Sono stati presentati ufficialmente oggi, a Milano, i palinsesti Rai per la prossima stagione autunnale, già approvati dal Consiglio d’amministrazione la settimana scorsa. Qui di seguito, quanto comunicato dalla Concessionaria di Stato, con la consueta precisione, nelle pagine curate dall’Ufficio Stampa: (altro…)
Tornerà nelle sale, a partire dal 1° luglio, la magia di Hayao Miyazaki, con alcuni dei suoi film piú conosciuti: ‘La città incantata’ (dal 1° al 6 luglio), ‘Principessa Mononoke’ (dal 14 al 20 Luglio), ‘Nausicaa della Valle del Vento’ (dal 25 al 31 luglio), ‘Porco Rosso’ nell’anniversario del trentennale (dal 1 al 7 agosto), ‘Il castello errante di Howl’ (dall’11 al 17 agosto). Qui di seguito, dal sito di Studio Ghibli, l’elenco delle sale cinematografiche interessate: (altro…)
“In occasione della Giornata mondiale del Rifugiato, il 20 giugno, la Rai promuove la Campagna di sensibilizzazione UNHCR Together#WithRefugees con una programmazione speciale su radio, tv e web dal 16 al 20 giugno
L’UNHCR, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, protegge da 72 anni le persone costrette a fuggire da guerre e violenze, fornendo aiuti salva vita e sostenendo i rifugiati nella costruzione di un futuro migliore nelle loro comunità di accoglienza.
Rai 1 approfondirà l’argomento durante “Uno mattina estate”, Rai 2 già domenica 19 giugno dedicherà spazio alla Giornata mondiale del Rifugiato in “O anche no estate” e “RagionEuropa”, poi lunedì 20 in “Agorà estate”.
Tutte le testate giornalistiche radio e tv saranno impegnate a spiegare il lavoro dell’UNHCR, a raccontare le storie di chi ha dovuto trovare una nuova casa a volte a migliaia di chilometri dalla propria e di chi è impegnato affinché queste persone in fuga possano conservare dignità e riconquistare una vita al sicuro.
Rainews24 realizzerà uno speciale da Palazzo Rospigliosi a Roma con ospiti e testimonianze di rifugiati. Le redazioni della Tgr, la testata giornalistica regionale, racconteranno le iniziative sul territorio e proporranno approfondimenti su realtà di integrazione. In particolare, (altro…)
Una giornata estiva. Il sole splende sulla autostrada tra Punta Raisi e Palermo. Magistrati, rappresentanti delle istituzioni e delle forze di polizia, cittadini e studenti commemorano il primo anniversario della strage di Capaci. C’è anche don Luigi Ciotti sul luogo del dolore. Prega, in silenzio. Quando, all’improvviso, si avvicina una donna minuta: si chiama Carmela, è vestita di nero e piange. La donna prende le mani di don Luigi e gli dice: «Sono la mamma di Antonino Montinaro, il caposcorta di Giovanni Falcone. Perché il nome di mio figlio non lo dicono mai? È morto come gli altri». Soffre, Carmela: in quel primo anniversario della strage la memoria di suo figlio Antonio, e dei suoi colleghi Rocco e Vito, veniva liquidata sotto l’espressione “i ragazzi della scorta”. Da questo grido di identità negata nasce, il 21 marzo, primo giorno di primavera, la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sente pronunciare da nessuno il suo nome. Nessuno. Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome. Ogni anno una città diversa, ogni anno un lungo elenco di nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano. Recitare i nomi e i cognomi come un interminabile rosario civile, per farli vivere ancora, per non farli morire mai. Per farli esistere nella loro dignità. Il 21 marzo: perché in quel giorno di risveglio della natura si rinnovi la primavera della verità e della giustizia sociale, perché solo facendo memoria si getta il seme di una nuova speranza. Il 21 marzo 1996 a Roma, piazza del Campidoglio, la prima edizione. E poi Niscemi (Cl), Reggio Calabria, Corleone (Pa), Casarano (Le), Torre Annunziata (Na), Núoro, Modena, Gela (Cl), Roma, Torino, Polistena (Rc), Bari, Napoli, Milano, Potenza, Genova, Firenze, Latina, Bologna, Messina, Locri, Foggia, Roma. Ogni piazza, il valore e la testimonianza dell’esserci. Ogni città, un ricordo e una denuncia. Anni di memoria e impegno. Anni di verità e giustizia. Per le stragi e le vittime delle guerre di mafie. Oltre il settanta per cento delle famiglie delle vittime non conosce la verità sulla morte dei propri cari. E quel giorno – e per tutti gli altri 364 giorni dell’anno – insieme ai familiari tutti diventiamo cercatori di verità. La manifestazione nazionale si svolgerà a Napoli, luogo di cultura e di accoglienza, capace di rispondere all’emergenza criminale con iniziative sociali di ogni tipo, città generatrice di speranza. Replicando la “formula” adottata negli ultimi anni a causa dell’emergenza, Napoli sarà la “piazza” principale, ma simultaneamente, in centinaia di luoghi in Italia, Europa, Africa e America Latina, la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie verrà vissuta attraverso la lettura dei nomi delle vittime, saranno ascoltate le testimonianze dei familiari e approfonditi le questioni relative alle mafie e corruzione , nel segno di una memoria che non vuole essere celebrazioni ma strumento di verità e giustizia. L’obiettivo è un coinvolgimento ampio di tutto il territorio nazionale con collegamenti internazionali: per le istituzioni e per la società civile sarà occasione per lanciare un segnale concreto di impegno comune contro le mafie e la corruzione.(…).
SCARICA L’ELENCO AGGIORNATO DELLE VITTIME INNOCENTI DELLE MAFIE
Si svolgerà a Napoli ma, simultaneamente, in centinaia di luoghi in Italia, Europa, Africa e America Latina.
Lo slogan Terra mia. Coltura I Cultura. È uno slogan che vuole unire due dimensioni di impegno, oggi fondamentali, dalle quali ripartire.
Terra mia: per prendersi cura della nostra comunità locale e reinterpretare il nostro essere cittadini globale a partire dall’attenzione al contesto nel quale viviamo, alla nostra quotidianità.
Quanto a Mamma Rai, ecco quanto comunicato: (altro…)
Era l’11 settembre 2001. Due aerei si schiantavano, a breve distanza l’uno dall’altro, contro i grattacieli noti come “Twin Towers”, le Torri Gemelle del World Trade Center, a New York. Un terzo aereo precipitava contro il Pentagono. Un quarto, già dirottato verso Washington, precipitava nelle campagne della Pennsylvania in virtú di un’eroica rivolta dei passeggeri.
Da allora il mondo non è piú lo stesso.
Al Trevignano FilmFest, che partirà giovedí 16 ma regala degli eventi già oggi, sarà proposta un’intervista rilasciata da Oliver Stone, registrata da Silvia Bizio, nella quale il regista racconta i retroscena del suo film ‘World Trade Center’, girato a Los Angeles e, per alcuni esterni, anche a New York. Con riguardo alla reazione che gli Stati Uniti ebbero all’epoca, Stone ha dichiarato:
«Non potevamo andare in guerra per questo motivo, dovevamo farcene una ragione. All’estero l’America ha una storia d’interferenze con gli altri Paesi, che non ci giova. La gente non conosce la storia dell’Afghanistan!».
Quanto a Mamma Rai, ecco quanto comunicato sulla programmazione: (altro…)
aggiornamento 4 settembre: “Mediaset Extra celebra la ricorrenza dei 30 anni di “Non è la RAI” con una maratona di nove ore, in onda domenica 5 settembre, dalle ore 8.00 alle 17.00, in cui sarà possibile rivivere puntate mai (ri)viste prima. Oltre alle storiche immagini verrà proposta anche un’intervista inedita a Irene Ghergo – autrice e collaboratrice di Boncompagni, che ricorda il primo programma d’intrattenimento quotidiano delle allora Reti Fininvest.” (⇐Tgcom24)
aggiornamento 31 agosto: la puntata di ‘PresaDiretta’ in onda ieri sera è stata salutata da 1.365.000, per una share del 7.4%. Sembra un ottimo riscontro, senz’altro superiore a quello dello scorso anno: 829.000, share del 4.6%! E niente, #Curatolaportabene… senza nulla togliere ai meriti, ci mancherebbe!
“Nella prossima stagione mi auguro che PresaDiretta continui ad essere strumento di conoscenza e approfondimento, che gli spettatori escano più ricchi dalle puntate. È una fase in cui se si conoscono le cose, a cominciare dalla pandemia, si ha meno paura. La paura è figlia dell’ignoranza”. “L’informazione in Italia ha un po’ smesso di fare quello che dovrebbe, è ancora troppo dipendente dall’agenda politica che decide cosa è importante o no. Non fa un racconto parallelo ed è una mancanza che da noi si sente moltissimo. Mi auguro che nascano tante PresaDiretta, come idea di giornalismo, per cogliere la profondità delle cose che succedono attorno”. (…)La Rai è un animale strano; pur essendo legato alla politica è molto libero perché gode di autonomia editoriale. Nessuno mi dice cosa devo fare, nessuno entra nella mia bottega. La benzina più preziosa è la libertà, che si sostanzia nel prodotto. Dai nuovi vertici mi aspetto grande rispetto per il prodotto e che si faccia ancora di più, perché sono infinite le possibilità. Leggendo il curriculum dei nuovi vertici sono ottimista. Tutte le presentazioni sono state fatte in chiave tagli, come se la Rai fosse un’azienda in fallimento, ma non è così. L’importante è che non si tagli il prodotto perché altrimenti la Rai si indebolirebbe sul mercato, dove non c’è più solo Mediaset, ma anche i grandi player internazionali”.
Tra i temi trattati quest’anno, la transizione ecologica, le difficoltà della vaccinazione di massa, le fratture economiche, Julian Assange, le criptovalute.
Integrazione: ci fa piacere ospitare in questa sede un bello spot realizzato dall’agenzia Adam & Eve/DDB, che ci ricorda come il 15% di tutta la popolazione mondiale sia affetto da disabilità. Lo riproduciamo a fine post.
Dopo le Olimpiadi, è tempo di Paralimpiadi. Quelle di Tokyo 2020 cominceranno martedí prossimo, 24 agosto 2021. Mamma Rai, sempre affidabile, le seguirà per noi e cosí si esprime nella nota stampa all’uopo congegnata:
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È il 19 luglio del 1992. A meno di due mesi dalla strage di Capaci, in un assolato pomeriggio palermitano, un’autobomba con 50 chilogrammi di tritolo esplode in via D’Amelio uccidendo il giudice del pool antimafia Paolo Borsellino e cinque membri della scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Una ferita mai rimarginata e tante verità ancora da portare a galla. Ma la morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, accomunati dall’impegno contro la mafia e dal sacrificio della vita, diede il via a una reazione che non si è ancora esaurita. Un sacrificio e un impegno al quale, nell’anniversario di via D’Amelio, il Servizio Pubblico rende omaggio con una programmazione speciale che comincerà già sabato 17 luglio su Rai Radio1 alle 8.30 con “Inviato Speciale” e il reportage di Rita Pedditzi che ha incontrato Fiammetta Borsellino, Lia Sava, Procuratore Generale di Caltanissetta, e Sergio Lari, ex procuratore generale di Caltanissetta, la sede giudiziaria dove sono in corso i processi per le stragi. Domenica 18 luglio sarà la Tgr Sicilia a seguire le iniziative che si svolgeranno nella mattinata e nel pomeriggio presso l’associazione “casa Paolo Borsellino” e quelle che verranno realizzate lunedì 19 luglio sul luogo della strage. Come sempre, informazione Rai in prima fila con servizi, dirette e approfondimenti nelle edizioni dei telegiornali e dei giornali radio di tutte le testate. RaiNews24 seguirà, con l’inviata Angela Caponnetto, le iniziative che si svolgeranno a Palermo dedicate al ricordo del giudice assassinato.
L’impegno delle Reti Rai
Lunedì 19 luglio la programmazione partirà su Rai Storia (canale 54) con il consueto appuntamento de “Il giorno e la Storia” che racconta di quanto accaduto 29 anni fa in via d’Amelio, in onda a mezzanotte e cinque (in replica alle 5.30, 8.30, 11.30, 14 e alle 20). Si proseguirà con spazi di approfondimento su Rai1, alle 7.10 all’interno di “Uno Estate Mattina” e alle 15.40 in “Estate in diretta”, e su Rai3, alle 8 con “Agorà” – che proporrà un filmato di repertorio e la discussione con gli ospiti in studio – e alle 13.15 con “Passato e presente – Falcone e Borsellino, l’impegno e il coraggio” (in replica alle 20.30 su Rai Storia).
Rai Movie (canale 24) alle 14 proporrà il film candidato ai David (altro…)
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