rai Storia domenica andrà in onda “Imperdonabile”, un documentario che racconta la guerra civile del Ruanda attraverso la testimonianza di una sopravvissuta al genocidio, che determinò in circa 100 giorni l’uccisione di più di un milione di esseri umani. Lunedì, invece, “Il giorno e la storia” ripercorrerà gli avvenimenti che hanno portato alla firma a Parigi della Dichiarazione.
Il portale Rai Scuola propone un’intervista, realizzata in occasione del World Philosophy Day 2018, alla professoressa Marialuisa Lucia Sergio, docente di Storia Contemporanea presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre, che interviene sulla “Storia dei diritti umani: evoluzione e crisi di un paradigma”. Nello spazio del portale dedicato alle gallery fotografiche, inoltre, una carrellata di venti scatti, in bianco e nero e a colori, tratte dagli archivi dell’Onu per l’allestimento della mostra “Human Rights.
Per quanto riguarda la radio, Radio3 il 10 dicembre dedicherà una programmazione speciale, il titolo scelto è “Il giorno dei Diritti”. Alle 11 ci sarà una puntata di “Radio3mondo” dedicata a questo tema; “Tutta la città ne parla” avrà come ospite in studio lo storico Marcello Flores, mentre “Fahrenheit” seguirà le maggiori iniziative dedicate alla giornata.
Tante trasmissione dedicano già da tempo approfondimenti di avvicinamento alla ricorrenza. “Pantheon” ha iniziato a occuparsene lo scorso 3 novembre e proseguirà fino al 29 dicembre, tutti i sabati alle 18, proponendosi di far conoscere il documento, la storia che ha alle spalle, il contesto che lo ha reso possibile e soprattutto i valori che incarna e l’eredità che affida al mondo. Il ciclo è condotto dal direttore Marino Sinibaldi con lo storico Marcello Flores e Anna Maria Giordano. Da ricordare anche l’iniziativa natalizia “La Biblioteca dei diritti”, che va in onda due volte al giorno all’interno di “Fahrenheit” e di “Radio3Suite” dal 1° al 31 dicembre. Una biblioteca immaginaria in cui, attraverso la voce di scrittori, poeti, saggisti, scienziati, uomini e donne del mondo dello spettacolo, si presenta un testo sulla tutela di valori etici e civili. Tante le scelte interessanti e sorprendenti: dal Decameron di Boccaccio raccontato da David Riondino all’epistolario di Boris Pasternak, Marina Cvetaeva, Rainer Maria Rilke proposto da Mariagrazia Calandrone, da I Miserabili di Victor Hugo suggerito da Bianca Pitzorno a L’origine delle specie di Charles Darwin nella lettura di Stefano Mancuso, fino a La lingua del terzo Reich di Victor Klemperer nelle parole di Gianrico Carofiglio.
Grande impegno anche da Radio2. Già da novembre ogni puntata di “Caterpillar AM” è iniziata con la lettura di uno degli articoli della Dichiarazione Universale e, il prossimo 10 dicembre, la puntata si occuperà della ricorrenza con ospiti e interviste. All’interno del programma, inoltre, nella rubrica “Il Domandone”, andata in onda tra settembre e novembre, il quesito posto agli ascoltatori riguardava proprio la Dichiarazione: “Cosa indica il numero 1509?”. Dopo quasi tre mesi e migliaia di risposte, quella esatta è arrivata da una ascoltatrice della provincia di Trento.

Comunicato stampa del 07/12/2018 – 17:19

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Il 10 dicembre 1948, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò e proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, il cui testo completo è riprodotto qui di seguito. Dopo questa solenne deliberazione, l’Assemblea delle Nazioni Unite diede istruzioni al Segretario Generale di provvedere a diffondere ampiamente questa Dichiarazione e, a tal fine, di pubblicarne e distribuirne il testo non soltanto nelle cinque lingue ufficiali dell’Organizzazione internazionale, ma anche in quante altre lingue fosse possibile usando ogni mezzo a sua disposizione. Il testo ufficiale della Dichiarazione è disponibile nelle lingue ufficiali delle Nazioni Unite, cioè cinese, francese, inglese, russo e spagnolo.
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DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI
Preambolo
Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;
Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità, e che l’avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di
credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell’uomo;
Considerato che è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione;
Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni;
Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell’uguaglianza dei diritti dell’uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà;
Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l’osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali;
Considerato che una concezione comune di questi diritti e di questa libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni;
L’ASSEMBLEA GENERALE
proclama
la presente dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa
Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l’insegnamento e l’educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l’universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.
Articolo 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
Articolo 2
Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.
Articolo 3
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.
Articolo 4
Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.
Articolo 5
Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti.
Articolo 6
Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.
Articolo 7
Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente
Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.
Articolo 8
Ogni individuo ha diritto ad un’effettiva possibilità di ricorso a competenti tribunali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge.
Articolo 9
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.
Articolo 10
Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta.
Articolo 11
1. Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa.
2. Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetuato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso.
Articolo 12
Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.
Articolo 13
1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.
2. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.
Articolo 14
1. Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni.
2. Questo diritto non potrà essere invocato qualora l’individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite.
Articolo 15
1. Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza.
Articolo 16
1. Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione.
Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all’atto del suo scioglimento.
2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.
3. La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.
Articolo 17
1. Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in comune con altri.
2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà.
Articolo 18
Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti.
Articolo 19
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza
riguardo a frontiere.
Articolo 20
1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica.
2. Nessuno può essere costretto a far parte di un’associazione.
Articolo 21
1. Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti.
2. Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese.
3. La volontà popolare è il fondamento dell’autorità del governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione.
Articolo 22
Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l’organizzazione e le risorse di
ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.
Articolo 23
1. Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell’impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.
2. Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro.
3. Ogni individuo che lavora ha diritto ad una rimunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale.
4. Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.
Articolo 24
Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite.
Articolo 25
1. Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in altro caso di perdita di mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.
2. La maternità e l’infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza.
Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale.
Articolo 26
1. Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L’istruzione elementare deve essere obbligatoria. L’istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l’istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
2. L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
3. I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.
Articolo 27
1. Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici.
2. Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.
Articolo 28
Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.
Articolo 29
1. Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità.
2. Nell’esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e il rispetto dei diritti e delle libertà
degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell’ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica.
3. Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in contrasto con i fini e principi delle Nazioni Unite.
Articolo 30
Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un’attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuno dei diritti e
delle libertà in essa enunciati.

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