coincidenze mariane

8 settembre 2009 (natività della Vergine): morte di Mike Bongiorno;

12 settembre 2009 ( Ss.mo nome di Maria): esequie;

8 dicembre 2011 (Immacolata concezione): ritrovamento della salma.

la lettera

Nel giorno in cui ricorre l’anniversario della scomparsa di Mike, desidero esprimere ancora una volta la massima solidarietà alla famiglia, che vive a un tempo il dolore del lutto e quello per la squallida iniziativa di ignoti.

Ieri ho letto sul Corriere della Sera la lettera nella quale Michele, primogenito del presentatore, ha chiesto alle istituzioni un aiuto nel recupero della salma.

Non potendo fare di meglio, l’ho condivisa su Facebook,  Twitter  e Google+ (qui non ho potuto perché la riproduzione è riservata e WordPress non è nell’elenco delle piattaforme abilitate dal Corriere alla condivisione).

Pensavo che l’avrebbero fatto in molti. Ho però scoperto che esistono anche pagine e gruppi dall’intelligenza a dir poco discutibile.

l'orrore e il giallo

Il sequestro della salma di Mike Bongiorno è stato una notizia talmente  agghiacciante che non sono riuscito nemmeno a occuparmene, nemmeno a trovare le parole, anche solo per un messaggio di solidarietà alla famiglia.

Secondo il settimanale Oggi, ci sarebbero alcuni sviluppi, che vengono raccontati alla stregua di una spy story.

L’autore del servizio in questione afferma che gli autori dell’ignobile furto si sono mossi con grandissima abilità, disattivando alla perfezione il sistema d’allarme (fin qui…) e chiedendo poi il riscatto in modo studiatissimo.

Dopo l’empio gesto, si sarebbero rivolti ad un sacerdote vicino alla famiglia del presentatore e  questi avrebbe fatto da tramite.

Poi sarebbero apparsi annunci velati su alcuni quotidiani svizzeri, con la richiesta di gettare un pacco con il riscatto (300.000 euro) fuori dal finestrino di un treno, in un punto ben preciso.

Sembra però che la fase conclusiva non sia avvenuta, forse per una falsa pista creata da qualche sciacallo che voleva speculare sulla vicenda. Tutto è avvolto nel mistero.

La famiglia Bongiorno e le forze dell’ordine della provincia di Verbania considerano tutto ciò una bufala.

Tempo fa la moglie e i figli di Mike si erano dichiarati disponibili a trattative pur di riavere le spoglie del congiunto e Fabio Fazio lo aveva riferito nella sua trasmissione.

Il conduttore aveva concluso dicendo:

” se davvero siamo arrivati a questo…”

zoccoli

E poi dicono che Canale 5 ha perso lo zoccolo!”
Mike Bongiorno,
commentando a un tempo i dati d’ascolto
e alcune pieghe dell’animo umano.

Una volta, in televisione c’erano gli zoccoli.
“Ci sono ancora!”, obietterà qualcuno.
Nel management televisivo si parla, o si è parlato, di “zoccoli” con riguardo ai pubblici particolarmente fedeli, alle persone che vivono la visione di un programma televisivo come un obbligo kantiano, come un appuntamento istituzionale, irrinunciabile.
In tempi come i nostri, che vedono un’offerta sempre più varia e una domanda sempre più sgamata, parlare di zoccoli è difficile (uno dei dati di questa stagione si sta rivelando proprio la moria di tale fenomeno).
Lo zoccolo del Grande fratello sembra attorno al 20%, ed ha resistito anche contro la corazzata del duo Fazio– Saviano (che, a dire il vero, ha ammazzato le consorelle RAI e le reti minori più che i competitor). Se non si raggiungono le vette del 27, 30% delle altre edizioni, come ho già scritto, è perché il cast di quest’anno è meno curato.
L’anno scorso -e sia!- c’era il caso pietoso, la situazione complessa, la speculazione facile “la solita carrellata di freak! a quando il concorrente a due teste?”, ebbe qualcuno a scrivere).
Però le birbonate del dongiovanni impenitente, del bipolare e della divoratrice di uomini consentirono al GF 10 di rimanere negli annali come un’edizione piena di successi…

è da un anno che non ci sei…

SkRaiSet, dominata dall’incessante duello tra Guerra e Pace, sembra trovare in queste ore un minimo di pax televisiva in nome del più illustre protagonista della storia del mezzo.
L’Allegria Day di SKY Uno, gli spazi all’interno di Pomeriggio 5 e di Unomattina Estate, una puntata dedicata di Da da da, la replica della prima puntata di Superflash andata in onda a notte fonda su Rete 4 sono solo alcune delle iniziative organizzate per ricordare Mike a un anno dalla scomparsa.
Ho parlato del re del quiz due volte o poco più in questo blog e non credo di avere scritto più del necessario.
Dovevo ancora rendere pubbliche, peraltro, alcune coincidenze inquietanti:

  • Per i religiosi: Mike è morto l’8 settembre, il giorno della natività della Vergine e ha ricevuto le esequie il 12 settembre, Ss.mo nome di Maria;
  • Per gli storici della televisione: la scomparsa di Mike è avvenuta a dieci anni quasi esatti dalla scomparsa di Corrado (8 giugno 1999/ 8 settembre 2009);
  • Per i miei biografi: sia il 1999 che il 2009 sono stati anni importanti nel mio cammino professionale (caso strano, si tratta rispettivamente del centesimo del centodecimo anniversario del Milan);
  • Per gli astrofili: tra oggi e domani due asteroidi passeranno vicini alla Terra (senza pericolo di impatto, sembra…)

big Luciano!

“Oggi sarebbe uno dei big,
se non avesse fatto per tanti anni il dirigente!”

Mike Bongiorno, a Telemania (!)

La Corrida (che torna su Canale 5 l’anno prossimo, nda) nacque da una mia idea: proposi a Corrado di condurre un programma in cui la gente poteva esibirsi cercando di prendere il pubblico per le corna, come un toro, per conquistarlo. Corrado era perplesso, preferiva un varietà, ma io riuscii a convincerlo!

il protagonista del post, in un’intervista

Riflettevo nei giorni scorsi sui conduttori e sui personaggi del piccolo schermo ancora in auge, tra quelli della prima generazione. 
E ho pensato, tra gli altri, ad un signore nato a Reggio Calabria il 14 luglio 1932.
Vincitore di un concorso in Rai nel ’54, è passato da Parole mie a Tappeti volanti, da “Chiamate Roma 3131” a “Il sabato del villaggio” e molto altro, spiccando anch’ egli il salto da mamma Rai alle private, Telemontecarlo/La7, Odeon, Canale Italia. 

Negli anni ’70 ricoprì cariche dirigenziali, a parziale explicatio, se non excusatio della gaffe bongiorniana.

Mena vanto d’esser stato sposato da san Pio da Pietralcina.

Si chiama Rispoli. Luciano Rispoli.

Luciano Rispoli
Luciano Rispoli

 NB: il presente post è indipendente da contingenze storiche così come da finanziamenti occulti…

i migliori

Le comunicazioni di circostanza non profumano mai di particolare originalità.

Mi ha colpito sinceramente, invece, la commozione dei professionisti che hanno conosciuto Mike Bongiorno sul campo, gli sono riconoscenti per gli insegnamenti ricevuti e si dimostrano, in taluni casi, suoi degni eredi.

Quanto a me, lo sapete, l’ho sempre considerato

il migliore.

il migliore (2)

  • “Paola, tu sei molto adatta a un tête à tête!”

 

  • “Adesso parliamo di Pio Ics!”

 

  • Telemania era un format veramente carino (questo è un mio pensiero, le altre citazioni)

il migliore

Amici ascoltatori, allegriaaa!

Oggi il topo gigio del quiz, il principe del gioco, il Gattopardo della televisione (oddio, Tomasi di Lampedusa è forse più vicino a Baudo…) ha abbandonato – mi pare – questo suo slogan. E i suoi eredi, Gerry Scotti, Amadeus & Co. sembrano fare scelte linguistiche diverse.

Non vi nasconderò che, quando ero bambino, oltre ai Puffi, i quiz condotti il giovedì sera dal mitico Mike erano un appuntamento irrinunciabile nei miei palinsesti personali, oltre che nei costumi di casa Curatola.

Mia madre, mia nonna e mia zia materna, che all’epoca viveva con noi, lo veneravano, alla stregua di un’insostituibile icona della società postmoderna.

A me piacevano il clima del gioco, l’atmosfera del quiz, la suspense che derivava da vincite stratosferiche. All’epoca centinaia di milioni di lire erano tutt’altro che insignificanti, si era lontani dal milione di euro che viene oggi elargito ai protagonisti di taluni reality. Ed erano soldi guadagnati con la propria cultura e prontezza di riflessi.

Mike, in alcuni casi, esclamava: “Ahi, ahi, ahi! Lei farà impazzire il nostro cassiere!”

E la mia fantasia da bambino, così sapientemente pilotata, si chiedeva in quale angolo dello studio potesse risiedere un registratore di cassa tanto voluminoso da consentire il pagamento in contanti le vincite dei concorrenti, alla stessa stregua dei commessi del bar che ti danno il resto per il cappuccino, il cornetto, la spremuta. Chi si comportava diversamente dalle aspettative, invece, veniva definito “fanalino di coda“, oppure gli veniva detto “marca male per il signor...”

Ho imparato con il tempo ad apprezzare la professionalità di Bongiorno, pur condita dalle immancabili gaffe (Lei si chiama Nadìr? Ma è un nome da circo equestre!) e dalle ingenuità, talvolta forse studiate (Questa signora che vedete sullo schermo, ha coltivato il cetriolo più lungo del mondo, eh, hai capito? Si chiama signora Chappel. Eh! Bisogna vedere dove lo chappel…). Sarebbe invece apocrifa la famosa “Ahi ahi ahi, signora Longari! Lei mi cade sull’uccello!”

Tra l’altro, la Longari era una studiosa di storia romana, non si vede proprio su quale volatile potesse essere mai andata a rovinare… E la RAI dell’epoca avrebbe immediatamente rimosso l’artefice di tale battuta!

Oggi il padre della televisione gioca a fare il barbone, l’Alighieri, il Garibaldi, il postino insieme a Fiorello, come testimonial di una felice campagna pubblicitaria. Sabato è andato a dare man forte a Funari, a dispetto del giuridico adagio secondo cui ad impossibilia nemo tenetur.

Dante Alighieri non ebbe difficoltà ad inserire nel suo Inferno il maestro e amico Brunetto Latini, che stimava.

E chi ha letto il mio Codice Peyo si sarà accorto di un personaggio che, in effetti, sembra ispirarsi a Mike, prendendolo affettuosamente in giro. Non c’è una corrispondenza biunivoca precisa tra quel personaggio del Codice Peyo e la realtà, dato che specifico anche nel libro che le narrazioni contenute sono da considerarsi mere fenomenologie letterarie.

L’affetto e la stima affiorano in modo sensibile, anche nella più birichina delle descrizioni!

DarkLight