attualità dei classici

Aggiornamento del 14 settembre 2015: con riguardo a Mike Bongiorno, giunge notizia che molti oggetti del suo mondo saranno messi all’asta e che, nei giorni 16, 17 e 18 ottobre sarà organizzata una sorta di preview, d’anticipazione, a palazzo Crivelli. Quattrocentoventisei oggetti quattrocentoventisei, dagli occhiali alle poltrone, dai tavoli alle coppe, dagli smoking agli “omaggi floreali”… No, quelli no perché anche i fiori, nel loro piccolo, deperiscono. Neanche i 25 telegatti perché, com’è giusto, andranno ad un eventuale museo della televisione. Il tutto licitato il 20 d’ottobre, presso la casa d’aste “il Ponte”, nel quartiere Brera. L’iniziativa, secondo quanto la vedova del presentatore ha ricordato, serve a «condividere la sua quotidianità con chi gli ha voluto bene», mentre il ricavato sarà utilizzato dalla fondazione Bongiorno per riqualificare gli spazi comuni di un quartiere periferico di Milano e per creare una piazza. La vedova, che vorrebbe per sé il bambolotto “Bat-Mike”, con l’anchor man nei panni dell’uomo pipistrello, ha concluso ricordando la cosa forse piú delicata, la poesia che Alda Merini gli dedicò in vita.

Il numero di Topolino in edicola porta con sé una bellissima iniziativa: zio Paperone che spiega l’economia. Chi meglio di lui? Il papero piú ricco del mondo, coinvolto già in passato in analoghe iniziative (‘L’economia di zio Paperone’, negli anni ’90, in collaboraZIONE con il Sole 24 ore), elargirà quattro lectio magistralis in forma di redazionali, a corredo di quattro bellissime storie scritte da Fausto Vitaliano. Il titolo della saga è ‘Tutti i milioni di Paperone’ mentre le storie che, da oggi, ci accompagneranno per quattro settimane s’intitolano ‘Ritrovare la fiducia perduta’, ‘Risparmio nella vita quotidiana’, ‘Per i giovani, il futuro’ e ‘Il carrello della spesa’; tra gli argomenti trattati default, rating, new economy, patto di stabilità nonché, di non minore interesse, il racconto di come zio Paperone sia arrivato dall’undicesimo al quattordicesimo milione del deposito.

In queste quattro uscite, inoltre, Topolino regala ai suoi lettori le Monete d’Autore di Paperopoli, disegnate da Giorgio Cavazzano* e dedicate a quattro paperi che si sono distinti per simpatia, fortuna, tenacia o intraprendenza e meritano di essere effigiati sul denaro.

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rai 3, wozz’up?

Aggiornamento del 16 gennaio: La puntata di “Presa Diretta” oggetto del post torna su Rai3 sabato pomeriggio alle 16.30,

“fascia oraria fruibile anche dai più piccoli. Problematiche, risorse, qualità e bellezze della nostra regione sotto la lente d’ingrandimento. Iacona nel denunciare “le bruttezze di una terra spesso generate dall’uomo avido di cemento e non solo”, riscopre anche l’arte, il cibo, l’agricoltura, il paesaggio di una regione che se solo valorizzasse questi beni, arricchirebbe l’intero Paese. “Quello che abbiamo scoperto in Calabria vale per tutta l’Italia che è un tesoro da accarezzare”, ha spiegato Iacona, “se solo si valorizzassero tutte queste risorse e non si abbandonasse il territorio la Calabria sarebbe una regione ricca”. “La Calabria non è solo ‘ndrangheta malaffare e malapolitica. C’è tanta gente che sta già costruendo la Calabria del futuro” che la dice lunga su uno stile di fare giornalismo che, a differenza di quanto qualcuno rimprovera, non è preconcetto ma, al contrario, racconta le storie con stile semplice e diretto. Iacona con la sua inchiesta dimostra che forse non tutto è perduto per la Calabria, basterebbe solo una presa….di coscienza vera per voltare pagina e riprogrammare il futuro.” ← Strill.it

Ieri sera l’appuntamento con ‘Presa diretta‘, su Rai 3 a partire dalle 22, trattava argomento tra i piú interessanti: il tesoro nascosto della Calabria. A un certo punto, l’appassionante trasmissione si è interrotta ed è andato in onda, senza esaustiva delucidazione diversa da banali problemi d’audio, un pezzo del pur garbato ‘Geo&Geo’ su Mont Saint Michel, annessi e connessi.

Qualcuno ha temuto un at-ten-ta-to di braidesca memoria, un sabotaggio ad opera di non meglio identificati figuri che non volevano che qualcuno rivelasse le bellezze, le ricchezze e le potenzialità della Calabria, unitamente alla trascuratezza nel gestire il territorio e l’equilibrio idrogeologico, approfondito anche nell’ultima parte della puntata con riguardo a Genova e alla Liguria.

Quale che sia la spiegazione, la puntata è ripresa normalmente già ieri sera ed è recuperabile, altrettanto normalmente, sul sito ufficiale della Rai, all’indirizzo 

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-26740f13-b577-4361-bfe9-db33ebb40947.html.

Con l’occasione, si ricorda che questa sera è in onda, sempre su Rai 3, una puntata speciale di Ulisse dedicata al Quirinale, il palazzo storico che ospitò i papi del Cinquecento, i Savoia nell’Ottocento e i presidenti della Repubblica di oggi. il programma ha finalmente ottenuto un cambio di palinsesto, al lunedí e Alberto Angela la vive come sfida di particolare importanza:

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Ciao, 2013!

L’anno appena passato ha mantenuto poche delle promesse che attendevano invece solerte risposta.

I ciao che vogliamo rivolgere come portafortuna al bambino 2013, Anno Europeo dei Cittadini, sono legati fondamentalmente ai seguenti passaggi:

  1. l’evoluzione politica che attende il Paese, al termine della necessaria mon(t)archia parlamentare;

  2. l’andamento dell’economia, italiana e non;

  3. il festival di Sanremo, con le dovute curiosità su come si muoveranno i cantanti.

Quanto ai propositi, si camminerà, come sempre, a testa alta.

Europa Europa

Il linguista Giovanni Semerano rinviene l’etimologia della parola “Europa” nel termine semitico “erebu”, che significa “occidente”, presente in fenicio come “ereb”. In greco l’etimo potrebbe derivare da εὐρύς (eurýs), che significa “ampio” e ὤψ /ὠπός (ōps/ōpòs), che significa “occhio, viso”, quindi Eurṓpē esprimerebbe il senso di uno “sguardo ampio”.

Proprio dalla Fenicia e dalla mitologia greca, deriva, non a caso, un’importante chiave di lettura.

Viveva, infatti, in quella terra la bellissima Europa, figlia del re di Tiro Agenore.

Zeus se ne innamorò e, per conquistarla, si mutò in un meraviglioso toro bianco, stendendosi ai suoi piedi. Europa gli salì sul dorso ed egli se la portò in groppa fino all’isola di Creta, dove le si unì in forma d’aquila (come effigiato sulle monete greche da 2 euro). Il Toro fu poi riprodotto in cielo nell’omonima costellazione. 

moneta da 2 Euro, Europa rapita da Zeus

Europa divenne la prima regina di Creta, consorte di re Asterione. Alla morte di questi, gli subentrò Minosse e i Greci diedero il nome “Europa” a tutto il continente che si trova a nord di Creta. Anche a prescindere dalla mitologia, la grecità dell’Europa potrebbe essere difesa in sede filosofica, letteraria, artistica…

Gustave Moreau, Il ratto d’Europa

 

Dal punto di vista finanziario, certo, affiorano dei limiti, e ci si chiede in che misura le consapevolezze letterarie, artistiche, filosofiche, mitologiche, esoteriche, possano controbilanciare le pressanti esigenze della materia.

Che cosa succederebbe ai cittadini, greci ed europei, se davvero Atene decidesse di abbandonare l’euro?

Secondo il parere degli specialisti, se ciò accadesse, la resuscitata dracma greca non tornerebbe al vecchio cambio 340, 75 che per pochi istanti. Sarebbe colpita quasi subito da una svalutazione pesante e perniciosa che potrebbe andare dal 40 fino forse al 70%.

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