il digitale delle due Sicilie

Non hanno la parabola? che comprino il decoder!”

Maria Antonietta d’Asburgo – Lorena, ne Il Codice Peyo

Da lunedí 7 maggio il passaggio dall’analogico al digitale arriva alla fase conclusiva anche nelle regioni e province del Sud che non erano state ancora coinvolte.
La chiusura definitiva del segnale analogico, il vero e proprio switch off, avverrà secondo un calendario che il Ministero dello Sviluppo Economico ha definito nel seguente modo:

  • Abruzzo, Molise e provincia di Foggia*: dal 7 maggio al 23 maggio;

  • Basilicata, resto della Puglia e province di Cosenza e Crotone: dal 24 maggio all’8 giugno;

  • Sicilia e restanti province della Calabria: dall’11 al 30 giugno.

Sarà una nuova unità d’Italia. In digitale.

* AGGIORNAMENTO 3 MAGGIO 2012:

Con provvedimento cautelare monocratico n.1562/2012 reso in data odierna, nell’ambito del giudizio n. 2941/12 avanti il TAR Lazio, è stato sospeso, nei limiti dell’interesse azionato in tale giudizio, fino alla Camera di Consiglio del 23 maggio 2012, alla quale è stata fissata la trattazione in sede Collegiale dell’istanza cautelare, il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico in data 14 dicembre 2011, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 17 febbraio 2011, recante “Definizione delle scadenze relative al passaggio definitivo alla trasmissione televisiva digitale terrestre dell’area tecnica dell’Abruzzo e Molise (inclusa la provincia di Foggia)” con il quale le suddette scadenze sono state fissate a partire dal 7 maggio 2012 ed entro e non oltre il 23 maggio 2012.

Con l’istanza di sospensiva, che verrà trattata in sede collegiale all’udienza del 23 maggio 2012 avanti la I sezione del TAR Lazio, l’impresa televisiva ricorrente ha chiesto, in particolare, l’emanazione del provvedimento cautelare al fine del riesame del decreto impugnato da parte del Ministro dello Sviluppo Economico affinché quest’ultimo fissi le nuove date dello switch off nell’area tecnica n.11 sul presupposto che dovrebbe intercorrere un intervallo di almeno tre/quattro mesi tra la data di rilascio dei diritti di uso delle frequenze e la data di inizio di tale switch off.

Nel ricorso si evidenzia, tra l’altro, che nonostante la fissazione dello switch off dell’area 11 a partire dal 7 maggio 2012, il Ministero non ha ancora provveduto al rilascio dei diritti di uso delle frequenze di trasmissione. Viene inoltre evidenziato che in relazione a ciò la situazione è insostenibile per la tv ricorrente sia che la stessa ottenga l’assegnazione di tali diritti di uso, sia che venga esclusa da detta assegnazione.

Infatti, nell’ipotesi di assegnazione, non sarebbe possibile realizzare lo switch off nelle date previste dal decreto ministeriale impugnato poiché non vi sarebbe il tempo per progettare la nuova rete di trasmissione (sulla base delle assegnazioni frequenziali ricevute), per procedere all’acquisto degli impianti, per chiedere le autorizzazioni urbanistiche, ambientali e igienico sanitarie.

Nel ricorso si spiega inoltre che la tv ricorrente, in mancanza di sospensiva , sarebbe stata costretta a spegnere gli impianti analogici alla data prevista dal decreto ministeriale impugnato, cessando le relative trasmissioni senza potere, allo stesso tempo, attivare gli impianti digitali prima di alcuni mesi, con ogni evidente conseguenza.

Nel ricorso si evidenzia altresì che qualora la tv ricorrente venisse invece esclusa dalle assegnazioni frequenziali, non vi sarebbero i tempi (cinquanta giorni) per la formazione, prima dello switch off, dell’accordo di “must carry” di cui all’art. 27 della delibera n.353/11/CONS della Agcom con un soggetto destinatario di assegnazione.

L‘Avv. Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo e il Dott. Maurizio Giunco, presidente dell’Associazione Tv Locali Frt, nell’esprimere soddisfazione per la sospensiva concessa con il suddetto provvedimento cautelare monocratico, hanno dichiarato: “Aeranti-Corallo e Associazione Tv Locali Frt da sempre lamentano l’illegittimità di assegnazioni frequenziali pochi giorni o poche ore prima degli switch off. In tal modo, infatti – hanno proseguito Rossignoli e Giunco – le tv locali non sapendo, fino all’ultimo momento se avranno diritto all’assegnazione delle frequenze, non possono programmare investimenti e installazioni, organizzando le proprie reti per la transizione al digitale secondo i tempi calendarizzati. In relazione a ciò – hanno aggiunto Rossignoli e Giunco – le tv locali spesso non riescono a far sintonizzare i propri programmi al momento dello switch off, rimanendo così escluse dalla ricezione televisiva per tempi indefiniti. Auspichiamo che il provvedimento odierno della Magistratura Amministrativa – hanno concluso Rossignoli e Giunco – riapra la discussione su un tema fondamentale quale è quello della partecipazione a pieno titolo, da parte delle tv locali, al processo di transizione digitale.”

comunicato stampa

si era già pagato

“In merito a errate notizie di stampa diffuse oggi in merito alla vicenda “contributi pubblici ai decoder”, Mediaset precisa che l’importo a carico della nostra società determinato dal Ministero dello Sviluppo Economico, su delega della Commissione Europea, è stato pari a 6,1 milioni di euro.

La somma è stata interamente versata da Mediaset allo Stato Italiano nel febbraio 2010. E non è previsto alcun altro importo a nostro carico.

Al contrario, è pendente presso il Tribunale Civile di Roma un ricorso promosso da Mediaset che giudica non congruo e non giustificato l’importo di 6,1 milioni. Il Tribunale ha già disposto tutti gli approfondimenti del caso e si attende la sentenza che potrebbe, semmai, ridurre l’entità dell’importo.”

comunicato stampa

Mediaset Night 2011 – The Day After…

Dopo il grande successo del post verso l’autunno, dedicato alle anticipazioni per la prossima stagione televisiva, è opportuno aggiornarsi alle battute della ormai tradizionale Mediaset Night, che ogni estate celebra con ricchi premi e cotillon le novità che bollono nel pentolone di Cologno.

Rispetto a quanto già affermato, bisogna aggiungere che:

  • il canale All News si chiamerà TGCOM24 e inizierà le trasmissioni a metà ottobre, diretto da Mario Giordano;

  • Il varietà sulla danza provvisoriamente chiamato Io ballo si chiamerà Baila!, in omaggio alle origini sudamericane del format (a dire il vero in spagnolo si dovrebbe scrivere ¡Baila!). Sul programma, anche in considerazione delle polemiche riguardo alla somiglianza con Ballando con le stelle di Milly Carlucci, si è precisato che prevede la formazione di squadre di ballo formate da vip e persone comuni e che, d’altro canto, varietà ispirati alla danza ce ne sono in tutti i Paesi del mondo, in tv pubbliche e private;

  • all’one man show di Checco Zalone se ne aggiungerà un altro, che segnerà l’arrivo sulle reti del Biscione di Giorgio Panariello.

date random (2)

Il 1° luglio partiranno le trasmissioni di Premium Crime e Premium Cinema Comedy,

Mediaset Premium, a partire dalla stagione 2012-2013, non trasmetterà piú tutte le partite della Champions League ma i dirigenti spiegano che, per la pay tv, la Champions sarà un prodotto meno importante di oggi perché l´Italia vedrà schierate tre squadre e non quattro come nelle passate stagioni.

Una partita a settimana, inoltre, andrà in chiaro, e in esclusiva, su Canale 5.

Il tutto mentre cresce l’attesa per la gestione dei diritti tv 2012- 2014…

italiani e media

Gli italiani amano ancora la televisione, pur essendo il settimo Paese al mondo nell’uso di Facebook e quello che vanta il maggior numero di apparecchi idonei a ricevere e trasmettere dati in mobilità.

Rimane un forte digital divide sulla banda larga: la penetrazione migliora ma rimane indietro rispetto alla media europea (22% a fronte di un 26,6%). La percentuale di abitazioni connesse a banda larga è inferiore al 50% (in Europa la media è del 61%) e non decolla a dispetto della disponibilità e delle tariffe convenienti.

La televisione rimane peraltro la fonte privilegiata d’informazione, al 90% del consumo totale (61% quotidiani, 20% internet).

Quanto ai ricavi

  • Mediaset scavalca Sky Italia e diventa il primo operatore televisivo, a quota 2 miliardi e 770,6 milioni di euro, con un incremento dell’8,1 per cento rispetto allo scorso anno (30, 9% di share of market);

  • Sky si attesta a 2 miliardi e 630,76 milioni, con una crescita dell’1,8 per cento (29,3 SOM);

  • medaglia di bronzo alla Concessionaria di Stato, con 2 miliardi e 553,84 milioni di ricavi, con un aumento del 2,5 per cento (pare ci colpi un po’ l’evasione del canone…);

  • al quarto posto Telecom Italia con l’1,8 per cento, con ricavi pari a 160,17 milioni, ovvero un +4,9% sull’anno precedente.

  • il totale di tutti gli altri operatori incide per il 9,6 %, con ricavi complessivi di 861,09 milioni, ovvero una crescita del 7,5. 

dalla relazione di Corrado Calabrò (Agcom)

Boing e altri Turner

Boing, il canale tematico free che Mediaset gestisce in partnership con Turner, potrebbe andare allo Show dei Record, almeno per quanto riguarda la tv dei ragazzi. Da quando è nato, è sistematicamente al primo posto tra i canali kids e, sul target individui, è l’ottavo dopo le reti generaliste. Unico tra i digital native, supera sistematicamente il famoso 1% di share nelle 24 ore.

Bisogna ammettere che non meno lusinghieri sono gli ascolti degli altri canali Turner, gruppo che gode di ottima salute e spazia dal digitale al satellitare, sempre in top position ( a marzo ha avuto la parte del leone sia sul target 4 -14 che su quello individui, con oltre 1, 3 milioni di contatti tra i bambini e 4,7 tra gli adulti).

Ottimi, d’altro canto, i prodotti.

I mitici Puffi vanno su Boing ma sono interessanti anche  Batman of the Future, Mucca e Pollo, Il laboratorio di Dexter ma anche Scooby DooL’Orso Yoghi,  i Looney Tunes e le Super Chicche.

Al target individui piacciono particolarmente, sembra,  Leone il Cane Fifone su Cartoon NetworkLa Pantera Rosa su Boomerang, (performance superiori a 100 mila di ascolto medio percentuale).

In virtù di queste ed altre considerazioni, le previsioni per il gruppo sono di forte crescita.

parte oggi

Nasce oggi Mediaset Premium Net TV, servizio che consente a tutti gli abbonati Mediaset Premium di accedere ad una programmazione non lineare on demand basata su una library in continua evoluzione, senza alcun costo aggiuntivo (i clienti con tessera prepagata possono fruire dei diritti Gallery per un mese dalla registrazione sul sito).

Uno dei plus è però la possibilità di accedervi anche attraverso il pc, grazie alla banda larga.
Le modalità d’accesso sono pertanto tre:
  1. sintonizzarsi sul canale 310;
  2. (oppure) premere il pulsante “Premium Net Tv” su alcuni telecomandi già predisposti;
  3. (oppure) accedere al sito http://nettv.mediasetpremium.it/.
L’offerta spazia dai cartoni animati alle partite, dai film alle serie tv e la visione di ogni programma può essere interrotta o ripresa, anche spostandosi dal televisore al computer e viceversa.
Chi ha il pacchetto Gallery potrà anche pescare nell’archivio storico del Biscione e rivedere programmi degli anni ’80 e ’90.
Un altro grosso plus è rappresentato dal fatto che alcuni film in procinto di uscire in Home Video potranno essere acquistati singolarmente e visti per quarantott’ore.
Dulcis in fundonove nuovi canali: Premium Cinema Star, Premium Cinema Italia, Premium Cinema Hit, Premium Serie, Premium Kids, Premium Calcio +, Mediaset Show, Mediaset Fiction, Mediaset LifeStyle.
Ognuno di essi è non lineare, formato solo di contenuti scelti dall’utente, che compone il suo palinsesto personale.
Narrowcasting vs. Broadcasting, dicono i sociologi dei media.
In realtà  questa modalità d’interazione il qui presente blogger l’aveva già profetizzata, anche se per un solo genere: rileggi  Proponiamolo a Pier Silvio.

Trenta milioni per il digitale

Il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani ha dichiarato che 30 milioni di euro che arriveranno alle casse dello Stato grazie al decreto Milleproroghe serviranno ad accelerare lo switch- off, in modo da completarlo “entro quest’anno o all’inizio del prossimo“.

Il responsabile del dicastero ha inoltre chiarito che i 30 milioni suddetti non verranno sottratti dai 100 già annunciati per ridurre il digital divide.

 

Fonte: Asca

dal 1° marzo

Si chiameranno BBC Knowledge e Discovery World i due mondi che dal 1° marzo arricchiranno il bouquet di Mediaset Premium. La notizia è stata introdotta da alcuni promo in onda da domenica scorsa, da alcune indiscrezioni apparse su Internet e, da qualche ora, da alcuni articoli in lingua inglese.

BBC Knowledge, stando a queste fonti, sarà la versione doppiata dell’omonimo canale in lingua inglese. Nel 2011 saranno trasmesse seicento ore di programmazione, con duecento première nazionali. Sarà basato su scienza, tecnologia, storia, storia naturale e avventura.


Per quanto riguarda il secondo, il comunicato ufficiale è arrivato nel pomeriggio.

Discovery World sarà un canale documentaristico per tutta la famiglia ma particolarmente orientato al target maschile. Si occuperà di storia, archeologia, eventi, natura, con un linguaggio moderno e coinvolgente.

 
Discovery Networks, leader mondiale nel Factual Entertainment, da marzo sarà dunque presente
  • su SKY con cinque canali (Discovery Channel/+1 e HD, Realt Time/+1, Discovery Science, Discovery Travel and Living, Animal Planet),
  • su Mediaset Premium con l’appena citato Discovery World
  • e sul digitale terrestre free con Real Time.

the D(igital) Day

Canale 5 non teme lo switch off
Marco Costa, vicedirettore dell’emittente,
in una recente intervista

Oggi è il giorno televisivamente più importante del 2010,
almeno dal punto di vista tecnologico.
Finalmente, dopo affannose ambagi e numerosi rimandi,
anche Milano,
Bergamo,
Brescia,
Cremona,
Lodi,
Monza,
Varese,
Piacenza
(e relative province)
entrano nel digitale terrestre!
Si tratta di un test importante per verificare la tenuta degli ascolti delle reti generaliste.
Qualcuno lo ha definito “la Prova del Nord”…

In realtà, più che i rischi, sembrano interessare le potenzialità:
partono oggi RAI 5, Mediaset Extra e Virgin Radio TV

femminili e non solo…

La gestione di una rete televisiva presenta analogie con la gestione di un punto vendita. Sai cosa la gente vuole e glielo proponi.

La differenza è principalmente una: una rete televisiva fornisce prodotti mediali, impalpabili, mentre il POP  (= point of purchasing, punto di vendita) gestisce prodotti materiali, distribuendoli tra “gondole”, “isole” ed espositori invece che su un palinsesto.
Va poi chiarito quale tipo di punto vendita può essere assimilato a quale tipo di emittente televisiva.
Una grande rete generalista può essere accostata ad un grande magazzino, con reparti diversi che soddisfano bisogni diversi. un gruppo di emittenti ad un centro commerciale
Una piccola rete tematica può somigliare ad un negozio specializzato, una boutique d’alta moda, un negozio d’articoli sportivi, forse perfino il negozio per mancini gestito da Flanders a Springfield.
Massimo Comun Divisore vs. Minimo Comune Multiplo, mi è stato insegnato.
Aggregare il maggior numero possibile di mondi o agganciare target specifici, che sanno di potersi fidare di te 24 ore su 24 per guardare ciò che interessa maggiormente.
Nasce oggi, 12 maggio 2010 (san Pancrazio martire), La5, costola femminile e singolare dell’ammiraglia del Biscione, canale tematico gratuito del digitale terrestre. Se preferite quanto scritto all’inizio, reparto femminile aggiunto al supermercato già esistente.
I testimonial, tutti azzeccatissimi, hanno fatto simpatico capolino
per alcune settimane dagli schermi televisivi, salutando con le 5 dita della mano o addirittura chiedendoci se le cose dovessimo capirle con la musica.
Rispetto alle satellitari Fox Life, Fox Life +1 o Lei channel, anch’esse tematiche e femminili, La5, essendo canale slave gratuito di un’emittente commerciale generalista, raggiungerà un target più ampio.
Tornando al digitale terrestre,
entro la fine dell’anno vedranno la luce in casa Mediaset un canale all news e Italia 2, rete che dovrebbe declinare la verve e la velocità neurotrasmissiva di Italia 1 in chiave estrema e un po’ birichina.
Per la par condicio dobbiamo ricordare che, visto il successo di
Rai 4, l’azienda di viale Mazzini sta per lanciare Rai 5. L’azienda di viale Mazzini, inoltre, toglierà la parte “sat” alla denominazione dei canali DTT che la contenevano (RaiSat Premium e RaiSat Yoyo diventano Rai Premium e Rai YoYo) mentre, dal 18 maggio, per la gioia dei sostenitori del confusion marketing, ci sarà l’introduzione di un nuovo logo, uniforme per tutti i canali, con un quadrato al posto dell’attuale farfalla a due volti.
Telecom Italia Media ha partorito nei mesi scorsi La7 D (anch’essa a target femminile) ma stanno per nascere MTV + e La 7 on demand.
Si tratta di iniziative che consentono alle aziende televisive di strizzare l’occhio alla frammentazione e alla specializzazione del mercato, in una prospettiva di avvicinamento sempre maggiore ai gusti del pubblico (Berlusconi già negli anni ’80 immaginava la TV del futuro come una gigantesca edicola alla quale chiedere ciò che interessa).
Non c’è che dire, il bouquet che avremo a disposizione nei prossimi anni sarà sempre più allettante!

vittorie bulgare

In questi tempi si sono verificate molte “vittorie bulgare”, simpatica locuzione con la quale si designa un successo particolarmente eclatante e, per certi aspetti, prevedibile.
Hanno riportato una vittoria bulgara, ad esempio, taluni vincitori di reality (ma di tv ci occupiamo a fine post).
Per quanto attiene alla politica, una vittoria bulgara è stata sicuramente quella di Giuseppe Scopelliti, neopresidente della Giunta regionale della Calabria (in breve e in uso giornalistico: governatore) in virtù di un riscontro plebiscitario.
Con riguardo alla televisione, anche al di là dei reality, si è finalmente verificato il sorpasso, profetizzato da tutti gli operatori del settore e lungamente atteso, del consumo di televisione digitale su quella analogica.
 
Per l’articolo che Digital-Sat ha dedicato a quest’ultimo argomento, (altro…)

finalmente si switcha!

Il verbo “switchare” non è registrato nella gran parte dei dizionari italiani, né sono mai stato a favore dell’uso eccessivo di gerghi e neologismi.

Ma il titolo di questo post mi sembra slogan perfetto per una notizia che segna un passaggio tecnologico molto importante nella storia della televisione italiana.

È stato finalmente pubblicato il calendario, regione per regione, del passaggio definitivo al digitale terrestre, passaggio che in gergo è sempre stato chiamato switch off.

Lo switch off avverrà in maniera scaglionata, in date diverse per “aree tecniche” diverse.

Entro la fine del 2008 e il primo semestre del 2009 dovranno andare in pensione le frequenze analogiche delle areee all digital, rispettivamente Sardegna e Val d’Aosta, come previsto da tempo. Nel secondo semestre del 2009 passeranno al digitale anche Lazio, Campania, Trentino Alto Adige e Piemonte. Entro il 2010, il 70% degli italiani sarà nel futuro.

“Fanalini di coda”, direbbe Mike, la Calabria e la Sicilia, dove la transizione definitiva avverrà soltanto nel 2012.

DarkLight