Giornata dell’infanzia: nuovo codice per media e minori

Oggi, 20 novembre, nella Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, viene presentato al governo il nuovo Codice di autoregolamentazione del Comitato media e minori, unica autorità governativa sul tema.
Promulgato per la prima volta nel 2002, “il Codice è rivolto a tutelare i diritti e l’integrità psichica e morale dei minori, con particolare attenzione e riferimento alla fascia di età più debole (0 –14 anni); esso nasce dalla volontà delle Emittenti televisive pubbliche e private, nazionali e locali, di migliorare la qualità delle trasmissioni dedicate ai minori, per aiutare le famiglie ed il pubblico più giovane ad un uso corretto della televisione e per sensibilizzare chi produce i programmi alle esigenze dei minori.” (dal sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy)
Rispetto al testo del 2002, mantenuto nell’impianto originario e nei principî ispiratori, il Codice è stato rinnovato per adeguarlo alle innovazioni tecnologiche e al nuovo scenario televisivo. È stato votato dal Comitato insieme con le maggiori emittenti e associazioni di settore (Rai, Mediaset, La7, Confindustria Tv, Aeranti Corallo); in base alla nuova legislazione, una volta ratificato dal ministero del Made in Italy, varrà per tutte le realtà con responsabilità editoriale.
È ampliata la platea dei fornitori di servizi media audiovisivi aderenti al Codice e sono inclusi i servizi non lineari offerti dagli editori.
Per quanto riguarda i contenuti, gli editori s’impegnano ad adottare criteri e livelli condivisi di classificazione di programmi da sottoporre anche a revisione periodica. Gli editori, relativamente alla loro offerta lineare, informano circa la maggiore o minore adeguatezza dei contenuti per i minori ricorrendo all’utilizzo di sistemi di segnalazione permanente; per quanto riguarda l’offerta non lineare, gli editori si impegnano ad applicare la segnaletica sui contenuti proposti, in particolare relativamente ai programmi potenzialmente nocivi, adottando idonei accorgimenti tecnici.
È inoltre mantenuta, quale misura di garanzia, la fascia protetta di programmazione (16-19) per le reti generaliste.
Gli editori s’impegnano anche a promuovere, con attività di comunicazione, il corretto uso di tutti i media, incluse le piattaforme di condivisione video e i social network, con ciò ampliando la sfera di interesse all’intero mondo dei media.
Nelle premesse del Codice si esprime, infine, l’auspicio che anche i fornitori di servizi per la condivisione video senza responsabilità editoriale, insieme agli altri attori dello scenario mediale, mettano in atto forme di autodisciplina a garanzia dei minori.
Intervistato dall’agenzia ANSA, Jacopo Marzetti, presidente del Comitato, ha detto:

«il nuovo codice verrà presentato al governo e l’ho voluto fare proprio nella Giornata mondiale dei diritti del fanciullo, che non deve contenere solo proclami ma fatti concreti, in un momento in cui i ragazzi ne hanno estremamente bisogno. Anche se è un piccolo passo, occorre andare nella direzione di far tornare la televisione ad essere non solo mezzo di informazione, ma un mezzo strutturato per tutte le età, dall’infanzia all’adolescenza. Infatti soprattutto gli adolescenti vedono sempre meno la tv concentrandosi sul web e sui social. Questi ultimi ancora non hanno una disciplina vera e propria e sono meno controllati e meno sicuri rispetto alla televisione, che anche grazie a questo codice andrà nella direzione di prestare massima attenzione affinché i suoi contenuti siano a prova di minore.»

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

DarkLight