vent’anni e molto piú

“Immaginate per un momento che, a partire da domani, il televisore smetta di funzionare. Qual è la prima cosa che vi mancherebbe? La serie tv preferita? Rimanere sempre in contatto con la notizia? (…) la partita della squadra del cuore? Forse. Ma l’importanza della televisione nella società va più in profondo di questo. La televisione è un mezzo che migliora il mondo, fa scattare l’immaginazione, suscita curiosità, favorisce l’istruzione e raccoglie milioni d’interessi comuni.”

dal comunicato stampa Rai

Nell’anno in cui il vostro blogger preferito ha compiuto l’età della Ragione, la Giornata Mondiale della Televisione (‘World TV Day’) festeggia vent’anni. Era, infatti, il 21 novembre 1996 quando l’Assemblea delle Nazioni Unite la istituiva per ricordare il ruolo del piccolo schermo (“l’elettrodomestico”? l’ottava arte? la “cattiva maestra”? l’”Undicesima Musa”?) nella società e negli scenari di sviluppo. L’evento è festeggiato in tutto il mondo, in Europa come nelle Americhe, in Australia come in Asia: www.worldtelevisionday.tv, @WorldTvDay; #WeLoveTv, #WorldTVDay, Facebook: World Television Day.

In Italia, (altro…)

freaks

“La solita carrellata di freak! A quando il concorrente a due teste?”
Qualcuno su internet, anni fa, parlando del cast di un reality show

È una ben strana coincidenza quella che Cinema e Televisione hanno previsto per oggi, 24 ottobre 2016. Su Canale 5, va in onda una nuova puntata del ‘Grande fratello VIP’ mentre, nelle sale cinematografiche aderenti all’iniziativa, viene proiettato il film ‘Freaks’, del 1932, in versione restaurata. Absit iniuria verbis, per carità, l’unico collegamento è quello suggerito dalla citazione a inizio post!
La versione restaurata di ‘Freaks’ viene proposta nell’ambito del progetto ‘Il Cinema ritrovato al Cinema’, giunto alla quarta stagione, promosso da Circuito Cinema e dalla Cineteca di Bologna; basato sul racconto ‘Spurs’, di Tod Robbins, il film fu sceneggiato da Willis Goldbeck e Leon Gordon, diretto da Tod Browning.
Come intuibile, la pellicola, parla di freaks, esseri umani diversi nell’aspetto e presentati dall’imbonitore come fenomeni da baraccone; tali erano, d’altra parte, trovati nei carrozzoni dei circhi, per il ludibrio del pubblico. È raccontata anche, nel film, la storia tra una certa Cleopatra, prima riluttante, poi integrata nel gruppo, una coppia di nani ed un forzuto Hercules
L’intento, si badi, non è irrisorio o grottesco; al contrario, quella che si presenta come una mostruosità diventa viepiú relativa quando affiorano i sentimenti dei personaggi; come afferma l’amico cinefilo Antonio Falcone, (altro…)

Versace, the movie (3). E qualcosa in piú…

Ricorre oggi il diciannovesimo anniversario della scomparsa di Gianni Versace e, proprio in queste ore, si è saputo qualcosa in piú riguardo al film ‘Versace‘, diretto da Bille August, con Antonio Banderas nei panni, firmati, dello stilista calabrese. All’Ischia Global Festival, August ha detto che le riprese, inizialmente previste per la scorsa primavera,  sono slittate per ottimizzare la preparazione e per consentire a Banderas di imparare i rudimenti della moda e del fashion management. Le riprese cominceranno a dicembre, tra Reggio Calabria, Milano e Miami, le tre città che hanno contrassegnato i capitoli piú importanti della vita dello stilista. Bille August ha inoltre dichiarato:
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i frutti del platano

A scuola ci raccontavano che il filosofo Platone (Aristocle nei documenti) fosse cosí soprannominato per la larghezza delle sue spalle, dall’aggettivo πλατύς, (platýs) che significa “largo”. Pare, addirittura, che Platone – Aristocle, per amore della saggezza (φιλο-σοφία, philo-sophia) abbia finanche rinunciato ad una promettente carriera da pugile. È suggestiva coincidenza, peraltro, che da quell’aggettivo πλατύς derivasse anche la parola πλάτανος (plàtanos), albero sotto al quale Socrate, che di Platone fu l’adorato maestro, era solito fare lezione. I Greci chiamavano cosí il platano proprio per la larghezza della sua chioma, probabilmente assimilabile a quella di talune muscolature…
Oh, è un albero importante, il platano, mica bubbole. È giunto in Italia dall’Asia Minore, già sacro in Lidia, passando per Creta. Le sue foglie, simili al palmo della mano, lo resero sacro alla Grande Madre, che a Creta era rappresentata con le cinque dita della mano aperte. (altro…)

i successori di Pietro

La puntata di ‘Ulisse – il piacere della scoperta’ in onda il 21 novembre 2015 ha avuto a oggetto il Vaticano e la Basilica di san Pietro. Come precisato a inizio puntata, la riproposizione di tali contenuti ha inteso salutare il Giubileo della Misericordia voluto da papa Francesco, che comincerà ufficialmente l’8 dicembre prossimo venturo. Inevitabili, pur tra le inestimabili bellezze, alcuni riferimenti alla storia del papato, alla tortura di Giordano Bruno a Castel sant’Angelo e a quei pontefici che si ritiene o si sospetta possano essere stati ammazzati nell’ambito degli intrighi di palazzo (secondo Vatican Insider:

Giovanni VIII il 14 dicembre 882  fu avvelenato da uno che poi, per essere certo di essere riuscito nello scopo, gli spaccò la testa a martellate. Bonifacio VII nel 985 fu ucciso mentre fuggiva da Castel S. Angelo e il suo cadavere restò, oltraggiato dai passanti, per giorni davanti alla statua di Marco Aurelio… Bonifacio VII, nel 974 aveva fatto strangolare, sempre a Castel S. Angelo, il suo predecessore Benedetto VI, mentre Benedetto V era morto in prigione, addirittura ad Amburgo, nel 966. C’è solo da pescare: Giovanni XII (…) fu noto per i cattivi costumi, anche in occasione della sua morte violenta nel 964… Prima di lui Giovanni X, papa dal 914 al 928, muore in prigione, ma gli resta la macchia dell’accusa, probabilmente falsa, del suo legame delittuoso con la perfida imperatrice Marozia…Via via nei secoli, passando per Paolo II, veneziano, forse morto all’improvviso il 26 luglio 1471, per indigestione da melone troppo freddo…)

(http://vaticaninsider.lastampa.it/; qualcuno aggiunge Sergio III, Benedetto V, Leone V, Giovanni X, Pio III, Formoso, Pio VIII, Urbano VII, Leone XI, Stefano VI, Leone V, Gregorio V, Giovanni XIV, Giovanni XI “e molti altri ancora!“).

Il nostro pensiero va anche a Giovanni Paolo I che, in simpatica coincidenza con una profezia di suor Lucia di Fatima, morí trentatré giorni esatti dopo la salita al soglio di Pietro; suo fratello, Edoardo Luciani, nel 1998, ha rilasciato al Corriere della Sera un’intervista:

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les (pré)visions de Victor Hugo

“Ursus et Homo étaient liés d’une amitié étroite.

Ursus était un homme, Homo était un loup.”*

Victor Hugo, L’Homme qui rit

“No-one can know exactly why or how the young wolf and bear became friends, I think that perhaps they were both alone and they were young and a bit unsure of how to survive alone… It is nice to share rare events in the wild that you would never expect to see.”**

the fotographer Lassi Rautiainen to the Daily Mail.

bear and wolf friendship
bear and wolf friendship

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