riina da bruno vespa a porta a porta, ancora bufera
L’ospitata di Riina alla trasmissione ‘Porta a Porta’ rimane al centro dell’attenzione. Mercoledí prossimo, 13 aprile, alla Commissione di Vigilanza Rai non sarà in audizione solo il direttore di Rai 1 Andrea Fabiano ma anche Carlo Verdelli, responsabile dell’offerta informativa; nell’ambito dell’audizione, si tenterà anche di chiarire con quali modalità Riina ha dato la liberatoria a Bruno Vespa e per quale motivo l’abbia sottoscritta alla fine dell’intervista e non prima, come da prassi.
Confedercontribuenti ha comunicato che il loro legale, avvocato Cristian Leonardi, su incarico del Presidente nazionale dell’associazione Carmelo Finocchiaro, presenterà una denuncia per apologia di reato nei confronti del giornalista Bruno Vespa, del Presidente della RAI Monica Maggioni e del Direttore Generale Antonio Campo dell’Orto:
Nelle prossime ore l’Avv. Cristian Leonardi, su incarico del Presidente Nazionale di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro, presenterà una denuncia per APOLOGIA DI REATO nei confronti del giornalista Bruno Vespa, del Presidente della RAI Monica Maggioni e del Direttore Generale Antonio Campo dell’Orto per il programma “Porta a Porta” in cui è stato ospite Salvo Riina. Roma, 7 aprile 2016 – Bruno Vespa alla trasmissione “Porta a Porta” su RAI1 di mercoledì 6 ha invitato il figlio del mafioso Toto Riina per la presentazione del suo libro. Questo atteggiamento a dir poco scabroso e si aggiunge a quello di qualche mese fa quando invitò in trasmissione i parenti dei Casamonica. “Perché Bruno Vespa, che è in cerca di scoop, invece di dare spazio mediatico alle mafie, non dà spazio alle problematiche degli italiani: pressione fiscale, equitalia, anatocismo ed usura bancaria, suicidi dettati dalla disperazione?” – chiede disgustato il presidente nazionale di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro. L’ ennesimo attacco alla legalità e alla lotta alla mafia che denota mancanza di rispetto per le vittime, i loro familiari e tutti gli italiani onesti. “Questo atteggiamento colpisce ancora una volta le vittime della criminalità mafiosa. Noi di Confedercontribuenti che abbiamo fatto della lotta alle mafie e la diffusione della legalità uno dei nostri scopi sociali, senza bavagli e censure chiediamo che Bruno Vespa e la dirigenza RAI vengano perseguiti per apologia di reato poiché con il denaro degli italiani hanno contribuito a diffondere la “cultura mafiosa”, di chi ha già 8 ergastoli, come Toto’ Riina, e una condanna a 8 anni di carcere, come il figlio, improvvisamente diventato scrittore.” – conclude Finocchiaro.
Analoga iniziativa è stata presa dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ha dato mandato all’Avvocatura comunale di presentare una denuncia in sede civile contro la Rai.
Assolutamente da meditare, inoltre, la lettera che Giovanni Impastato ha scritto al direttore della Rai:
Caro direttore generale della Rai,
come lei certamente sa, mio fratello, Peppino Impastato, è stato barbaramente ucciso dalla mafia il 9 Maggio 1978. (altro…)