Antinoo e Alcesti

Il dio Antinoo, come si ricorderà, era stato, da mortale, l’amasio dell’imperatore Adriano.
Secondo la teoria piú conosciuta*, offrí la sua vita in sacrificio, perché un oracolo gli aveva profetizzato che, in tal modo, avrebbe allungato la vita dell’imperatore.
Tale teoria, nota ai piú, è stata avallata da Marguerite de Yourcenar nel suo riuscito e celeberrimo romanzo ‘Memorie d’Adriano’.
Complice una conferenza ascoltata di recente, mi capitava di tornare a riflettere su Alcesti, la donna che, secondo la mitologia greca, accettò di morire al posto del marito**.
La domanda che mi sono fatto è questa: quando Antinoo si accingeva a compiere il suo sacrificio, tuffandosi nel Nilo, oltre all’amore per Adriano, rimeditava anche il sacrificio d’Alcesti?

*La neofondata religione di Antinoo vede in Lui l’epitome della Tolleranza e dell’Amore. Una parte di me, tuttavia, meno usa alla spiritualità, sospetta che qualcuno l’abbia ucciso per impedire ad Adriano di adottarlo in vita per farlo diventare suo successore.

** Il marito d’Alcesti, Admeto, aveva dovuto ospitare il dio Apollo in casa, alla stregua di uno schiavo, perché il nume aveva ucciso tutti i Ciclopi per vendicare il figlio, e Zeus lo aveva punito. Alla fine della punizione, Apollo volle ricompensare Admeto per come era stato trattato nella sua dimora e gli conferí, appunto, il singolare privilegio di non morire se avesse trovato qualcun altro disposto a morire al posto suo. Arrivato il giorno fatale, tutti si rifiutarono, anche l’anziano padre; solo Alcesti, la sua compagna, accettò di morire al posto suo. Poi, però, arrivò Eracle…

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