uno smart per guardare, visori per sognare…

Ci sono alcune innovazioni tecnologiche, in fase di lancio in questo periodo, che sembrano di particolare interesse: le possibilità di usare lo smartphone (anche) come telecomando e gli occhiali per la realtà virtuale. Zia Cecilia, come si ricorderà, tentava già negli anni Novanta di cambiare canale con il modesto telefonino del nipote, pigiando i tasti a caso e riuscendo, piuttosto, a contattare improbabili empori del Nebraska; oggi, invece,  ci sono bluetooth, wi-fi, infrarossi, app dedicate… gli smartphone dotati di porta IR o che possano essere adattati alla tecnologia infrarossi possono tranquillamente diventare telecomandi, al piú installando qualche nuova applicazione. Mediaset Premium vanta da un pezzo, d’altra parte, l’app Premium Play per smartphone e tablet.
Una prospettiva di questo genere può e potrà viepiú in futuro consentirci, con un unico dispositivo, di regolare il volume del televisore, cambiare canale, usare le forme di social networking ma anche di alzare e abbassare le tapparelle o gestire il riscaldamento. #interattività, #convergenzatecnologica, #domotica.
Che dire, poi, dei dispositivi che, già adesso, sembrano in grado di offrirci la realtà virtuale chiedendoci la stessa fatica che si usa nell’inforcare un paio d’occhiali? Oltre ai Google glass, che prospettano la possibilità di visualizzare pagine web, usare i social network, controllare mappe e indicazioni stradali, fare videoconferenze, fotografie e video, esistono diversi tipi di visori e alcuni modelli arriveranno nelle nostre case a marzo. Ieri, per esempio, sono partiti i pre – ordini per il modello che sarà di Facebook e al CES di Las Vegas la realtà virtuale è trend tra i piú seguiti.
In stile curatoliano, tuttavia, ci piace ricordare che zio Paperone aveva previsto la realtà virtuale molto tempo fa, nella storia (altro…)

Cinema: 120 and looks younger

On December 28 2015, Cinema, the 7th art, celebrates 120th anniversary.
It was on December 28 1895, indeed, when the Lumière brothers did that one which is commonly considered the first projection in the history: at the Grand Café of the Boulevard des Capucines, in Paris, Louis and Auguste projected a series of short movies, such as the exit of the workers from their factories in Lyon or the extremely famous train that arrives in the station.
Of course, Cinema had some predecessors and many people can be considered as parts of its history; what about, e.g., Thomas Alva Edison, George Eastman, Athanasius Kircher, Matteo Campani, W.K.L. Dickson or Eadweard Muybridge? What about some technologies, like the magic lantern, the phenakistoscope, the kinetoscope, the stereoscope, the Kaiserpanorama?
And what about Animated cinema,
Il 28 Dicembre 2015 il Cinema, settima arte, celebra il suo 120° anniversario.
Era il 28 dicembre del 1895, infatti, quando i fratelli Lumière fecero quella che è comunemente considerata la prima proiezione della storia: al Grand Café di Boulevard des Capucines a Parigi, Louis e Auguste proiettarono una serie di cortometraggi, come l’uscita dei lavoratori dalle loro fabbriche di Lione o il celeberrimo treno che arriva alla stazione ferroviaria.
Naturalmente, il Cinema aveva dei predecessori e molte persone possono essere considerate parte della sua storia; che dire, ad esempio, di Thomas Alva Edison, di George Eastman, di Athanasius Kircher, di Matteo Campani, di WKL Dickson o di Eadweard Muybridge?
Che dire di alcune tecnologie, come la lanterna magica, il fenachistoscopio, il cinetoscopio, lo stereoscopio, il Kaiserpanorama? E del Cinema d’animazione,

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il primo (digitale) giorno di scuola

Oggi è stato il primo giorno di scuola per molti bambini italiani. Le tecnologie digitali, come avviene con sempre maggiore frequenza, hanno consentito ai discenti di presentarsi a scuola equipaggiati in modo avveniristico e ai genitori d’improvvisarsi cinematografari e documentaristi da Istituto Luce o Luce Cinecittà che dir si voglia; par di sentire il ritmico e nostalgico cantilenare dello speaker dei citati documentari, mentre declama:

«Ecco i freschi germogli, nuove promesse della società, fare il loro ingresso negli istituti dove dovranno compiere il loro dovere per diventare i cittadini e le cittadine che il mondo s’attende. Ehi, tu, piccolo, hai acquistato penna e calamaio? Lei, signora, tale vezzoso grembiulino lo ha confezionato da sé o lo ha acquistato presso un fornitore?»

L’occasione ci è gradita, in realtà, per tornare alle tecnologie che viepiú affiancano la didattica tradizionale; in una puntata di SuperQuark andata in onda poche settimane fa, si è parlato di una scuola in cui le lezioni dei professori vengono caricate su internet come video e a scuola si va per esercitarsi e fare i compiti.

Sembra innovazione tra le piú interessanti, per i seguenti motivi:

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visionari prestati all’agricoltura

I progettisti della Forward Thinking Architecture di Barcellona hanno concepito una sorta di “fattoria galleggiante” che, muovendosi sul mare e usando l’energia del sole, consentirebbe la coltivazione di otto mila tonnellate di verdura all’anno; il concetto di base è quello del “vertical farming”, “un metodo di nuova generazione per l’agricoltura all’interno di serre senza terra, impilate l’una sull’altra con letti di coltura alimentati da acqua arricchita di nutrienti” (Huffington Post).
Anche zio Paperone, nel suo piccolo, ha avuto analoga intuizione, una volta. (altro…)

la visione della Sindone

Quale che sia l’approccio con il quale ci si accosta, la Sacra Sindone costringe a farsi delle domande e a cercare delle risposte. Tale è la sua importanza che anche i non vedenti devono avere la possibilità di conoscerla, soprattutto in occasione dell’ostensione della stessa, che quest’anno avrà luogo dal 19 aprile al 24 giugno, a Torino.

Esiste una copia tridimensionale del Sacro Telo, che ne riproduce la parte anteriore in modo codificato per non vedenti; le persone affette da disturbi all’apparato visivo potranno accostarsi alla riproduzione e acquisirla attraverso il tatto. (altro…)

se il drone non ce l’hai…

I droni sono una tecnologia di stretta attualità. Ai matrimoni il servizio fotografico con riprese dall’alto è ormai la conditio sine qua non, in ambito militare il loro uso è, purtroppo, frequente e intensivo. Non pochi, inoltre, sono gli impieghi che i droni conoscono in comunicazione. Esistono già, per esempio, i droni -reporter:

macchine volanti (…) in grado (…) di scattare foto aeree da punti di vista inusuali o di effettuare riprese video in zone pericolose o inaccessibili. E alcune aziende italiane sono pronte a proporre sul mercato dei nuovi droni appositamente studiati per giornalisti, fotoreporter e troupe tv.

Saranno protagonisti al “Roma Drone Conference”, il prossimo 8 ottobre, presso l’Atahotel Villa Pamphili, il cui tema sarà, appunto, il “drone journalism”.

All’evento, patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti e dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC), verranno presentati alcuni modelli, tra cui un quadricottero dal raggio d’azione di 1 chilometro e un altro, totalmente italiano, con 39 minuti d’autonomia. Nei prossimi mesi, da ottobre ad aprile si terranno altri incontri e conferenze sul tema; verranno approfonditi gli aspetti legati alla sicurezza, al Regolamento ENAC, all’utilizzo in agricoltura, all’osservazione del territorio, al monitoraggio dei beni culturali e ambientali, agli impieghi da parte di Forze Armate, Polizia e Ricerca. (< - TMNews)

i musei vaticani di Sky

Musei vaticani 3 D‘ è la produzione Sky realizzata in collaborazione con Sky Arte e la Direzione Musei Vaticani dedicata alle bellezze che i papi hanno accumulato nel corso dei secoli rinvenendoli dal passato pagano della Città eterna ma contribuendo anche in proprio, con le opere commissionate agli artisti nel corso dei secoli. Sarà distribuita da Nexo Digital nei cinema di tutto il mondo e pare che sia già stata acquistata da Russia, Colombia, Corea del Sud, Australia, Nuova Zelanda, Francia, Gran Bretagna e Italia, trattative in corso per le Americhe.

Musei vaticani 3 D‘ è un film di 60 minuti, girato interamente in 3D/4K nativo ed in high frame rate a 50 fps in 5k raw,  con camere Red Epic montate su mirror rig 3Ality TS5  e side by side rigs.

Grazie a questa tecnologia tridimensionale, che comporta una scomposizione dei piani già sperimentata a Hollywood, e ad un racconto delicato ma pulsante, gli spettatori potranno immergersi nei dipinti di Caravaggio, “toccare” capolavori ellenistici come il Torso del Belvedere, sentirsi avvolti dalle figure della Cappella Sistina e da tutte le opere di Giotto, Raffaello, Michelangelo, Leonardo, Caravaggio, Dalí, Chagall, Fontana e Van Gogh che i Musei Vaticani custodiscono con amore.

Con un mentore quale il professor Antonio Paolucci.

 

Lina, Elio e il 4k

Lina Wertmüller ha presentato ieri alla stampa ‘Roma, Napoli, Venezia… un crescendo rossiniano’, documentario interpretato da Elio, dedicato al grande compositore Gioacchino Rossini e girato con la nuova tecnologia ‘4k‘. La detta tecnologia promette una qualità d’immagine quattro volte superiore alla definizione televisiva attuale e, nel documentario in questione, si lascia apprezzare in particolar modo per le immagini di Venezia, Napoli e Roma riprese in risoluzione Ultra HD. Il documentario, che vede la partecipazione, accanto a Elio, anche di Giuliana De Sio nei panni della consorte di Rossini, è stato prodotto dalla Direzione Strategie Tecnologiche Rai in collaborazione con Eutelsat, azienda che vanta, tra l’altro, il lancio del primo canale satellitare europeo in Ultra HD, nel 2013.

Fiat Lux!

Che la luce porti alla verità o a forme superiori di conoscenza è prospettiva tra le piú affascinanti; la recente tecnologia sembra incoraggiarla.

È in corso di sperimentazione, infatti, il “Li – Fi” (Light fidelity), procedura per trasmettere messaggi, immagini e informazioni in forma di radiazioni luminose, invisibili all’occhio umano ma non a computer e dispositivi elettronici.

È stato anticipato a Edimburgo nel 2011 da tale Harald Haas, il quale, dimostrando come una semplice lampadina Led possa trasmettere video ad alta definizione, ha aperto scenari d’assoluto interesse.

Diventerebbe possibile, ad esempio, decongestionare gli spazi saturati dalle trasmissioni wireless oppure creare messaggi pubblicitari che trasmettono il loro contenuto agli smartphone attraverso impulsi luminosi (“line of sight marketing”).

Forse si arriverà ad acquisire un film o un video semplicemente ricevendone la proiezione, con le immagini, le scene, le interpretazioni, le voci che viaggiano assieme ai fotoni, in modo comparabile a quanto farà Cinecittà (Luce!) col satellite.

Certo, a differenza di altre forme di trasmissione, la luce non filtra attraverso i corpi solidi, non supererebbe le pareti e gli ostacoli fisici.

Vale la pena di sognare, tuttavia e, se Icaro pur precipitò al suolo per essersi troppo avvicinato al Sole, altri mortali potranno forse migliorare il loro mondo senza correre rischi eccessivi.

muri di luce

Comincia domani a Milano LED 2010 – Festival internazionale della luce (seconda edizione), kermesse che consentirà al capoluogo meneghino di illuminarsi a 360° grazie a sculture, design, opere che si nutrano di luce e la regalino al mondo (è già d’attualità la scultura “Ago e filo”, criticata da Gae Aulenti).
La luce è sempre importante, non mi stancherò mai di ripeterlo.
Per deformazione professionale, però, la parola LED mi fa venire in mente i Light Emitting Diodes, diodi a emissione luminosa e, soprattutto, il loro uso nei famosi led wall.
Cosa siano questi ultimi è presto detto. Si tratta degli schermi e degli pseudo-sipari formati da innumerevoli punti luminosi che si coordinano a formare un’immagine intera (i puntini si chiamano lumen e la loro numerosità/compattezza determina la qualità dell’immagine rappresentata).
Li si usa anche nei concerti e nelle manifestazioni all’aperto, ma il loro uso televisivo è diventato, negli ultimi anni, un tratto distintivo: (altro…)

DarkLight